Bimbi e computer: comportamenti a rischio più elevati per i pc-dipendenti

Gli adolescenti che stanno incollati allo schermo del computer hanno un rischio doppio di essere coinvolti in una serie di comportamenti a rischio, dal fumo al sesso non protetto, rispetto ai coetanei meno internet-dipendenti. Lo ha scoperto uno studio canadese pubblicato dal ‘Journal of Preventative Medicine’. I ricercatori della Queen’s University hanno sondato le abitudini di un gruppo di adolescenti, scoprendo che quelli che passano piu’ di 4,5 ore al giorno su internet hanno un rischio maggiore del 50 per cento di incorrere in uno dei seguenti comportamenti a rischio: fumo, alcol, uso di droghe leggere e pesanti, sesso non protetto e mancato uso delle cinture di sicurezza.

Incontinenza infantile, al Bambin Gesù una nuova terapia

Un intervento che risolve i problemi di incontinenza nei bambini: l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma raggiunge un nuovo traguardo nella chirurgia infantile. Sono le patologie neurologiche della vescica, ovvero ritenzione e incontinenza, a essere oggetto di una nuova tecnica all’avanguardia. Circa 4-5mila bambini sono interessati da tali affezioni, che nel corso del tempo possono compromettere lo sviluppo della personalità del piccolo paziente.

L’intervento
La terapia, che si realizza attraverso un intervento all’incirca di 40 minuti, è la neuromodulazione sacrale: i bambini al di sopra dei 12 anni non necessitano neanche dell’anestesia generale, ma per questi è sufficiente una locale. Viene inserito in una tasca sottocutanea un neurostimolatore (simile a un pacemaker) nella regione lombare, che consente di attivare il controllo nervoso che ha il compito di regolare il riempimento o lo svuotamento della vescica.

Tutti al mare: adolescenti preparati sui rischi del sole ma non si proteggono

 Sotto il sole studenti italiani bravi solo in teoria. Conoscono i rischi legati alla tintarella selvaggia, i nomi dei tumori e le loro cause, ma poco più di uno su dieci dice di proteggersi mentre il 40% non lo fa mai. Se le ragazze sono più informate dei maschi, anche loro non resistono alla tentazione di qualche lampada si troppo. A ‘fotografare’ gli adolescenti italiani è un’indagine della Clinica dermatologica dell’Università dell’Aquila, condotto attraverso dei questionari su 1.204 alunni di licei e istituti tecnici in Abruzzo.

Il Congresso nazionale Sidemast
Il lavoro verrà presentato in occasione dell’86° Congresso nazionale Sidemast (Società italiana di dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle malattie sessualmente trasmesse), che vedrà oltre mille dermatologi a Verona dal 18 al 21 maggio. L’appuntamento cade a pochi giorni dall’Euromelanoma Day, che si tiene lunedì 16, campagna pan-Europea di informazione e screening, condotta da dermatologi di strutture universitarie, ospedaliere o che svolgono attività privata, con l’obiettivo di informare i cittadini sui tumori della pelle, promuovendone la prevenzione (info www.sidemast.org). “L’indagine è stata condotta alcuni mesi fa, tramite un questionario di dieci domande, riguardanti la conoscenza dei tumori cutanei e il comportamento nei confronti dell’esposizione solare“, spiega la professoressa Ketty Peris, direttore della Clinica Dermatologica dell’Università dell’Aquila.

I pericoli del sole: nuove norme per i minori in tema di abbronzatura artificiale

 Toglietemi tutto, ma non il lettino solare: a pensarla così è oltre il 15% degli italiani, habituè di solarium e centri estetici. Circa 10 milioni di persone, 7 su 10 giovani tra cui molti minorenni, sono infatti fan accaniti dell’abbronzatura tutto l’anno. Uno scenario che molto presto potrebbe subire un’autentica rivoluzione: a giorni dovrebbero infatti entrare in vigore tutta una serie di paletti e divieti – per esercenti e clienti – che potrebbero arrivare addirittura a dimezzare il mercato legato al sole artificiale.

La dipendenza dalle lampade abbronzanti
A fornire i numeri e a scattare la fotografia sul fenomeno delle lampade abbronzanti è Roberto Papa, segretario nazionale di Confestetica, associazione che raccoglie circa 4.600 tra centri estetici e solarium sparsi in tutta Italia. “Molto presto – spiega Papa all’Adnkronos Salute – il mercato dell’abbronzatura artificiale potrebbe subire una flessione considerevole, difficile ancora da stimare in modo preciso, ma quantificabile in qualche milione di clienti: i minorenni“.

