Allattamento al seno: tutti i vantaggi

L’allattamento al seno è importantissimo per il corretto sviluppo del bambino e per rinforzare il rapporto tra quest’ultimo e la mamma: rappresenta un modo ineguagliabile per fornire un alimento ideale per la salute e la crescita del piccolo tanto che l’organizzazione mondiale della sanità consiglia di protrarlo in maniera esclusiva per i primi sei mesi di vita,mentre dopo i sei mesi di mentenerlo ma affincando un’idonea alimentazione complementare. Il latte che la mamma produce è un latte unico, con una composizione ideale per le sue esigenze complessive: senza dimenticare che è anche ricco di sostanze presenti solo in minima misura nel latte artificiale.

Allattamento al seno: Italia fanalino di coda

Nell’allattamento al seno pare che l’Italia sia ancora molto indietro: gli ultimi dati presentati al congresso della Società italiana di pediatria mostra infatti che ben il 90% delle donne inizia l’allattamento al seno mentre si trova in ospedale ma solo il 30% continua ad adottarlo una volta tornata a casa. Dati preoccupanti soprattutto per i piccoli naonati, che perdono in tale modo i tanti benefici della pratica dell’allattamento al seno. Insomma in Italia solo il 5% delle mamme allattano in maniera esclusiva il proprio figlio fino al sesto mese di vita: i vantaggi sono tanti e concreti sia per la madre che per il bambino.

Settimana dell’allattamento materno: da oggi al 7 ottobre iniziative nelle farmacie

 Inizia oggi e si concludera’ il 7 ottobre la settimana dell’allattamento materno, promossa dal Movimento per l’allattamento materno italiano e a livello internazionale dalla World Alliance for Breastfeeding Action. Quest’anno i paesi di tutto il mondo coinvolti sono 170 e il tema della campagna, ‘Bastano pochi passi’, si concentra sulla realizzazione di dieci punti fissati dall’Unicef e dall’Oms per la promozione dell’allattamento tramite le strutture sanitarie. Per invertire la tendenza all’abbandono dell’allattamento materno, Oms e Unicef hanno infatti lanciato dal 1992 ‘Ospedali amici dei bambini’, che ha portato al riconoscimento di 19 mila ospedali in 140 diversi Paesi, di cui 21 in Italia.

Allattamento al seno: il latte della mamma protegge il bimbo per sei mesi

 Nonne e pediatri lo sostengono da tempo: allattare al seno i neonati li protegge dall’attacco dei microrganismi. Ora uno studio di un team di ricercatori greci conferma questa teoria. Secondo la ricerca, pubblicata sugli ‘Archives of Diseases in Childhood’, indipendentemente da stato di salute e programmi di vaccinazione, il fatto di bere solo latte di mamma per sei mesi protegge il piccolo dalle infezioni.

Allattamento al seno: meno rischi di diabete per le mamme

 Un altro buon motivo per attaccare il bebè al seno arriva da uno studio dell’Università di Pittsburgh, pubblicato sull”American Journal of Medicine’. Le madri che non allattano, dimostra la ricerca Usa, corrono più rischi di ammalarsi di diabete di tipo 2 nel corso della vita.
Lo studio è stato condotto su 2.233 donne di età compresa tra i 40 e i 78 anni, di cui il 56% aveva allattato al seno almeno un mese negli anni precedenti. Ebbene, di quelle che non avevano attaccato il proprio bimbo al seno il 27% si era ammalata di diabete, una percentuale quasi doppia rispetto a quella registrata tra le donne che non avevano mai allattato in modo naturale o quelle che non avevano partorito.

Parto Cesareo: informazioni errate e rimborsi sanitari

 Il parto cesareo non rappresenta di per sé una soluzione vantaggiosa, né sotto il profilo del dolore né sotto quello della sicurezza. Troppo spesso vi si ricorre senza reali motivi di utilità per la salute della madre e del bambino, ma perché alle donne vengono offerte informazioni errate e perché può rappresentare una soluzione più remunerativa per le strutture in termini di rimborsi“. Così il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, plaudendo in una nota al decreto dell’assessore alla Salute della Regione Sicilia, Massimo Russo, che uniforma le tariffe dei rimborsi per il parto per arginare l’eccessivo ricorso al cesareo.

Otto mamme su 10 allattano il bebè al seno: arriva “Il latte della mamma non si scorda mai”

Sono 8 su 10 le mamme italiane che escono dall’ospedale allattando i loro bebè al seno. Ma le percentuali si riducono nei mesi successivi soprattutto al Sud e nelle Isole dove, rispettivamente, la percentuale scende al 63% e al 53% contro l’oltre 69% di Nord e Centro, secondo i dati Istat. Ed è proprio dal Sud che partirà la campagna ‘Il latte della mamma non si scorda mai‘, presentata a Roma, a Palazzo Chigi, da Eugenia Roccella, sottosegretario alla Salute, e da Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.

Allattamento: come aumentare la produzione di latte materno in modo naturale

 Vorreste allattare al seno il vostro bimbo ma avete paura di non riuscire? Niente paura, se avete scarsità di latte non dovete desistere dai vostri intenti, anche perché l’allattamento al seno è di gran lunga la scelta migliore per il vostro bambino. Esistono infatti alcuni alimenti che, presi regolarmente, favoriscono la montata lattea. Ecco quali sono ed alcune avvertenze da seguire…

ALIMENTI CHE FAVORISCONO LA MONTATA LATTEA
* ORTAGGI CRUDI: tra questi, sono soprattutto finocchi e carote gli alimenti che favoriscono maggiormente la montata lattea.
* CHICCHI DI AVENA: preparateli bolliti in un litro d’acqua per 20 minuti in modo tale da ottenere una mucillagine.
* LENTICCHIE, MANDORLE e TOPINAMBUR: assumeteli settimanalmente.

Nursery o rooming in?

 La nursery è quel locale del reparto di maternità in cui vengono tenuti tutti i neonati nati. L’accesso a questa sala è consentito solo al personale sanitario, mentre i parenti possono guardare il bambino appena nato attraverso un’ampia finestra di vetro (di solito alla mamma è permesso l’accesso in ogni momento).

La neo mamma in questo caso rimane in una camera separata in cui il piccolo le viene portato per 5-6 volte al giorno per le poppate. Terminato l’allattamento il bambino viene riportato nella nursery.

Il latte materno non ha nessun effetto sull’intelligenza dei bambini

 Care mamme, cari papà la notizia che vi stiamo per dare sicuramente creerà sicuramente delle polemiche, ma è giusto darla. Sembra che nè gli acidi grassi omega 3 e nè il latte materno hanno effetti sull’intelligenza dei bambini. A dimostrare questa tesi è stata una ricerca finanziata dalla britannica Food Standards Agency (Fsa) e i risultati sono stati riportati dal quotidiano Daily Telegraph.

Secondo i ricercatori i bambini allattati al seno sono intelligenti solo se lo è la mamma. Infatti l’intelligenza dei bambini, è associata a quella dei loro genitori, in particolare a quella delle mamme. I ricercatori sono convinti che non è il latte materno a influire sul quoziente intellettivo dei figli.

Tuttavia, però i ricercatori hanno sottolineato l’importanza del latte materno associata ad altri benefici sulla salute dei bambini.
“L’allattamento al seno – ha detto Sian Robinson della University of Southampton, che ha partecipato allo studio – è veramente importante per i neonati. Ma i nostri dati dimostrano che non è legata a una maggiore intelligenza”.