Scoperto il metodo per valutare l’orologio biologico della donna

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Un incubo particolarmente ricorrente soprattutto tra le donne dai trent’anni in su, è certamente quello di non riuscire più a rimanere incinte. Una “paura” fondata in quanto dai 30 anni in poi gli ovuli si riducono sempre di più e di conseguenza anche la possibilità di avere una gravidanza.

Per questo motivo, tante aspiranti mamme pianificano una gravidanza o nel peggiore dei casi finiscono per fare un figlio con il primo che incontrano. Esiste però un modo per sapere se e per quanto si sarà ancora fertili o per capire se sta per arrivare una menopausa. La scoperta arriva da un gruppo di ricercatori delle Università di St. Andrews, Glasgow ed Edimburgo i quali affermano che l’ormone sessuale antimulleriano (AMH) sarebbe in grado di indicare se una donna ha ancora la possibilità di procreare. Lo studio ha coinvolto l’attività ormonale di circa 3200 donne sane e come essa si è modificata nel tempo. I dati raccolti potranno essere utilizzati come parametro per valutare quali sono le possibilità di concepire, il tutto in base alla quantità di ovuli che si è in grado di produrre.

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