Il Chieri -7-

di Redazione Commenta

La donna aveva soltanto un figlio, e benché avesse molto desiderato una femmina sapeva che non avrebbe potuto più averla. Le complicazioni durante la prima gravidanza l’avevano lasciata sterile. Questo sembra promettente, pensò Chiaryl. Non ancora soddisfatto, tuttavia, sondò la mente di altri umani e trovò che erano tutti di carattere abbastanza simile. A questo punto, avendo appreso ciò che desiderava apprendere, tornò con cautela su per il pendio per incontrarsi con Chacka e Merilys, che stavano scendendo. La ragazza aveva già visto il villaggio dall’alto, ed era ansiosa di arrivare nella vallata. Quando fu accanto al chieri, che la spettava sul sentiero con aria triste, gli strinsa affettuosamente una mano.
Vai laggiù, piccola, le sussurrò lui nella mente. Chacka ed io dobbiamo restare qui.
“Voi non venite con me?” domandò lei, all’improvviso smarrita. “Ma io credevo…” No. Lui interruppe quel torrente di obiezioni. E’ meglio che loro non ci vedano. E per te sarà più prudente non rivelare mai chi è il padre di tuo figlio.
“Allora non ti vedrò più.” Il volto di lei si bagnò di lacrime, e la ragazza lo abbracciò con forza. Io veglierò su di te, assicurò lui. E anche sui tuoi figli. Il suo sguardo era colmo di affetto, quando la scostò dolcemente da sé per poterla guardare negli occhi. Se avrai bisogno di me, io lo saprò. Le fece aprire una mano, e dopo averla baciata le depose sul palmo un piccolo e luminoso cristallo azzurro. Non dovrai far altro che guardare questa pietra e pensare a me, e io lo saprò. Lei abbassò lo sguardo nelle profondità della gemma, e in essa si accese una luce che all’improvviso cominciò a pulsare, al ritmo dei batiti del suo cuore.
Io ti voglio bene, disse il pensiero di lei, incontrando quello di Chiaryl per la prima volta. E non capisco, ma sentirò terribilmente la tua mancanza, e quella di Chacka.
Lui le sfiorò il viso con la punta delle dita e annuì. C’è una donna di nome Marjia laggiù, che sta lavando i panni. Vai da lei, e ti prenderà con sé Devi soltanto seguire il torrente.
“Grazie”, disse lei, interrompendo un contatto che era diventato troppo dolorosamente intimo. Poi si voltò e corse giù per il sentiero, senza portare con sé nulla fuorché il dono di addio di Cjiaryl.
Chacka si lasciò sfuggire un sospiro, poi posò una mano su una spalla del chieri, seguendo la ragazza con lo sguardo. Lo so, vecchio amico, siamo di nuovo soli, ma stavolta non senza ogni speranza. E Chiaryl sorrise tra sé, pensando ai nipoti dei suoi nipoti. FINE
Fonte: Marion Zimmer Bradley Presenta “Le Nevi di Darkover”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>