Morte in culla, le cause sono chimiche

La morte in culla, nota anche come SIDS (sindrome della morte improvvisa del lattante), è un fenomeno poco frequente, ma comunque è una delle principali cause di morte dei neonati in età compresa tra i 30 giorni e un anno, con una maggiore incidenza nei primi quattro mesi di vita del piccolo.

Una sindrome, questa, che finora era rimasta senza alcuna spiegazione certa, ma i ricercatori del Boston Childern’s Hospital hanno finalmente gettato una luce su questa patologia, dimostrando che le cause della morte in culla sono da rintracciare nel cervello del bambino che, in alcuni casi, sembra non essere in grado dio inviare al bambino i normali segnali di pericolo.

Il bimbo sta male, è il caso di chiamare il pediatra?

Le mamme, come è normale che sia, sono molto apprensive circa lo stato di salute dei loro pargoli, in modo particolare le mamme alle prime armi che, paura ed inesperienza, chiamano il medico ad ogni piccolo cambiamento nel comportamento del bambino.

E’ tutto normale, ma non sempre il piccolo che mostra alcuni disturbi di salute necessita di essere visitato da un medico o da un pediatra. Nella maggior parte dei casi si tratta di disturbi o di patologie di scarsa entità che i bambini contraggono in quanto il loro sistema immunitario è ancora in via di sviluppo.

Le regole della prevenzione dell’influenza di stagione

Sta arrivando anche i Italia e tra poco saranno in molti coloro che se la dovranno vedere con l’influenza di stagione. Un male che arriva puntuale ogni anno e che colpisce in prevalenza i bambini che hanno un sistema cardio-respiratorio ancora in via di formazione e per questo meno resistente all’attacco di virus e batteri.

C’è chi sceglie la strada del vaccino e chi, invece, preferisce adottare delle regole di prevenzione in modo da scongiurare l’arrivo della febbre e dell’inappetenza, chiari sintomi di influenza.

Influenza nei bambini, quando è necessario il vaccino?

Sta arrivando la tipica influenza stagionale e, ad essere più colpiti, sono i bambini. Nelle prime fasi dello sviluppo, infatti, le vie respiratorie dei bambini sono più suscettibili alle infezioni, per questo è necessario prevenire il contatto con gli agenti patogeni e, solo dove necessario, vaccinare i bambini.