Futuri papà? Dipende dall’igiene personale

I giovani uomini sembrano essere allergici al sapone… almeno nelle loro parti intime. Secondo un recente studio, sono continuamente in crescita i casi di iriitazioni, infezioni e arrossamenti nelle parti più intime degli uomini – specialmente giovani e giovanissimi – dovuti a una scarsa igiene o a una scorretta igiene. A denunciarlo è la Società di Andrologia Italiana, alla vigilia della Settimana della prevenzione andrologica, che si terrà da oggi, 23 maggio, sino al 27 maggio. L’obiettivo è quello di sensibilizzare gli uomini di tutte le età verso una maggiore attenzione alla propria salute sessuale, pena l’incappare prematuramente in casi di infertilità, disfunzione erettile, e soprattutto per la prevenzione di infezioni, malattie e infiammazioni.

Igiene personale
L’argomento – denunciano gli andrologi – causa imbarazzi e reticenze, eppure tutti sanno (o dovrebbero sapere) che una scarsa igiene intima favorisce la proliferazione di batteri e germi, che favoriscono l’insorgere di patologie anche importanti per la sessualità dell’uomo. E allora perché pregiudicare la vita di coppia?

Il caso che fa discutere: è morta Elena, la bimba dimenticata in auto

Elena, una bimba di 22 mesi dimenticata nell’auto dal papà. Può capitare… dimenticarsi un figlio ogni tanto, presi dalla propria frenesia, non fa di certo il cattivo genitore. Ma l’auto in questione, a Teramo, era stata lasciata sotto il sole e il papà di Elena è tornato a prendere la figlioletta dimenticata solo dopo 5 ore. Troppo tardi. E il caso fa discutere, nella sua tragicità.

Elena era stata ricoverata all’ospedale materno infantile Salesi di Ancona mercoledì pomeriggio. Sabato sera è morta. E la tragedia si abbatte sui genitori, che non ci stanno ad avere le accuse addosso. La mamma di Elena, infatti, ha difeso suo marito, dicendo che è un buon papà e che Elena lo adorava.
Ora, sicuramente, questo papà dovrà convivere per sempre con il rimorso.

Lo stress dei futuri papà fa male ai nascituri

Non sono solo le future mamme a risentire dello stress legato all’imminente arrivo di un bebè. Anche i papà in attesa sono, infatti, spesso vittima di ansia e tensioni, per la famiglia che si allarga e le nuove necessità economiche. E, se a un certo momento ‘vanno in tilt’, a risentirne è la salute di madri e neonati. Ecco perché anche i futuri padri dovrebbero essere assistiti e seguiti in modo mirato. E’ quanto emerge da uno studio dell’University of Missouri (Usa), che pone i riflettori su un lato in ombra del triangolo mamma, papà e neonato.

Il ruolo dei papà nella gravidanza
Troppo spesso gli uomini sono considerati come meri osservatori del processo di gravidanza“, sottolinea ManSoo Yu, responsabile della ricerca che ha messo in luce gli effetti dello stress maschile su donne e bambini. Un errore, anche perché gli uomini, ricorda il ricercatore, giocano un ruolo fondamentale per sostenere e prendersi cura della compagna in dolce attesa. “E’ importante riconoscere e tutelare il benessere emotivo degli uomini, così come quello delle donne. Fornire assistenza prenatale ai padri in attesa può incoraggiare gli uomini ad avere un ruolo propositivo in gravidanza. Cosa che – assicura – consentirà di ottenere migliori risultati in termini di salute materna e infantile“.

Papà famosi: Miguel Bosé diventa papà di due gemelli

Il cantante spagnolo Miguel Bosé, 55 anni, ha avuto da una ‘madre in affitto’ negli Usa due gemelli, Diego e Tadeo, che ora hanno un mese, riferisce El Mundo online. La notizia è stata data su Facebook e Twitter dallo stesso Bosé: “Cari tutti, ho una grande notizia da darvi: sono il papà di due bei bambini, che ieri hanno compiuto un mese. Si chiamano Diego e Tadeo. Siamo già a casa e in buona salute. Sono l’uomo più felice della terra!!!” ha scritto.
La notizia é stata confermata a El Mundo anche da un portavoce dell’artista. Secondo la giornalista Mercedes Milà, amica dell’artista, Bosé da tempo desiderava diventare padre. Il cantante avrebbe seguito l’esempio di Ricky Martin, che nel 2008 ha avuto due figli, Matteo e Valentino, da una madre in affitto.

