Il corvo ferito

 Tempo fa un cucciolo di corvo assai vivace e irrequieto se ne andava a zonzo tutto il giorno sbirciando in faccende che non lo riguardavano. Ficcava il becco in ogni cosa e non perdeva l’occasione di fare scherzi o dispetti ad ogni animale. Quel mattino però, la sua monelleria lo spinse a compiere ciò che non avrebbe mai dovuto fare. Si intrufolò infatti in una piccola casa situata al limitare del bosco e lesto, lesto rubò un bel pezzo di carne sistemato sul davanzale della finestra spalancata. Per sua sfortuna il contadino fece in tempo ad accorgersi del furto e, senza esitare, colpì il corvo con una pietra. Ecco fatto! Il ladro fu colpito in pieno.Quel pezzo di carne gli costò caro!
Ferito e spaventato il piccolo corvo se ne tornò al nido volando piano per il male, quindi si sdraiò sfinito tra le braccia della sua cara mamma. Questa, disperata per le condizioni del figliolo, scoppiò in lacrime sfogando la propria preoccupazione.
“Oh, mammina!” Disse il cucciolo “Prega gli Dei per me affinché guarisca la mia ferita”. Mamma corvo colma di tristezza rispose: “Povero piccolo mio, come puoi chiedere agli Dei un aiuto se non hai capito l’errore commesso?” Solo in quel momento il piccolo corvo comprese l’errore commesso e giurò a se stesso di non rubare mai più in vita sua.

Il granchio e la volpe

 Quel giorno un paffuto granchio arancione, era proprio di ottimo umore. Se ne andava passeggiando allegramente per la spiaggia riscaldata dal sole, canticchiando la sua canzoncina preferita, una vecchia serenata imparata chissà dove. Egli si vantava spesso con gli altri abitanti del mare, della sua capacità di poter vivere tranquillamente sia dentro che fuori dall’acqua. E quelli, senza nascondere un pizzico d’invidia, lo osservavano camminare tranquillamente sulla terraferma. Ogni volta però, il buon granchio riportava ai suoi amici pesci un grazioso ricordino delle sue escursioni. Ma quel mattino egli non ne voleva proprio sapere di rientrare in acqua. Il cielo era tanto limpido e sereno da attirare l’ammirazione anche dei più indifferenti. Per questo il granchietto continuò la sua lunga passeggiata.
Nello stesso giorno, una giovane volpe insoddisfatta per la scarsità del suo pranzo quotidiano, si aggirava affamata per la spiaggia in cerca di qualcosa da mettere sotto i denti. Camminava molto arrabbiata con se stessa per l’incapacità dimostrata a procurarsi del cibo quando vide, quasi per caso, l’ignaro granchio fermo sulla sabbia a contemplare il paesaggio.
La volpe gli si avvicinò curiosa e con un balzo gli piombò proprio davanti.

Disegna tu la barretta Kinder

 Dopo l’incredibile successo riscosso dal concorso “Diventa tu il bimbo Kinder”, per celebrare nel migliore dei modi l’inizio del nuovo anno, dal 7 gennaio prende il via il nuovo concorso “Disegna tu la barretta Kinder” che offre a tutti i bambini partecipanti la possibilità di disegnare l’incarto della barretta di cioccolato al latte più amata dai bambini di oggi e di ieri. I bambini potranno progettare la loro barretta Kinder direttamente sul sito Kinder Italia, in modo semplice e creativo. L’obiettivo è quello di offrire a tutti i bambini un’occasione per sentirsi parte del mondo Kinder, stimolando la loro creatività e favorendo l’interazione con i genitori, che potranno sostenerli nell’uso degli strumenti a disposizione in rete per la realizzazione della loro barretta Kinder.

Bulli e Pupe. Prevenire e combattere il bullismo

 Nell’ambito della rassegna di conferenze tenute da Anna Oliverio Ferraris, direttrice della rivista “Psicologia Contemporanea” della Giunti Editore, si terrà l’iniziativa “Bulli e Pupe. Prevenire e combattere il bullismo”. L’iniziativa si terrà giovedì 20 gennaio alle ore 18.30 presso la Libreria per Ragazzi Giunti al Punto di Roma, in Piazza Santi Apostoli 59/56.
L’iniziativa vuole affrontare le tematiche psicologiche ed educative di grande interesse e attualità legate al fenomeno del bullismo che coinvolge bambini e ragazzi in Italia e nel mondo.
Il fenomeno del cosiddetto “bullismo” non è nuovo nelle scuole e tra bambini e ragazzi, solo oggi però se ne parla in modo più esteso e sempre di più viene affrontato in modo professionale da psicologi e terapeuti. La parola bullismo deriva dal termine inglese “bullying” che significa “prepotente”, “bullo”. Alcuni psicologi mettono in evidenza però che la prepotenza, è solo una componente del bullismo che è da intendersi come un fenomeno multidimensionale.

Le canzoni dei cartoni animati: Georgie

 GEORGIE

lalalala lalalala lalalalalalalalalala

Georgie che corre felice sul prato,
nel suo bel mondo che pare fatato,
e poi d’incanto non è più bambina,
ma si risveglia di già ragazzina.

Georgie dai biondi capelli dorati,
due occhi azzurri, brillanti e vivaci,
vedono il mondo di rose fiorite,
ma senza spine che pungano il dito.

