Pippi organizza una gita -3-

di Redazione Commenta

“Pensare che una mucca può essere talmente taurina!” esclamò Pippi scavalcando il cancello. “E che cosa ne deriva? Che naturalmente i tori vanno somigliando sempre più alle vacche! Che triste storia, se ci si pensa!”
“Bello, bello questo prato!” gridava Annika incantata, saltando di sasso in sasso. Tommy aveva portato con sé il pugnale donatogli da Pippi, e con quello tagliò dei bastoni da passeggio per sé e per Annika. Veramente si tagliò un po’ anche il pollice, ma non gli diede molta importanza.
“Forse potremmo anche raccogliere dei funghi” disse Pippi, e colse un bel fungo rosso. “Chissà se si può mangiare? Quel che è sicuro è che non si può bere, così non rimane altra scelta che mangiarlo. Chissà se la imbrocco giusta”.
Così staccò con un morso un bel pezzetto di fungo e lo inghiottì.
“L’ho imbroccata!” esclamò, soddisfatta. “Bene, ma questo lo cucineremo trifolato la prossima volta” disse, e gettò il fungo oltre le cime degli alberi.
“Cosa c’è nel tuo paniere?” chiese Annika. “Qualcosa di buono?”
“Non te lo dico nemmeno per mille corone” disse Pippi. “Prima bisogna provare un bel posticino per apparecchiare”.
I bambini si misero a cercare con gran foga. Annika trovò un grande masso piatto che le parve dovesse fare al caso loro, ma sopra vi era un intenso viavai di formiche, e “su quelle non voglio sedere” disse Pippi, “perché non mi sono state presentate”.
“Già, e poi mordono” aggiunse Tommy.
“Se osano farlo” disse Pippi, “mordile anche tu!”
Fonte: Astrid Lindgren, Pippi Calzelunghe

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