Il Museo dei Ragazzi di Firenze

 L’Amministrazione Comunale di Firenze ha realizzato il Museo dei Ragazzi, un sistema di musei che offre a diversi tipi di pubblico un’ampia scelta di offerte educative e culturali. Al progetto Museo dei Ragazzi di Firenze aderiscono quattro musei: il Museo di Palazzo Vecchio – Quartieri Monumentali, la Cappella Brancacci nel complesso di Santa Maria del Carmine, il Museo Storico-Topografico di Firenze e il Museo Leonardiano di Vinci a Vinci.
Un’occasione da non perdere per fare un viaggio a Firenze diverso dai soliti viaggi proposti da mamma e papà, che consente a bambini e ragazzi di accedere a modo loro ad una serie di musei e di offerte culturali per integrare il loro percorso didattico e la loro educazione.
Il Museo dei Ragazzi di Firenze propone più di quaranta attività per i diversi musei, le attività sono tenute in diverse lingue, non solo in italiano, ma anche in inglese, spagnolo, francese, ogni attività ha la durata di un’ora e un quarto e comprende vari tipi di approccio comunicativo come la multimedialità, la drammatizzazione, l’interazione “hands on”, un percorso educativo e didattico da integrare con la scuola.

Educazione sessuale: in famiglia è tabù

In Italia genitori e figli non parlano di sessualità. In una famiglia su 3 non si è mai affrontato l’argomento, e spesso mamma e papà non si dimostrano all’altezza di rispondere alle domande degli adolescenti. Parte da questi dati il primo progetto della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) pensato espressamente per i genitori, presentato la scorsa settimana a Milano. Sul sito Internet www.sceglitu.it, infatti, è attiva un’area dedicata con un gruppo di esperti a disposizione per rispondere alle domande. Lo stesso portale offre informazioni approfondite sulla fisiologia, la contraccezione, le malattie sessualmente trasmissibili.

Coloro che diedero forma alla Terra un racconto irlandese – parte sesta

 “E’ un pensiero vano, Angus il Giovane”, disse Ogma. “I pesci del Pozzo di Connla sono troppo luminosi per queste acque e i fiori e i frutti degli alberi argentei appassirebbero qui: Dobbiamo attendere e apprendere i segreti della Terra, e lentamente dare forma a questi strani alberi scuri e pescare dei pesci che non sono come quelli che peschiamo nel Pozzo di Connla.
“Sì”, disse Nuada, “ci adatteremo ai nuovi alberi, e sotto i loro rami correranno segugi diversi dal segugio di Failinis e cervi che non hanno corna d’oro. Diventeremo i fabbri e gli artigiani di questo mondo e daremo forma alla strana vita degli abissi modellandola in nuove forme. Daremo forma a delle isole per abitarle, a nord di questa e a ovest e le circonderemo con le tre onde di Mananaun e faremo e rifaremo tutto e daremo nuova forma a tutto, finché non ci sia più nulla di brutto sulla Terra”.

L’Isola Bianca, l’Isola del Destino: l’Irlanda
“Sarà un duro lavoro!” dissero i De Danaan, “resteremo qui e lo faremo, ma Brigit dovrà andare a Moy Mell, a Tir-na-Moe, a Tir-na-nOg e a Tir-fo-Ton e in tutti gli altri mondi perché lei è la fiamma della Vita e del Piacere in ognuno di essi”.

Coloro che diedero forma alla Terra, un racconto irlandese – parte quinta

 Mananaun roteò la Spada ancora una volta e il mare crebbe di nuovo in un’onda verde come crisolite, tra mormorii e dolci suoni, bordata di schiuma viola, blu e bianca. Per la terza volta Mananaun roteò la spada e il mare salì ancora per salutarlo con un onda trasparente come cristallo, intatta, continua, silente come l’alba.
L’onda tornò lentamente al mare e Brigit sollevò il mantello come fosse neve argentea, e i De Danaan videro tutto con chiarezza. Videro che erano su un’isola coperta d’erba verde con alture e forre e dirupi in grandi buche nel terreno, e sentieri tortuosi scavati profondamente nella terra. Videro moltissimi fiori nell’erba, fiori blu, viola, gialli, bianchi e rossi.

Restiamo qui
“Restiamo qui” dissero i De Danaan “e diamo forma a cose belle per compiacere la Terra”.

Il Circo senza animali

 I bambini di oggi, come quelli di tanto tempo fa sono ancora affascinati dalla magia dello spettacolo offerto dal Circo, purtroppo spesso i bambini sono attratti dalla presenza al Circo degli animali. E’ importante che i genitori e gli insegnanti educhino i bambini a capire che gli animali al Circo soffrono inutilmente costretti in un ambiente troppo diverso da quello che li ospita in natura o, se si tratta di animali domestici, soffrono a causa di un addestramento crudele per riuscire a montare uno spettacolo spesso solo di pochi minuti.
Un tempo la cultura e le condizioni di vita rendevano tollerabile l’uso degli animali nel Circo, oggi però, in un mondo dove è possibile vedere e conoscere gli animali con molta più facilità, non è più necessario recarsi al Circo per vedere da vicino una tigre, un leone o un elefante. E’ inoltre stupido e crudele voler vedere un animale fare cose per lui innaturali, come per esempio far muovere degli elefanti a tempo di musica.
Gli animali nel circo sono costretti a vivere in gabbie spesso anguste e a viaggiare su strade rumorose e inquinate e a sopportare crudeli torture per poter eseguire degli esercizi per loro totalmente inutili finalizzati solo a far divertire un pubblico di insensibili ignoranti!

