Cotonificio Zambaiti ha sviluppato la nuova linea Beginnings di Anne Geddes, una linea dedicata a tutti gli amanti delle celebri foto dei bimbi della fotografa australiana: su cotone naturale, i completi per rivestire le camere da letto di Zambaiti sono in perfetta sintonia con la nuova filosofia della celebre fotografa. Le nuove immagini, stampate con stampante digitale su cotone non trattato, reinterpretano il mistero di una nuova vita accostando elementi naturali, come germogli e bulbi, ai bambini. La linea Beginnings per la cameretta è dedicata alle camere di bambini e adulti con completi letto, copripiumini, trapunte, quilt e cuscini arredo. La Nursery Collection è dedicata ai più piccoli con completi letto, trapuntine, quilt, paracolpi per il lettino.
A mangiare bene si comincia da piccolini: il progetto di Barilla per le scuole dell’infanzia
Barilla promuove un nuovo progetto educativo dedicato alla scuola d’infanzia in 6 regioni italiane, “A mangiare bene si comincia da Piccolini”. Il progetto è partito a novembre, per concludersi alla fine dell’anno scolastico 2010/2011, e prevede il coinvolgimento di Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto.
“A mangiare bene si comincia da Piccolini” è un percorso ludico, didattico-pedagogico che coinvolge docenti, alunni e famiglie, pensato per aiutare ad insegnare ai bambini i principi della sana e corretta alimentazione e le basi per vivere al meglio il momento del pasto e le relazioni con il cibo e con i grandi.
Negli ultimi anni, le tematiche legate all’educazione ad una sana e corretta alimentazione e allo sviluppo di una piacevole relazione a tavola fin dall’infanzia sono diventati argomenti di rilevante interesse nel mondo della scuola e della famiglia.
Fiabe cinesi: i due fratelli
Molto tempo fa, in un piccolo paese abitavano due fratelli che erano molto diversi tra loro. Il piu’ grande, Noa, era conosciuto per essere antipatico e scontroso. Hua, invece, era un giovane cortese e onesto. Dopo la morte dei genitori, Noa aveva iniziato ad occuparsi dell’azienda di famiglia ma in poco tempo, a causa di un’amministrazione avventata, arrivo’ alla bancarotta. Visto che era disonesto, aveva fatto in modo di tenere per se’ parte della fortuna del padre senza dare niente al fratello. Hua, infatti, che aveva una grande famiglia con 10 figli e figlie, era rimasto senza denaro e viveva in miseria. Un giorno, Hua ando’ a casa di suo fratello per chiedere un po’ di riso.
Coloro che diedero forma alla Terra, un racconto irlandese – Parte terza
“Allora vieni con me” disse Brigit, “vado ad avvolgere la Terra col mio mantello perché ha sognato la bellezza”.
“Farò spazio per il tuo mantello dando fuoco ai mostri” disse Midyir, “Verrò anche io con te” disse il Dagda. “E anche io” disse Gobniu il fabbro, “daremo nuova forma e vita alla Terra”.
“Ben detto!” dissero in coro Gli Splendenti, “Porteremo i Quattro Gioielli”.
Ogma portò la Spada di Luce da Findrias, la città tra le nubi ad est del mondo dei De Danaan. Nuada portò la Lancia della Vittoria da Gorias, la città splendente come il fuoco a sud del mondo dei De Danaan. Il Dagda portò il Calderone dell’Abbondanza da Murias, la città ad ovest del mondo dei De Danaan e Midyir portò la Pietra del Destino da Falias, la città di diamante a nord del mondo dei De Danaan.
Coloro che diedero forma alla Terra, un racconto irlandese – Parte seconda
La luce che avvolgeva i De Danaan si offuscò al pensiero del Pozzo dell’Oscurità ed essi dissero: “Non parlarci più della Terra Brigit, Fiamma dell’Eternità, e lascia che il pensiero di essa svanisca come un sogno svanisce dalla memoria”.
“O Ramo Argenteo Mai Scosso dalla Tristezza” disse Brigit, “ascolta solo una cosa ancora! La Terra si lamenta tutta la notte perchè ha sognato della bellezza”.
“Di quale sogno parli Brigit?”
“La Terra ha sognato dell’immobilità immacolata dell’alba” disse Brigit, “della stella che sorge prima del sole e della musica come quella della mia canzone”.
Coloro che diedero forma alla Terra, un racconto irlandese – Parte prima
A Tir na Moe, la Terra del Cuore Vivente, Brigit cantava.
Angus il Giovane Eterno e Midyir dala Rossa Criniera e Ogma che è detto Sole Scintillante e il Dagda e tutti i signori della gente di Dana si avvicinarono per ascoltare.
