Mamme che lavorano: come scegliere e gestire baby-sitter e separazione dal bimbo

di Redazione Commenta

Alcune mamme si sentono un po’ in colpa quando, allo scadere del terzo mese, non possono più occuparsi a tempo pieno del loro bambino, perché devono riprendere il lavoro. La scelta della persona che vi sostituirà deve essere fatta con molta attenzione. Vostro figlio ha bisogno non solo di attente cure materiali, come avere il pannolino cambiato o mangiare. Ha bisogno di compagnia, di venir consolato quando piange e di qualcuno che gli sorrida e gli parli, anche se lui sembra non capire ancora.

QUANDO INTRODURRE LA BABY-SITTER
A quattro mesi il bambino accetta con una certa facilità una nuova persona che si occupi di lui, infatti, non ha ancora messo bene a fuoco chi è lui e chi è la mamma. A sei-sette mesi, invece, non si staccherà facilmente dalla sua cara, adoratissima mamma: sarà più difficile, allora, inserire una nuova persona. Meglio, quindi, cominciare prima. Anche l’esperienza di chi lavora negli asili nido dimostra che l’inserimento a questa età funziona meglio.

DOVE TROVARE LA BABY-SITTER
Se abitate in una grande città potrete telefonare alle scuole per maestre d’asilo: sarete così sicure di trovare persone già – almeno psicologicamente – preparate a trattare i bambini piccoli. Quando avrete contattato la persona che vi sembra più giusta, fatela venire a casa vostra per conoscere le abitudini del bambino e programmate di affiancarla per almeno una settimana prima di riprendere il lavoro. Spenderete un po’ di più, ma uscirete di casa più tranquille.

IL TEMPO PER IL BIMBO
Quando rientrate dopo una lunga assenza, dedicate a vostro figlio tutto il tempo che vi resta. Non sacrificatelo alla casa, alla lavapiatti da caricare o al bucato da stirare. Eventualmente, rimandate le faccende domestiche a quando lui dorme.

RAGAZZE ALLA PARI
Se avete una stanza in più e optate per una ragazza alla pari, magari straniera, assicuratevi che almeno capisca la vostra lingua. Studi dimostrano che parlare in più lingue al bambino ne accresce in modo esponenziale le capacità intellettive. Non illudetevi, comunque, di poter delegare completamente la cura del bambino a una ragazza alla pari: la presenza di un familiare è sempre importante.

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