Durante la gravidanza la liquirizia può fare male

 Una recente ricerca svolta dalle Università di Helsinki e di Edimburgo mette in guardia dal consumo eccessivo di liquirizia durante la gravidanza, perchè potrebbe favorire la comparsa di problemi comportamentali nel bambino.

Considerando l’alimentazione di oltre 300 donne durante la gravidanza e poi tenendo monitorato per alcuni anni lo stato di salute dei 321 bambini nati, gli studiosi si sono resi conto che le madri che avevano assunto molta liquirizia in gravidanza avevano partorito dei figli con una maggiore tendenza a mostrare comportamenti sociali aggressivi rispetto ai loro amici coetanei.

Gravidanza: il controllo del peso

 Durante la gravidanza il peso va tenuto sotto controllo, bisognerebbe pesarsi tutte le settimane e annotare con cura ogni aumento. Questo perchè l’essere incinta non vuole dire avere una licenza per poter ingrassare liberamente: nel corso dei nove mesi bisognerebbe aumentare non più di 8-12 chili.

Fino al quarto mese, il peso cresce principalmente per l’accumulo di liquidi e di grasso nei tessuti materni. In questo periodo sarebbe preferibile ingrassare poco dai 2 ai 3 chili. Se si parte già in sovrappeso il medico potrebbe prescivere di dimagrire.
Solo dal quinto mese in poi l’aumento è dato dall’utero, dalla placenta, dal liquido amniotico e dal feto. Chi ingrassa troppo corre il rischio di compromettere la propria salute e quella del bambino, perchè un peso eccessivo rende più probabili le complicazioni della gravidanza e del parto.

Mangiare uova e pancetta in gravidanza fanno diventare più intelligenti i bambini

 Cosa è giusto mangiare durante la gravidanza? Molte donne si sa durante la gestazione lottano contro i problemi legati derivanti da un’alimentazione sbagliata, come per esempio la toxoplasmosi. Ma sembrerebbe che mangiare uova e pancetta aiuterebbe a sviluppare l’intelligenza del bambino. A sostenerlo è uno studio fatto nell’Università del North Carolina, diretto dal dottor Steven Zeisler e pubblicato dal Federation of American Societies for Experimental Biology Journal.

Lo studio è stato condotto su modello animale e si è scoperto che le uova e gli alimenti a base di maiale contengono colina, la quale sostanza se presa dalla mamma influenza anche il feto facendo si che si sviluppi la parte del cervello legata alla memoria e ai ricordi. La colina comunque è presente in altri alimenti come il pesce, i legumi, la frutta secca, i cereali e in alcuni ortaggi, ma si trova maggiormente nelle uova.