Tracce di pesticidi ed erbicidi da Ogm nei feti di donne incinte nel Canada

 Tracce di pesticidi ed erbicidi associati alla coltivazione di Ogm sono state riscontrate in un campione di donne incinte e nei loro feti, oggetto di uno studio dell’Università di Sherbrooke, in Canada. La ricerca – pubblicata sulla rivista ‘Reproductive Toxicology’ e segnalata dalla Fondazione diritti Genetici – è stata condotta su 69 donne, di cui 30 incinte, di cui sono stati misurati i livelli ematici degli erbicidi a base di glifosato e glufosinato, e della proteina insetticida Cry1Ab prodotta dai geni del batterio del suolo Bacillus thuringiensis (Bt). Dalle analisi del sangue è emersa la presenza di metaboliti di glufosinato nel 100% delle donne incinte e dei campioni di cordone ombelicale, mentre la tossina Cry1Ab è stata riscontrata nel 93% delle donne incinte e nell’80% del cordone ombelicale esaminato.

Pnemrc: stop a morbillo e rosolia congenita

 Stop al morbillo endemico e alla rosolia congenita: entro il 2015 dovranno essere un ricordo del passato. E’ l’obiettivo che si prefigge il nuovo Piano nazionale per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita, nome in codice ‘Pnemorc‘, approvato con l’intesa Stato-Regioni del 23 marzo scorso, e di cui dà notizia il sito del ministero della Salute.

Pnemrc
Il documento, nel ribadire gli obiettivi generali che l’Organizzazione mondiale della sanità ha fissato per il 2015 (eliminazione dei casi di morbillo endemico; eliminazione dei casi di rosolia endemica; prevenzione dei casi di rosolia congenita), illustra gli obiettivi specifici e le azioni da attuare per il loro raggiungimento.
1. Raggiungere una copertura vaccinale superiore al 95% per la prima dose di Mpr (morbillo, parotite e rosolia) entro i 24 mesi di vita, a livello nazionale, regionale e in tutte le Asl e superiore al 90% in tutti i distretti;
2. Raggiungere una copertura vaccinale superiore al 95% per la seconda dose di Mpr entro il compimento del 12esimo anno a livello nazionale, regionale e in tutte le Asl e superiore 90% in tutti i distretti;

Bimbi e dipendenza dal telefonino: la sindrome dell’arto fantasma

 Nativi digitali ‘drogati di telefonino’. Tanto da sentirsi come ‘amputati’ se non hanno l’amato gadget in tasca o nello zaino. Secondo una recente indagine internazionale, condotta su oltre mille studenti di 10 Paesi, la mancanza del telefonino per 24 ore rischia di scatenare in oltre il 50% dei ragazzi frustrazione, sindrome dell’arto fantasma, irritabilita’, nervosismo, panico e ansia. Insomma, sintomi sorprendentemente simili all’astinenza da sostanze.

The world unplugged project
Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Universita’ del Maryland (Usa), autori di una ricerca dal titolo ‘The World Unplugged project’, pubblicata dall’International Center for Media & the Public Agenda. Insomma, per i giovanissimi la tecnologia ormai ha un ruolo centrale nella vita di tutti i giorni, e se il telefonino si è classificato come lo strumento più essenziale, anche pc, Mp3 e televisione si sono rivelati molto importanti per i ragazzi.

The caress project, il progetto di riabilitazione infantile della Fondazione S. Lucia

 Gli assessori provinciali alle Politiche giovanili, Patrizia Prestipino, e al Bilancio, Antonio Rosati, hanno partecipato alla presentazione di ‘The Caress Project‘, progetto di ricerca per la riabilitazione infantile realizzato dai ricercatori della Fondazione S.Lucia e cofinanziato dalla Provincia di Roma.
Una realtà come il S.Lucia – afferma Prestipino – non può essere lasciata sola soprattutto a Roma, che si candida ad ospitare le Olimpiadi e le Paraolimpiadi. Per questo è importante che un’istituzione, seppur piccola come la nostra, faccia il possibile per essere al fianco di chi continua a fare ricerca, in particolare nella riabilitazione sportiva“.

Fecondazione assistita: in Gran Bretagna bimbi con tre genitori

 Bebè con tre genitori sempre più vicini in Gran Bretagna. La controversa tecnica di fecondazione assistita, che permetterà di avere bebè con ben tre genitori biologici, due mamme e un papà, e il Dna privo di alterazioni che possono portare a gravissime malattie genetiche, ha ricevuto infatti un primo via libera dalla Human Fertilisation and Embriology Authority (Hfea). L’obiettivo dichiarato dai ricercatori è quello di evitare che il piccolo sviluppi malattie mitocondriali, tra cui insufficienza epatica, problemi cardiaci fetali, disturbi cerebrali, cecità, rimuovendo dal Dna della madre le disfunzioni legate ai mitocondri, vere e proprie ‘batterie’ delle nostre cellule. La metodica, messa a punto dalla Newcastle University, è attualmente proibita in Inghilterra. Ora l’Hfea, consultata dal ministro della Sanità Andrew Lansley, ha concluso che la tecnica è “potenzialmente utile” e potrebbe aiutare un piccolo numero di pazienti a rischio a non trasmettere malattie genetiche letali ai figli.