Dal pediatra arriva la dieta salvadanaio: se il bimbo mangia sano si risparmiano fino a 10mila euro

di Redazione Commenta

Contro il rincaro prezzi stimato per il 2011 ormai alle porte e per contrastare la crisi che continua a mordere i portafogli arriva la dieta ‘salvadanaio’: dieci ‘trucchi’ per risparmiare mangiando sano. A metterla a punto per l’Adnkronos Salute il pediatra Italo Farnetani, dell’università di Milano-Bicocca, che mette la dieta contro prezzi e bollette destinati a lievitare tra i buoni propositi che gli italiani dovrebbero adottare per il nuovo anno. Con un occhio attento al carrello e qualche rimedio per ‘sforbiciare’ i costi, i risparmi possono arrivare “a 2.500 euro l’anno a persona – stima il pediatra – dunque fino 10 mila euro in meno per una famiglia media composta da mamma, papà e due figli“.

Le proteine
Dieci i consigli a cui attenersi per portare in tavola pasti sani in barba agli sperperi:
1. “La carne costa – ricorda Farnetani – e non bisogna mangiarla più di 3-4 volte a settimana perché finirebbe per far male. Ecco dunque che l’ideale è consumarla 3 volte a settimana, con benefici per la salute e il portafoglio“.
2. “Privilegiare le polpette: piacciono ai bambini e hanno un costo di gran lunga minore perché fatte di carne di secondo taglio. Inoltre, per amalgamarle occorrono uova e formaggio – fa notare il pediatra – dunque questo alimento ha il merito di contenere anche calcio e proteine“.
3. “E visto che le polpette piacciono ai bambini – prosegue Farnetani – l’ideale è farne anche di pesce, alimento salutare per eccellenza. Vanno benissimo di merluzzo e alici, ma possono essere fatte anche con pesce azzurro: costa di gran lunga meno ed è ugualmente salubre“.
4. “Per risparmiare e mangiar sano – sottolinea poi il pediatra – le uova rappresentano un alimento che non dobbiamo mai dimenticare di mettere nel carrello. Costano pochissimo e possono essere consumate fino a tre volte a settimana. Sono ricche di vitamine ed è vero che contengono grassi, ma i bimbi per crescere hanno bisogno anche di quelli. Inoltre ci consentono di variare moltissimo: possiamo prepararle sode, alla coque, fritte, sbattute o in camicia, ad esempio“.

I carboidrati
5. “Ai bimbi piace la pasta ma non hanno bisogno di piatti elaborati – continua Farnetani – per farli contenti bastano penne in bianco condite con olio e parmigiano o con burro. E a chi teme che la pasta faccia ingrassare, ricordo che per combattere obesità e chili di troppo bisogna muoversi di più, non mangiare meno“.
6. “Tra gli alimenti fondamentali per la dieta di grandi e piccini – ricorda il pediatra – un ruolo di prim’ordine va assegnato alla frutta. Ma è inutile e dispendioso acquistarne di particolari o scegliere le primizie. Ai bimbi piacciono le spremute – sottolinea – e le arance sono tra i frutti più economici“.
7. “Gli snack costano molto – prosegue Farnetani – e le merendine preconfezionate non sono molto salutari per i piccini. Inoltre si spende molto meno preparando la merenda in casa o acquistandola dal fornaio, optando per un panino con del prosciutto o un bel trancio di pizza“.
8. Ed è proprio nella pizza, piatto italiano per eccellenza, che si nasconde un altro dei ‘trucchi’ per risparmiare a tavola. “I bambini iniziano a mangiarla già da due anni – sottolinea il pediatra – e se si prende la buona abitudine di prepararla in casa è possibile consumarla anche 2 volte a settimana. Inoltre la pizza della sera prima costituisce un’ottima merenda per il bambino, per un break che ha anche il merito di ricordargli la sera precedente, ovvero la cena consumata in famiglia con i propri cari“.

I dolci
9. E’ un’altra buona abitudine foriera di risparmi “è quella di preparare dolci in casa – afferma Farnetani – non è vero che ai piccoli piacciono quelli acquistati in pasticceria. Quelli preparati dalla mamma o dalla nonna piacciono di più, sono fatti con amore e hanno dunque un valore affettivo maggiore e consentono, per di più, di ‘sforbiciare’ i costi“.

Il latte
10. E per chi ha un neonato in casa, “il latte in polvere – assicura il pediatra – può essere tranquillamente sostituito da quello intero diluito con acqua a partire dai 6 mesi. Due terzi di latte e un terzo d’acqua – precisa – costituiscono un alimento perfetto, che può tranquillamente sostituirsi ai prodotti ad hoc per i piccini“. Dieci ‘trucchi’ da tenere bene a mente, dunque, per risparmiare mangiando sano.

Più tempo per l’educazione del bambino
L’unico difetto che potrebbe essere attribuito alla dieta ‘salvadanaio’ – fa notare Farnetani – è quello di rubare tempo. Ma anche il tempo ha un costo, e a fronte dei risparmi prodotti adottando questi piccoli rimedi è forse il caso di perderne un po’ ai fornelli“. Non solo. A detta del pediatra quello impiegato nella preparazione dei pasti o delle merende “è tempo prezioso per l’educazione del bambino. Non sono ore buttate via – sottolinea – perché producono valore aggiunto dando la sensazione di casa, di famiglia“.

Cucinare per lottare contro l’obesità
Inoltre il tempo speso ai fornelli è alleato nella lotta all’obesità, un problema che sembra diffondersi tra i piccoli come una vera e propria epidemia. “Diverse ricerche, compreso uno studio condotto dall’università di Parma – spiega – mostrano che i bambini che vengono coinvolti nella preparazione dei pasti sono meno voraci e sviluppano un rapporto migliore, più costruttivo col cibo. Hanno maggior rispetto per gli alimenti e sono più consapevoli del loro consumo“.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>