L’importanza dei nonni per i bambini per il rapporto di coppia dei genitori

 E i nonni? Per tradizione erano loro a fare da baby-sitter al bambino quando mamma e papà non potevano occuparsi del piccolo. La persona anziana ha in genere più pazienza e, spesso, è meno ansiosa dei genitori. Berry Brazelton, famoso pediatra americano, rivaluta oggi gli aspetti positivi degli aiuti che possono dare i nonni. Molti genitori temono infatti che i nonni possano viziare il bambino. E’ una preoccupazione inutile.
Anzi…

Arriva il fratellino: come preparare i bimbi ad accogliere il nuovo arrivato

 Quando il parto si avvicina, se in casa c’è un altro bambino, fatelo partecipare ai preparativi. Sarà più facile per lui capire ed accettare l’arrivo di un fratellino che richiederà l’amore e le cure della mamma. E’ normale che possa sentirsi escluso o estromesso, lui che prima era al centro di tutto. Per evitargli un trauma, ecco alcuni consiglio pratici pieni di buon senso. Li suggerisce chi si occupa di psicologia infantile.

1. Organizzate la vostra assenza in ospedale in modo che ad occuparsi di lui ci sia una persona che conosce. Potrebbe essere il papà che prende qualche giorno di ferie.
2. Non decidete grandi cambiamenti nella sua vita, come mandarlo all’asilo, in concomitanza con l’arrivo del fratellino.

Droga: il primo spinello tra gli 11 e i 13 anni e alcol a 14 anni. La generazione dei bimbi dopati

 Uno spinello in cameretta prima di andare a scuola, ‘sballati’ già allo squillo della campanella nel tentativo disperato di vincere lo stress e l’ansia da prestazione. In Italia l’appuntamento con la droga è sempre più precoce. Nella maggior parte dei casi l’approccio con gli stupefacenti si ha fra i 14 e i 16 anni, ma per un giovane su 5 l’età della prima volta è tra gli 11 e i 13, e prima dei 14 anni 6 su 10 hanno provato anche l’alcol. Bambini ‘dopati’ contro le difficoltà della vita, fragili e impreparati contro pressioni troppo grandi da gestire.

Baby-sitter: istruzioni per l’uso

 Se scegliete di affidare il vostro bimbo a una baby-sitter, dovrete assicurarvi di metterla in grado di far fronte a ogni situazione o imprevisto. Dovrete dunque mostrarle dove trovare tutto ciò di cui ha bisogno in modo rapido, e di orientarsi tra le vostre cose.

NELLA STANZA DEL BIMBO
Fate vedere alla baby-sitter il cassetto della biancheria del bambino e dove tenete gli oggetti per la pulizia del bimbo (fazzolettini detergenti, crema anti-arrossamento e pannolini).

Mamme che lavorano: come scegliere e gestire baby-sitter e separazione dal bimbo

 Alcune mamme si sentono un po’ in colpa quando, allo scadere del terzo mese, non possono più occuparsi a tempo pieno del loro bambino, perché devono riprendere il lavoro. La scelta della persona che vi sostituirà deve essere fatta con molta attenzione. Vostro figlio ha bisogno non solo di attente cure materiali, come avere il pannolino cambiato o mangiare. Ha bisogno di compagnia, di venir consolato quando piange e di qualcuno che gli sorrida e gli parli, anche se lui sembra non capire ancora.

I dilemmi delle neo-mamme: pianti, coccole, vizi e consigli della suocera

 Mamme si diventa… ed è forse la sfida maggiore che una donna possa affrontare nella sua vita. Mentre in ospedale avevate quasi la sensazione di essere protette e aiutate nella cura del piccolino, ora, con il rientro a casa, ci si può sentire sopraffatte dalla responsabilità e dai problemi. Il nuovo arrivato, anche se desiderato, crea scompiglio e richiede un’enorme quantità di energia. Per l’apprendista mamma è del tutto normale sentirsi stanca, a volte inadeguata di fronte alla nuova e impegnativa responsabilità di crescere un figlio. D’altra parte, anche il bambino si sta adattando alla nuova situazione di vita. Per di più si era appena adattato ai ritmi ospedalieri e adesso deve riadattarsi ad altri. Ma niente panico…

Educazione: i giovanissimi non amano più gli eroi buoni, tutta colpa di mamma e papà

Bulli che soverchiano i coetanei, ragazzine che vendono foto osè per comprarsi la ricarica telefonica, ‘sballati’ a 12 anni, minorenni violenti che distruggono le macchine parcheggiate per riprendere tutto con il telefonino. “Sono i nuovi cattivi, che oggi vincono agli occhi dei coetanei“, dice Paola Vinciguerra, psicologa e presidente dell’Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico). Tra i più piccoli e gli adolescenti “E’ cambiata – spiega – la visione del bene e del male“.

Nonni allo sbando: gli over 65 cercano sempre più lo sballo con alcool, cannabis e medicinali

Anche i nonni amano lo sballo. Spesso soli, con problemi di salute e difficoltà economiche, si rifugiano nella bottiglia, nei farmaci che leniscono l’ansia e anche nelle droghe come la cocaina. Ben 2,5 milioni di ‘over 65’ italiani sono a rischio abuso di alcolici, medicinali e sostanze illegali. In aumento del 10% rispetto a un anno fa, con una stima di crescita di un terzo entro dieci anni. Lo rivelano gli esperti riuniti per il X Congresso della Società italiana di psicogeriatria, tenutasi a Gardone Riviera (BS) dal 15 al 17 aprile, sottolineando che i cambiamenti della società stanno profondamente influenzando il pericolo di abuso nella terza età, spesso poco conosciuto e sottovalutato.

Pedofilia on-line: l’associazione Meter scova i siti dove si insegnano ad adescare i bambini

 Un bambino si può avere con i dolci o con la macchina. Però io non cerco solo sesso ma solo la possibilità di parlare con lui di cose molto delicate”. Questo è solo un esempio del contenuto dei blog di due movimenti pedofili scoperti in Brasile e in Portogallo dall’associazione Meter di don Fortunato Di Noto. I portali trovati dall’associazione, che contano decine di aderenti, sono stati denunciati alla polizia dei due Paesi. Nei siti si fanno domande e si offrono risposte su tutto il mondo pedofilo, indicando anche le strategie di adescamento e le testimonianze di quelli che si autodefiniscono ‘boy lover’ (amanti dei bambini) e rivendicano diritti per se stessi.

Genitorialità: in Gran Bretagna sempre più mammi, è l’effetto della crisi

Donne in ufficio e uomini a casa a badare ai figli e a cucinare. Il sogno delle femministe di un tempo si sta trasformando in realtà in Gran Bretagna dove, si legge sul MailOnline, sono oltre 600 mila i mariti che, per necessità o per virtù, restano a casa a occuparsi delle faccende domestiche. “In realtà – spiega Jill Kirby, direttore del ‘Center for Policy Studies’ britannico – si tratta di un riflesso della crisi che ha colpito soprattutto il settore dell’industria tradizionalmente di appannaggio maschile. Per non parlare della finanza“.