Da lì si aveva una buona visuale della Grande casa. Sulla tavoletta che si era procurata cominciò a modellare la forma della Casa: una piccola copia. La fece senza tetto in modo che si potesse vedere dentro e modellò anche figure e oggetti così come li ricordava. Le riuscì così facile completare il lavoro che potè portarlo dentro in tempo per essere infornato insieme agli altri manufatti. I presenti, impolverati e sudati, diedero solo uno sguardo a quella strana creazione e la infilarono nel forno rovente. Capitava spesso che ragazzine e ragazzini si cimentassero con piccole quantità di argilla, ma raramente le portavano per farle cuocere, e mai di quella forma.