Fecondazione assistita: in Gran Bretagna bimbi con tre genitori

 Bebè con tre genitori sempre più vicini in Gran Bretagna. La controversa tecnica di fecondazione assistita, che permetterà di avere bebè con ben tre genitori biologici, due mamme e un papà, e il Dna privo di alterazioni che possono portare a gravissime malattie genetiche, ha ricevuto infatti un primo via libera dalla Human Fertilisation and Embriology Authority (Hfea). L’obiettivo dichiarato dai ricercatori è quello di evitare che il piccolo sviluppi malattie mitocondriali, tra cui insufficienza epatica, problemi cardiaci fetali, disturbi cerebrali, cecità, rimuovendo dal Dna della madre le disfunzioni legate ai mitocondri, vere e proprie ‘batterie’ delle nostre cellule. La metodica, messa a punto dalla Newcastle University, è attualmente proibita in Inghilterra. Ora l’Hfea, consultata dal ministro della Sanità Andrew Lansley, ha concluso che la tecnica è “potenzialmente utile” e potrebbe aiutare un piccolo numero di pazienti a rischio a non trasmettere malattie genetiche letali ai figli.

I riti dei teen-agers: dai tuffi dai balconi alla vodka negli occhi

 Lanciarsi giù da un balcone centrando la piscina, salire su un treno in corsa, versarsi vodka negli occhi. I riti shock in voga tra teenager, complici consumo di alcol e droghe, trovano spazio su Internet e social network, e rimbalzano da un Paese all’altro grazie alla Rete. Con Youtube e Facebook protagonisti assoluti. “Diffondono stili di consumo innescando spesso dinamiche pericolose – spiega all’Adnkronos Salute Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol-Centro collaboratore Oms per la ricerca e la promozione della salute su alcol e problemi alcol-correlati – nascono così riti e trend che finiscono per viaggiare da un Paese all’altro“. Un esempio concreto? Il cosiddetto ‘botellòn’.

Allarme fertilità: inquinamento, alimentazione, fumo, alcol e sesso a rischio

Sotto accusa inquinamento atmosferico, alimentazione scorretta, fumo e alcol, ma soprattutto i comportamenti sessuali a rischio. In Italia è “allarme fertilità”. A lanciarlo gli esperti riuniti al congresso degli urologi del Nord Italia, che si è svolto a Bologna. Dai dati raccolti recentemente emerge un universo di malattie andrologiche sommerse: varicocele e problemi ai testicoli, infezioni sessuali, tumori, disturbi dell’erezione e dell’eiaculazione.
Problematiche che, se non diagnosticate in tempo, possono portare anche all’infertilità.

Le cause dei problemi riproduttivi
Un giovane su quattro con problemi riproduttivi mostra tracce di lesioni da infezione cronica alla prostata, aspetto che fa pensare che si sarebbero potuti prevenire
“, dice Giuseppe Martorana, direttore della Clinica urologica di Bologna. Per la fertilità sono “molto importanti le condizioni ambientali e lo stile di vita, incluso lo stress. Ad esempio – ricorda l’esperto – l’esposizione agli inquinanti prodotti dal traffico urbano agisce negativamente“.

Fumo tra i minori, arriva in Lombardia la campagna del Moige

 E’ sbarcata anche in Lombardia la seconda edizione di ‘Alessio e Sara in tour per la prevenzione al fumo minorile!’, la campagna itinerante promossa dal Movimento genitori (Moige) con il patrocinio scientifico della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), che già lo scorso anno ha portato in 6 regioni italiane il suo programma di sensibilizzazione e informazione per la lotta al fumo minorile. I dati dell’Istituto superiore di sanità mostrano che in Italia nel 2010 fumava il 21,7% degli ‘over 15’, circa 11,1 milioni di cittadini. L’età media in cui i giovanissimi di età compresa tra 15 e 24 anni iniziano a fumare è 15 anni, sebbene oltre il 34% dei ragazzi intervistati abbia dichiarato di aver iniziato prima, mentre il 50% nella fascia di età 15-17 anni.

Il fumo tra i minori
I dati sono allarmanti, rileva il Moige in una nota. Indicano infatti che più di 8 giovani ‘under 24’ su 10 (85,3 %) iniziano a fumare prima del diciottesimo anno di età. Grave anche la quantità di sigarette consumate: quasi il 13% dei minorenni ne fuma meno di 15 al giorno, mentre il 7,9 % si spinge fino a 24 e c’è un 1,3 % che consuma oltre le 25 sigarette giornaliere.

Nonni con diritto di vedere i nipoti anche se i genitori divorziano: la proposta in Gb

 Per la prima volta in Gran Bretagna i nonni potrebbero vedere riconosciuto per legge il diritto di continuare a vedere i nipoti anche se i genitori divorziano. E’ una delle tante raccomandazioni di una apposita commissione, incaricata della revisione del diritto di famiglia, istituita dal governo e guidata da David Norgrove, secondo quanto anticipato dal quotidiano britannico ‘The Telegraph’.
Il vicepremier britannico Nick Klegg aveva definito ‘folle’ l’anno scorso che milioni di nonni perdessero i contatti con i nipoti dopo una separazione o un divorzio. Nel 2009 in Inghilterra e Galles i divorzi sono stati circa 114 mila. Attualmente una coppia su tre si separa entro quindici anni dal matrimonio, rispetto una coppia su cinque della generazione precedente.