Alcune donne sono spaventate e temono di non riuscire ad assecondare il ritmo delle contrazioni oppure temono di non saper spingere. Nonostante ciò sono poche le future mamme che chiedono di partorire con l’epidurale.
Ma che cosa è l’epidurale?
L’epidurale non altro che un’anestesia locale praticata durante il parto. Consiste nell’iniezione di un prodotto attorno alla dura madre (per questo motivo, l’epidurale viene chiamata anche « peridurale »), la membrana che ricopre il sistema nervoso centrale. Solo i nervi che innervano il piccolo bacino vengono addormentati.Non appena le contrazioni diventano dolorose, il medico fa un’iniezione nella schiena mentre si è sdraiate sul fianco o sedute: mette l’ago tra due vertebre, fino a raggiungere lo spazio epidurale che avvolge il midollo spinale.
Poi, un catetere viene introdotto nell’ago che poi viene tolto. Un prodotto che anestetizza i nervi che innervano il piccolo bacino viene iniettato tramite il catetere, mentre la pressione arteriosa e il battito cardiaco della futura mamma vengono tenuti sotto controllo.