Come non dimenticarsi il bimbo in auto: attenzione ai colpi di calore

Sembra scontato, ma evidentemente non lo è: in estate non bisogna mai lasciare i bambini chiusi in auto, neanche per il tempo necessario a svolgere una piccola commissione. Perché una leggerezza può facilmente trasformarsi in tragedia, come hanno già ampiamente dimostrato i casi avvenuti nei giorni scorsi nei quali i bambini hanno rischiato (o ci hanno lasciato) la vita.

I DANNI DEL CALDO SUI BAMBINI

Quando si lascia un bambino chiuso in macchina, il calore che si forma all’interno di un abitacolo può provocare in pochi minuti dei danni gravissimi al sistema cardiocircolatorio, respiratorio e neurologico del piccolo, portandolo nel giro di due ore anche alla morte.  Quel che spesso i genitori ignorano è che la temperatura nel bambino sale da 3 a 5 volte più frequentemente rispetto ad un adulto. Nella macchina lasciata al sole, invece, la temperatura può salire anche di 10-15 gradi nel giro di 15 minuti. Anche in una giornata “fresca” nella quale la temperatura esterna è di soli 20 gradi, l’interno di una macchina può raggiungere molto in fretta anche i 40 gradi. La conseguenza sul corpo del bambino è un’ipertermia in 20 minuti e la morte anche entro le 2 ore.

Psicologia da bimbi: come il bambino condiziona la volontà dei genitori

Anche se ancora non sanno parlare, danno ordini ben precisi e sanno come manipolare la volontà dei genitori: a un anno sanno già imporsi a mamma e papà, a suon di pianti, urla e un po’ di psicologia. A due anni in molti di loro hanno già vinto la guerra, quando il genitore per la prima volta cede spossato a un loro capriccio. E se il pianto dovrebbe ridursi con l’età – lo psicologo Italo Farnetani stima che un bimbo fino a tre medi d’età pianga in media due ore al dì, pianto che si dimezza a sei mesi e a un anno diventa di mezz’ora – la personalità del bimbo si evolve e il pianto da “generico” diventa una vera e propria arma di ricatto nei confronti dei genitori e delle persone che si prendono cura di loro. Scenate in pubblico (le più odiate dai genitori), capricci, ricatti psicologici studiati ad arte fanno parte della tattica del bambino per ottenere ciò che vuole. Tattica che richiede una buona dose di intelligenza e che – dunque – va combattuta con altrettanta intelligenza… ecco come.

Diventa mamma due anni dopo essere morta

Keren Ayash, una donna israeliana, è diventata mamma due anni dopo che è morta di cancro. La vicenda ha fatto moltissimo scalpore, anche se il papà del bimbo, un maschietto, è felicissimo. Per anni lui e la moglei avevano tentato di avere un bimbo con la fecondazione assistita, ma poi Keren si era ammalata e da qui la decisione di utilizzare gli embrioni congelati della coppia per trovare una mamma surrogata in affitto e far nascere il loro bambino.

Bambini lasciati in auto: malcostume o ignoranza?

Bimbi lasciati nelle auto dai genitori: sbadatezza, superficialità, ignoranza… Già due sono morti per essere rimasti delle ore chiusi in macchina, sotto al sole, in attesa dei genitori. L’ultimo caso si è verificato qualche giorno fa a Roma, dove due gemellini di 11 mesi sono stati lasciati in macchina per due ore dai genitori che stavano giocando alle slot machines in un locale. Fortunatamente i bimbi sono stati notati da un negoziante della zona, che li ha sentiti piangere, e ha chiamato i carabinieri. Grazie a un finestrino leggermente aperto, gli agenti sono riusciti a far uscire i bimbi, che fortunatamente non hanno causato malori nonostante la temperatura proibitiva che aveva raggiunto l’abitacolo della macchina.

Fecondazione eterologa: il 20 settembre la sentenza della Consulta

Il verdetto arriverà il prossimo 20 settembre: è stata fissata in tale data l’udienza pubblica della Consulta per stabilire se la legge che vieta la fecondazione eterologa contenuta nella legge sulla procreazione assistita è incostituzionale o meno. Una legge che molto ha fatto discutere e che stacca l’Italia dal resto d’Europa. A sollevare il caso sono stati i tribunali di Firenze e Catania, ma anche Milano si sta aggiungendo in coda, con i casi di tre coppie sterili che attendo di poter avere un bambino utilizzando i geni di un donatore anonimo.
E ora il caso dovrebbe arrivare anche al tribunale di Bologna, mentre altre dieci coppie sono rimaste in attesa della pronuncia della Consulta prima di procedere in via giudiziaria.

