Taglia trentotto: il diario di una ragazza bulimica in un libro

 Smarrirsi in un labirinto con il terrore di non uscirne più e poi farcela, trovando la via d’uscita. E’ il “tragitto” di una ragazza bulimica che ha vinto la sua malattia e ha scritto la sua storia. E’ in libreria, per le edizioni Memori, ‘Taglia trentotto – bulimia, amore e rabbia’, Diario Minimo di Stefania Longo. L’autrice ha sofferto per anni di disturbi dell’alimentazione. E’ stata bulimica e questa condizione le ha permesso guardare la società che la circonda con occhi diversi. Conosce bene la sua condizione, sa come conviverci e come riportarla con linguaggio immediato e diretto. E in questi racconti, tutti collegati dal file rouge del suo disturbo alimentare, descrive la sua vita di tutti i giorni: gli incontri sul treno dei pendolari che prende quotidianamente per andare al lavoro; i suoi colleghi, ciascuno alle prese con i più diversi problemi; le vetrine dei negozi alla moda che offrono un modello femminile che non può e non deve superare la taglia 40.

Morti in culla: un progetto di Cri e Salvamamme per la prevenzione

 Un ‘gemellino salvabebè’ con indicate, in modo semplice e chiaro, le linee guida europee per la prevenzione della morte in culla e le istruzioni per eventuali interventi di disostruzione del neonato e del lattante da latte o rigurgito. Il documento sarà distribuito in tutti i reparti di neonatologia di Roma. E’ il progetto ‘Sempre a pancia in super una nanna sicura‘, lanciato dalla Croce rossa italiana (Cri) di Roma e da Salvamamme, in collaborazione con Happy Family Onlus e Capgemini e presentato la scorsa settimana a Roma.
Prevenzione è la parole chiave da cui nasce questa campagna, che “si rivolge nello specifico alle mamme che hanno avuto bambini da poco – spiega il commissario provinciale della Cri di Roma, Marco Squicciarini – Inoltre il documento sarà tradotto con il supporto della Berlitz in varie lingue, affinché tali informazioni siano accessibili anche alle mamme straniere“.

Vita di coppia: il sesso causa il 15 per cento dei dolori lombari degli italiani

 Per gli appassionati del Kamasutra o emuli del ‘famolo strano’, reso celebre da Carlo Verdone nel film ‘Viaggi di nozze’, potrebbe arrivare il momento di una pausa. “Il sesso troppo vivace è la causa principale dei dolori lombari per il 15% degli italiani, più uomini che donne“, avverte Maurizio Ripani, docente di anatomia presso l’università ‘Foro Italico’ di Roma, alla prese ogni giorno con pazienti con la schiena a pezzi.
L’eccesso di fantasia in campo sessuale può giocare brutti scherzi alla colonna vertebrale – spiega Ripani all’Adnkronos Salute – utilizzare piccole city car, docce o armadi come riservate alcove può essere il primo passo per insidiare la corretta anatomia della schiena“.

Conferenza nazionale della famiglia: il 76,2 per cento del lavoro familiare è a carico delle donne

In tre casi su quattro (76,2%) il lavoro familiare delle coppie e’ ancora a carico delle donne. Emerge dai dati Istat, riferiti al 2008-2009, diffusi alla Conferenza nazionale della famiglia che oggi conclude i suoi lavori a Milano. Il dato e’ di poco piu’ basso di quello registrato nel 2002-2003 che era 77,6%. Per l’Istituto centrale di statistica, ”persiste dunque una forte disuguaglianza di genere nella divisione del carico di lavoro familiare tra i partner“.
L’asimmetria nella divisione del lavoro familiare è trasversale a tutto il Paese, anche se nel Nord raggiunge sempre livelli più bassi. Le differenze territoriali sono più marcate nelle coppie in cui lei non lavora. L’indice assume valori inferiori al 70% solo nelle coppie settentrionali in cui lei lavora e non ci sono figli, e nelle coppie in cui la donna è una lavoratrice laureata (67,6%).

Papà famosi: Nek presenta il greatest hits e la sua Beatrice Maria

Ha quasi 40 anni e 20 di carriera – festeggiati con il best ‘E da qui – greatest hits 1992-2010’, in uscita il 16 novembre – ma Nek nella musica si sente sempre ”un apprendista alle prime armi, con la voglia di considerare ogni cd come se fosse il primo”. E si annuncia proprio come un punto di svolta il prossimo lavoro di inediti, dove vorrebbe usare il suo vero nome e suonare da solo tutti gli strumenti.
Un tempo cercavo uno pseudonimo, non mi piaceva il mio nome di battesimo, ma oggi – spiega – sento che Filippo Neviani mi rappresenta piu’ di Nek”. Sara’ che nel frattempo ha dato il suo nome anche alla piccola Beatrice Maria, una bambolina di due mesi con i suoi stessi occhi azzurro cielo, di cui mostra la foto con orgoglio tutto paterno. A lei ha dedicato la dolcissima ‘E’ con te’, uno dei tre inediti, insieme a ‘Vulnerabile’ e ‘E da qui’, che impreziosiscono il best e preannunciano la virata rock che intende dare ai suoi nuovi lavori.