Brigit cantava:
“E’ giunta l’ora che è stata predetta
Un dono degli Dei che porta una visione splendida
E’ una nuova e fulgida stella che splende nella notte?
E’ un’onda della Fonte della Bellezza dalla spuma delicata?
E’ un maestoso uccello immortale che si libra in volo?
E’ un’alta onda melodiosa, trionfante, che si infrange nella luce?
E’ una stella splendente e luminosa che sorge di notte?
E’ una scintilla dal mondo degli Dei che porta con sé amore e gioia infinita.
Che l’onda si infranga, che sorga la stella, che guizzi la scintilla.
Per noi, se saggi saremo, da prendere e custodire”.
Futuro Remoto 2010
La mostra evento “Futuro Remoto 2010. Dalla preistoria alle città del futuro” si è tenuta presso la Città della Scienza a Napoli dal 12 al 18 novembre e verrà prorogata fino al 31 gennaio per la grande affluenza di visitatori e di prenotazioni. Questo appuntamento autunnale di Città della Scienza offre l’occasione ai visitatori, bambini e adulti, di conoscere come gli esseri umani hanno modificato e modificano l’ambiente con il loro stile di vita, con lo sfruttamento delle risorse ambientali, spesso indiscriminato e irresponsabile che ha compromesso irrimediabilmente la biodiversità dei territori portando anche molte specie viventi all’estinzione.
I mammut
La mostra evento offre l’opportunità ai bambini e ai ragazzi di vedere gli scheletri dei mammut, gli elefanti primordiali che sono sopravvissuti per milioni di anni in un ambiente di freddo glaciale e soggetti all’attacco di predatori feroci, e di molti altri animali del Pleistocene ormai estinti provenienti dall’Istituto Paleontologico Borissiak dell’Accademia Russa delle Scienze di Mosca.
Fiabe indiane: la creazione degli animali
C’era una volta Napi, che era l’aiutante del Sole: il Sole riscaldava la Terra mentre Napi faceva tutti i lavori di manutenzione. Un giorno Napi aveva terminato presto i suoi lavori, e dato che non era abituato a tenere le mani ferme, prese un blocco di argilla e cominciò a modellare con un blocco di argilla.
Una dopo l’altra fece le figurine di tutti gli animali della Terra. Era molto soddisfatto del suo lavoro: soffiò sopra ogni figurina, dando a ciascun animale un nome e un luogo da popolare sulla Terra.
Era rimasto un piccolo blocchetto di argilla. Napi lo pasticciò un po’, poi fece un’altra figurina e disse: Ti chiamerai uomo, ed abiterai tra i lupi.
Il Duomo come la scuola: le attività didattiche della Fabbrica del Duomo di Milano
Fare scuola in uno dei più bei monumenti d’Italia: ecco la finalità della Sezione Didattica del Museo del Duomo, a cura della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano che, per il mese di dicembre, ha in cantiere visite guidate e percorsi ad hoc per adulti e piccini di tutte le età.
Le vetrate del Duomo
Si comincia Sabato 4 dicembre 2010, alle 14.30, con Le vetrate del Duomo (prenotazioni fino al 1 dicembre), una visita guidata della durata di circa un’ora con un percorso alla scoperta delle vetrate del Duomo, per capirne la tecnica, seguirne l’evoluzione e ammirarne l’arte. Le vetrate coprono un arco cronologico compreso tra il XV e il XX secolo, cinquantacinque vetrate per conoscere la luce del Duomo.
A Vinovo una scuola materna a impatto zero: quando l’ambiente è a misura di bambino
Dopo pagine e pagine scritte sul pessimo stato delle aule e degli ambienti delle scuole italiane, ecco una buona notizia in controtendenza: il Sindaco di Vinovo, Comune in Provincia di Torino, Maria Teresa Mairo, ha inaugurato la scorsa settimana una nuova scuola dell’infanzia realizzata secondo rigorosi criteri di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale. Il risultato dell’investimento è stato un edificio innovativo: la scuola è infatti totalmente autosufficiente dal punto di vista energetico. L’edificio, infatti, non è collegato al gas metano, non utilizza energia da combustibili fossili e quindi le spese per il riscaldamento degli ambienti e dell’acqua e quelle per la fornitura di energia elettrica sono pari a zero. Larga parte della struttura dell’edificio è in legno e l’impiantistica sfrutta sistemi di distribuzione del calore attraverso la pavimentazione, schermature solari installate all’esterno che mantengono costante la temperatura dell’edificio anche durante i mesi estivi, e impianti per il trattamento dell’aria che garantiscono alti livelli di comfort e sicurezza, della massima importanza in una materna.