Dal pediatra arriva la dieta salvadanaio: se il bimbo mangia sano si risparmiano fino a 10mila euro

 Contro il rincaro prezzi stimato per il 2011 ormai alle porte e per contrastare la crisi che continua a mordere i portafogli arriva la dieta ‘salvadanaio’: dieci ‘trucchi’ per risparmiare mangiando sano. A metterla a punto per l’Adnkronos Salute il pediatra Italo Farnetani, dell’università di Milano-Bicocca, che mette la dieta contro prezzi e bollette destinati a lievitare tra i buoni propositi che gli italiani dovrebbero adottare per il nuovo anno. Con un occhio attento al carrello e qualche rimedio per ‘sforbiciare’ i costi, i risparmi possono arrivare “a 2.500 euro l’anno a persona – stima il pediatra – dunque fino 10 mila euro in meno per una famiglia media composta da mamma, papà e due figli“.

Consultori familiari: cosa sono e a chi servono

 I problemi che i genitori possono incontrare nel corso della vita sono infiniti e spesso, in caso di problemi, ci si ritrova da soli senza sapere bene come affrontare un periodo difficile. Molte persone ancora non sanno che in ogni Comune o ASL sono presenti dei consultori familiari, dei presidi multi-professionali di prevenzione e assistenza sanitaria, psicologica e sociale pensati per l’individuo e la famiglia che si trovano in difficoltà in varie fasi della vita. Nei consultori familiari lavorano ginecologi, andrologi, assistenti sanitari, ostetriche, infermiere professionali, psicologi, assistenti sociali e avvocati. Le attività e i servizi dei consultori familiari sono organizzati secondo il lavoro di équipe di vari professionisti, che collaborano al fine di aiutare tutti i cittadini a far fronte ai loro bisogni e a garantire la tutela della salute.
Ma vediamo di capire di più…

Il lupo sazio e la pecora

 Quello era davvero un gran giorno per un lupo rinomato in tutto il contado per la sua insaziabile fame. Infatti, senza neppure alzare un dito egli era riuscito a procurarsi ottime prede trovate casualmente a terra perché colpite da qualche cacciatore e si era preparato un pranzo degno di re! Il lupo, dopo avere abbondantemente mangiato, si inoltrò nella foresta per fare due passi. Fu così che incontrò una mansueta pecorella la quale, terrorizzata dal temibile animale notoriamente suo nemico, non riuscì neppure a muoversi, paralizzata dallo spavento. Il lupo, più per istinto che per altre ragioni, afferrò la preda tenendola stretta, stretta. Ma solo dopo averla catturata si rese conto di essere talmente sazio da non avere più alcun appetito. Occorreva trovare una valida giustificazione per poter liberare quella pecora senza fare brutta figura.
” Ho deciso” Disse quindi il lupo “di lasciarti andare a condizione che tu sappia espormi tre desideri con intelligenza. La pecorella sconcertata, dopo aver pensato un istante rispose: “Bè, anzitutto avrei voluto non averti mai incontrato. Seconda cosa, se proprio ciò doveva avvenire, avrei voluto trovarti cieco.

I lupi e i cani

 Era una regione fredda e ostile quella in cui viveva il grande branco del lupo più furbo e intelligente che si fosse mai visto. I suoi simili lo seguivano con rispetto e obbedivano ad ogni suo ordine, timorosi di con tradirlo ben conoscendo la portata della sua forza. Esso era soprannominato “Il Pirata” a causa di quella benda scura che gli copriva l’occhio sinistro perso in chissà quali battaglie.
Molte giovani lupe si erano innamorate di lui, colpite da quel suo fare sicuro e deciso e da quella sua aria sempre un poco malinconica. Ma il lupo non aveva voluto formare una famiglia perché quel suo spirito di avventuriero gli impediva di avere un focolare dove vivere. Ultimamente però, quel vecchio lupo aveva dei problemi. Si trattava del cibo. Purtroppo il gelo dell’inverno aveva fatto fuggire ogni preda e distrutto ogni raccolto facendo scarseggiare il mangiare. Inoltre un feroce branco di cani selvatici si aggirava da quelle parti, rubando e invadendo ogni cosa appartenente ai lupi. Per questo decise di affrontare il comandante dei cani in un’unica e decisiva battaglia al termine della quale il vincitore avrebbe preso pieno possesso di tutto il territorio scacciando il perdente. I cani, muniti di prepotenza e spavalderia, accettarono volentieri il confronto sicuri di sconfiggere gli avversari.

Il topo di città e il topo di campagna

 Un giorno il topo di città andò a trovare il cugino di campagna. Questo cugino era di modi semplici e rozzi, ma amava molto l’amico di città e gli diede un cordiale benvenuto. Lardo e fagioli, pane e formaggio erano tutto ciò che poteva offrirgli, ma li offrì volentieri. Il topo di città torse il lungo naso e disse: “Non riesco a capire, caro cugino, come tu possa tirare innanzi con un cibo così misero ma certo, in campagna non ci si può aspettare di meglio. Vieni con me, ed io ti farò vedere come si vive. quando avrai trascorso una settimana in città, ti meraviglierai di aver potuto sopportare la vita in campagna!”
Detto fatto, i due topi si misero in cammino e arrivarono all’abitazione del topo di città a notte tarda.
“Desideri un rinfresco, dopo un viaggio così lungo?” domandò con cortesia il topo di città e condusse l’amico nella grande sala da pranzo. Qui trovarono i resti di un ricco banchetto e si misero subito a divorare dolci, marmellata e tutto quello che c’era di buono.
Ad un tratto udirono dei latrati. “Che cos’è questo?” chiese il topo di campagna. “Oh, sono soltanto i cani di casa” rispose l’altro.