Il sesso migliora la salute dell’uomo… ma solo se è sesso felice

La scienza conferma: il sesso fa bene alla salute, in particolare a quella maschile. E soprattutto se lui è fedele e felice in coppia, o se tradisce la partner solo saltuariamente. L’attività sotto le lenzuola, infatti, fa ‘bruciare’ meglio lo zucchero nel sangue e migliora il metabolismo. Merito del testosterone, l’ormone sessuale maschile per eccellenza, che è anche in grado di ridurre la resistenza all’insulina, gli stati infiammatori e la massa grassa corporea. Al contrario, quando l’amore si spegne o è conflittuale, peggiora la sindrome metabolica, aumentano le citochine infiammatorie e il rischio cardiovascolare.

Fertilità: il telefono cellulare nuoce a quella maschile. A rischio gli spermatozoi

Quello all’ultima moda e dalle mille applicazioni è un vanto per molti uomini patiti di telefonini. Ma l’irrinunciabile accessorio può essere nocivo per la loro fertilità: uno studio dimostra che parlare a lungo al cellulare mina la capacità riproduttiva di lui perché ‘addormenta’ gli spermatozoi, ossia ne rallenta la motilità. Lo dimostra uno studio condotto al dipartimento di Andrologia e fisiopatologia della riproduzione dell’ospedale di Latina Santa Maria Goretti insieme al dipartimento di Igiene pubblica dell’università di Roma ‘La Sapienza’, i cui dati saranno presentati al IX congresso della Società italiana di andrologia e medicina della sessualità (Siams), in programma da domani al policlinico dell’Università di Modena.

Infertilità maschile, sotto accusa i recipienti di platica che contengono Bisfenolo A

Plastica nemica della fertilità maschile. Colpa del bisfenolo A (Bpa) – componente delle materie plastiche già sotto accusa per gli effetti negativi sulla salute, in particolare nei bambini per l’uso di biberon e ciucci – che influisce anche sulla qualità e quantità degli spermatozoi, secondo uno studio pubblicato su ‘Fertility and Sterility’.
Questa ricerca è stata condotta controllando, per 5 anni, 514 operai che lavoravano in una fabbrica cinese. Nel corso dello studio i ricercatori hanno rilevato che nei maschi che avevano concentrazioni più elevate di Bpa nelle urine si moltiplicava il rischio di produrre sperma di cattiva qualità e di avere, di conseguenza, problemi di infertilità.

Niente coniugi con disturbi mentali: l’Arabia Saudita prepara il test psichiatrico pre-matrimoniale

 No a mariti o mogli con distrurbi mentali. Dopo l’obbligo di esami medici per assicurare il buono stato di salute dei futuri coniugi, l’Arabia Saudita intende imporre anche test pschiatrici obbligatori per le coppie che vogliono convolare a nozze. Secondo quanto riporta la stampa locale, il consiglio della Shura del regno ultra-conservatore sta considerando una nuova proposta di legge in merito in seguito alle raccomandazioni formulare dall’Associazione saudita per i malati di schizofrenia. “Il progetto di legge prevede che tutte le coppie che vogliono sposarsi si sottopongano a test psichiatrici prima del matrimonio” riporta la stampa saudita, ricordando che attualmente la legge impone ai futuri coniugi di effettuare prima delle nozze tutta una serie di esami medici, ma non psicologi.

Quelle frasi avvelenate che feriscono i genitori

 Difetti fisici, bugie innocenti (e non), piccole incoerenze nel comportamento… Niente sfugge agli occhi (e alla lingua) dei nostri bambini. Ecco una miniguida tratta da Psychologies per trasformare le loro frecce avvelenate in strumenti di crescita.
Partiamo da qui:
– Bambini e adolescenti hanno la capacità di colpire là dove si annidano i nostri complessi.
– Il loro inconscio è collegato al nostro: riescono a capire anche il non detto e a vedere ciò che vogliamo mascherare.
– Ribattere è controproducente: i genitori devono trovare la risposta più adatta in base all’età del bambino e alla natura della provocazione.