Meglio usare poco il cellulare in gravidanza

Cellulare in gravidanza? Si ma con moderazione: uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Yale School of Medicine, e pubblicato qualche tempo fa su Scientific Reports, ha messo infatti in relazione l’eccessivo utilizzo del cellulare della mamma in dolce attesa, con i problemi comportamentali del futuro bambino, poi adulto. In particolare pare che una futura mamma che utilizza troppo il cellulare o altri dispositivi di comunicazione collegati in rete, possa poi dare alla luce un bambino iperattivo.

Liquirizia in gravidanza, solo a piccole dosi

 

Se siete in stato interessante fate attenzione all’assunzione di dosi troppo massicce di liquirizia: un gruppo di ricercatori finlandesi sostiene infatti che mangiarne troppa potrebbe fare aumentare il rischio di partorire prima del tempo. La liquirizia, in particolare la glicirizina, che ne è la sua componente principale, fa aumentare la produzione di prostaglandine dell’organismo. Si tratta dello stesso principio attivo che viene utilizzato in ostetricia per indurre il travaglio e per accelerarlo. L’indagine è stata svolta raccogliendo i dati sul consumo di liquirizia di circa mille donne: dopo che queste hanno partorito, i ricercatori si sono accorti che coloro che consumavano almeno due pacchetti e mezzo di liquirizia nera a settimana, avevano poi partorito prima della 38esima settimana.

Guida per chi cerca una gravidanza

Un progetto di vita insieme e la ricerca di un figlio: sono tante le coppie che decidono di intraprendere questa strada, chi magari con più difficoltà di altre, ma tutte con tanto entusiasmo. Ecco una piccola guida in dieci punti su come fare per migliorare le possibilità di restare incinta e coronare il proprio sogno di maternità. Per prima cosa scegliete e programmate la visita dal ginecologo, per verificare che non vi siano delle patologie che potrebbero mettere a rischio una futura gravidanza, accertate la presenza di alterazioni nella cavità uterina, come fibromi o polipi, che potrebbero impedire l’annidamento dell’embrione, prelievo del sangue e test di Coombs indiretto, per verificare il rischio di isoimmunizzazione.

L’età giusta per una gravidanza

Si dice che non esiste un’età giusta per una gravidanza, che il desiderio di essere mamme e di poter coronare questo sogno va oltre al fattore anagrafico: ma ci sono studi che dimostrano come invece l’età influisca abbastanza sulla possibilità di avere una gravidanza serena e un parto senza complicazioni. Insomma, pare proprio che l’eta’ sia un fattore di rischio per il buon esito di una gravidanza. Essere molto giovani o troppo in là con gli anni per avere un figlio rende le cose più difficili.

Gravidanza: attenzione alle sostanze tossiche

Le donne in dolce attesa sono quelle più esposte ai pericoli della contaminazione da sostanze tossiche, presenti purtroppo nella maggior parte degli oggetti della nostra quotidianità: proprio per tale ragione dovrebbero fare molta attenzione a ciò che toccano, onde evitare che tali sostanze chimichepossano rivelarsi tossiche per il feto. A renderlo noto sono i ricercatori del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists (Rcog) in una pubblicazione scientifica su ‘Chemical exposure pubblicata i giorni scorsi. Gli esperti ritengono che il principio di precauzione, anche in assenza di evidenze certe sui rischi, sia fondamentale per le donne che aspettano un figlio e per quelle che allattano i bimbi al seno.