Nasce l’Associazione genitori per lo studio e la conservazione delle cellule staminali amniotiche

 I genitori si muovono a favore delle cellule staminali da liquido amniotico e, grazie al loro impegno e al loro interesse per la ricerca medica e le possibilità curative delle cellule staminali, è nata l’Associazione genitori per lo studio e la conservazione delle cellule staminali amniotiche, con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare a progetti scientifici nel campo delle staminali amniotiche per lo studio di applicazioni terapeutiche sia nella terapia cellulare che nella medicina rigenerativa.
L’Associazione – dichiara l’Avv. Andrea Messuti, Presidente dell’Associazione – non ha scopo di lucro e promuove, con finalità di solidarietà umana e sociale, lo sviluppo delle ricerche sull’uso terapeutico delle cellule staminali, con particolare riguardo alle cellule amniotiche umane.

Fumo tra i minori, arriva in Lombardia la campagna del Moige

 E’ sbarcata anche in Lombardia la seconda edizione di ‘Alessio e Sara in tour per la prevenzione al fumo minorile!’, la campagna itinerante promossa dal Movimento genitori (Moige) con il patrocinio scientifico della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), che già lo scorso anno ha portato in 6 regioni italiane il suo programma di sensibilizzazione e informazione per la lotta al fumo minorile. I dati dell’Istituto superiore di sanità mostrano che in Italia nel 2010 fumava il 21,7% degli ‘over 15’, circa 11,1 milioni di cittadini. L’età media in cui i giovanissimi di età compresa tra 15 e 24 anni iniziano a fumare è 15 anni, sebbene oltre il 34% dei ragazzi intervistati abbia dichiarato di aver iniziato prima, mentre il 50% nella fascia di età 15-17 anni.

Il fumo tra i minori
I dati sono allarmanti, rileva il Moige in una nota. Indicano infatti che più di 8 giovani ‘under 24’ su 10 (85,3 %) iniziano a fumare prima del diciottesimo anno di età. Grave anche la quantità di sigarette consumate: quasi il 13% dei minorenni ne fuma meno di 15 al giorno, mentre il 7,9 % si spinge fino a 24 e c’è un 1,3 % che consuma oltre le 25 sigarette giornaliere.

Rapporto madri-figlie: poco dialogo e superficiale

 Il dialogo fra madri e figlie italiane? “Verte principalmente su temi come l’abbigliamento, il look, il parrucchiere, i cosmetici, le palestre, in generale l’immagine. Oppure sugli amori, sulla sfera romantica ed erotica. Ma poco sulla contraccezione e soprattutto su politica, arte, cultura in generale“. Lo ha rilevato Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e sessuologia del San Raffaele Resnati di Milano, che ha condotto una ricerca sul tema su un campione rappresentativo di 1.566 donne italiane.

Il rapporto tra madri e figlie
Solo il 40% delle mamme di ragazze nate dall’85 in poi – ha spiegato l’esperta oggi a Roma in occasione del convegno ‘Immigrate e contraccezione: diritti negati’ – parla di contraccezione con le figlie. Inoltre la qualità del dialogo su temi importanti come religione, cinema, teatro, musica, cultura o politica, è scarsissima, mentre gli argomenti più discussi sono legati alla sfera del benessere individuale e dell’immagine estetica“.

Tv italiana poco adatta ai bambini: violazioni per linguaggio, immagini e contenuti

 La televisione italiana è poco adatta ai bambini. Nel 2010, infatti, è cresciuto l’ascolto dei canali dedicati ai minori, ma anche la programmazione destinata prevalentemente a un pubblico adulto, non adeguata per gli spettatori piu’ piccoli: si sono registrate il 60% in più di violazioni rispetto al 2009, rappresentate soprattutto da programmi trasmessi dalle 7 alle 22.30, poco opportuni per la visione di un pubblico di bimbi, per linguaggio, immagini o contenuti. Problemi riscontrati in diverse tipologie di trasmissioni: tra quelle sanzionate ci sono film (35), ma anche contenitori pomeridiani (18) e persino cartoni (4).