Coloro che diedero forma alla Terra, un racconto irlandese – parte quarta

 Brigit buttò giù il mantello e quando il mantello toccò la Terra, si allargò come una fiamma argentea sullo spazio che Midyir aveva aperto con la lancia e continuò ad allargarsi e i mostri si ritiravano dalla fiamma argentea e restavano ai margini. Il mantello si sarebbe esteso fino a ricoprire tutta la Terra se Angus, il più giovane dei De Danaan, avesse avuto la pazienza di aspettare, invece Angus saltò giù proprio sul mantello. La fiamma argentea allora si trasformò in una nebbia d’argento tutto intorno a lui.
Angus iniziò a correre ridendo nella nebbia e invitò gli altri a seguirlo, e loro lo seguirono attratti dalle sue risa e la nebbia argentea li avvolse ed in essa tutti videro loro stessi come in un sogno, cambiati e fantastici e risero.

Dammi ora un dono adatto alla Terra
Il Dagda infilò entrambe le mani nel Calderone dell’Abbondanza e disse: “O Calderone, tu che dai a ciascuno ciò di cui ha bisogno, dammi ora un dono adatto alla Terra”. Protese le mani colme di un fuoco verde e lo lanciò in tutte le direzioni come un contadino lancia i semi nel campo arato.

Futuro Remoto 2010

La mostra eventoFuturo Remoto 2010. Dalla preistoria alle città del futuro” si è tenuta presso la Città della Scienza a Napoli dal 12 al 18 novembre e verrà prorogata fino al 31 gennaio per la grande affluenza di visitatori e di prenotazioni. Questo appuntamento autunnale di Città della Scienza offre l’occasione ai visitatori, bambini e adulti, di conoscere come gli esseri umani hanno modificato e modificano l’ambiente con il loro stile di vita, con lo sfruttamento delle risorse ambientali, spesso indiscriminato e irresponsabile che ha compromesso irrimediabilmente la biodiversità dei territori portando anche molte specie viventi all’estinzione.

I mammut
La mostra evento offre l’opportunità ai bambini e ai ragazzi di vedere gli scheletri dei mammut, gli elefanti primordiali che sono sopravvissuti per milioni di anni in un ambiente di freddo glaciale e soggetti all’attacco di predatori feroci, e di molti altri animali del Pleistocene ormai estinti provenienti dall’Istituto Paleontologico Borissiak dell’Accademia Russa delle Scienze di Mosca.

Il Duomo come la scuola: le attività didattiche della Fabbrica del Duomo di Milano

Fare scuola in uno dei più bei monumenti d’Italia: ecco la finalità della Sezione Didattica del Museo del Duomo, a cura della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano che, per il mese di dicembre, ha in cantiere visite guidate e percorsi ad hoc per adulti e piccini di tutte le età.

Le vetrate del Duomo
Si comincia Sabato 4 dicembre 2010, alle 14.30, con Le vetrate del Duomo (prenotazioni fino al 1 dicembre), una visita guidata della durata di circa un’ora con un percorso alla scoperta delle vetrate del Duomo, per capirne la tecnica, seguirne l’evoluzione e ammirarne l’arte. Le vetrate coprono un arco cronologico compreso tra il XV e il XX secolo, cinquantacinque vetrate per conoscere la luce del Duomo.

A Vinovo una scuola materna a impatto zero: quando l’ambiente è a misura di bambino

Dopo pagine e pagine scritte sul pessimo stato delle aule e degli ambienti delle scuole italiane, ecco una buona notizia in controtendenza: il Sindaco di Vinovo, Comune in Provincia di Torino, Maria Teresa Mairo, ha inaugurato la scorsa settimana una nuova scuola dell’infanzia realizzata secondo rigorosi criteri di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale. Il risultato dell’investimento è stato un edificio innovativo: la scuola è infatti totalmente autosufficiente dal punto di vista energetico. L’edificio, infatti, non è collegato al gas metano, non utilizza energia da combustibili fossili e quindi le spese per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua e quelle per la fornitura di energia elettrica sono pari a zero. Larga parte della struttura dell’edificio è in legno e l’impiantistica sfrutta sistemi di distribuzione del calore attraverso la pavimentazione, schermature solari installate all’esterno che mantengono costante la temperatura dell’edificio anche durante i mesi estivi, e impianti per il trattamento dell’aria che garantiscono alti livelli di comfort e sicurezza, della massima importanza in una materna.