I riti dei teen-agers: dai tuffi dai balconi alla vodka negli occhi

di Redazione Commenta

Lanciarsi giù da un balcone centrando la piscina, salire su un treno in corsa, versarsi vodka negli occhi. I riti shock in voga tra teenager, complici consumo di alcol e droghe, trovano spazio su Internet e social network, e rimbalzano da un Paese all’altro grazie alla Rete. Con Youtube e Facebook protagonisti assoluti. “Diffondono stili di consumo innescando spesso dinamiche pericolose – spiega all’Adnkronos Salute Emanuele Scafato, direttore dell’Osservatorio nazionale alcol-Centro collaboratore Oms per la ricerca e la promozione della salute su alcol e problemi alcol-correlati – nascono così riti e trend che finiscono per viaggiare da un Paese all’altro“. Un esempio concreto? Il cosiddetto ‘botellòn’.

Il botellòn
E’ un fenomeno che nasce in Spagna – spiega Scafato – ma che ormai impazza anche tra i giovani italiani. Consiste nell’acquistare una grande damigiana di vino, berla in gruppo e pian piano che scende il contenuto riempirla con superalcolici, tutti diversi tra loro“. Si crea così una miscela micidiale che “viene consumata nelle piazze, all’aria aperta, passando di bocca in bocca“. Un mega raduno alcolico c’è stato solo qualche settimana fa, a Milano, in piazza Da Vinci. Migliaia di giovanissimi arrivati da tutta Italia, l’appuntamento fissato grazie al tam tam della Rete.

Il balconing
Ma bisogna abbandonare l’Italia e spingersi alle Baleari, nell’isola di Ibiza per l’esattezza, per imbattersi in una delle pratiche più pericolose tra quelle battezzate dall’alcol. “Si tratta del ‘balconing’, il salto dal balcone – spiega Scafato – Dopo una notte passata a bere un bicchiere di troppo dopo l’altro, tornati al proprio hotel o nella casa presa in affitto si salta nel vuoto, con l’obiettivo di centrare la piscina“. E a volte ci scappa il morto. Ben quattro solo lo scorso anno.

La salita sui treni in corsa
In Germania un rito altrettante pericoloso. “Si sale al volo su treni in corsa – racconta Scafato – complice l’alcol che abbassa sensibilmente la percezione del pericolo. Questi fenomeni vengono etichettati come ‘extreme drinking’, fanno leva sull’esibizionismo e la mente annebbiata dai drink“.

La drunkoressia
A preoccupare gli esperti italiani, poi, il dilagare della ‘drunkoressia’, fenomeno importato dagli Stati Uniti e ormai in voga anche tra le ragazze italiane. Si tratta del pericoloso connubio tra alcol e anoressia: sempre più giovani scelgono cioè di digiunare dalle 24 alle 48 ore, per poter poi ‘sballarsi’ la sera consumando alcolici senza correre il rischio di ingrassare. E informazioni, appuntamenti per sballarsi in gruppo, trucchi per andare in tilt in un lampo continuano a rimbalzare sui social network.

Il binge drinking
Su Facebook pullulano i gruppi, per di più gettonatissimi, che inneggiano al consumo di alcol. Tra questi ‘binge drinking’ ha un disegno sul profilo che la dice lunga: c’è un omino intento a vomitare copiosamente nella tazza del wc. C’è poi il gruppo ‘quando dopo 20 bicchieri pensi di essere a Carramba che sorpresa’, che vanta 35.700 fan, e un altro, molto più pratico, ‘per chi vuole bere spendendo poco’. Vanta 17 mila iscritti e sulle sue pagine si susseguono i consigli: primo tra tutti, andare al discount e fare il pieno di bottiglie di qualità scadente. ‘Inventare brindisi fasulli per continuare a bere’ ha 27 mila fan, e uno tra questi chiosa: “Si può bere troppo, ma non è mai abbastanza“.

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