E’ decisa a congelare gli ovuli e lasciarli in dono a sua figlia, resa sterile da una malattia. La piccola ha oggi solo due anni e non pensa certo a diventare mamma. E’ sua madre, Penny Jarvis, britannica, 25 anni, a preoccuparsene: è determinata a fare in modo che Mackenzie possa crearsi un giorno una famiglia e avere dei bimbi, che non potrebbe concepire in modo naturale a causa della sindrome di Turner.
La sindrome di Turner
Mackenzie ha un solo cromosoma X, invece di due, ed è nata senza ovaie. Ma il regalo della madre porta con sé non poche implicazioni etiche. Se tutto andrà come nei piani, il bebè che verrà alla luce sarà allo stesso tempo figlio e fratello o sorella di Mackenzie e figlio e nipote di Penny, che ha donato gli ovuli. Questi ultimi, poi, dovrebbero essere fecondati dal padre della piccola con la malattia genetica, rendendo ancor più complicato il quadro delle parentele e dei legami biologici, ingarbugliato anche dal fatto che Mackenzie ha un fratello e tre sorelle.
La possibilità di essere madre
La storia sta facendo il giro di numerosi quotidiani in Gran Bretagna, ma non solo. Miss Jarvis è decisa a garantire a sua figlia la chance di diventare madre a sua volta un giorno. “Avere un figlio è ciò che la maggior parte delle persone vuole. Mackenzie ha tre sorelle e non posso immaginarla crescere e guardarle diventare madri, mentre a lei è precluso. Faccio il meglio per mia figlia“, replica, respingendo al mittente le critiche.