Anticamente secondo le tradizioni delle diverse culture etniche i bambini venivano portati nello stesso modo in cui si portavano dei carichi pesanti, in fasce o cesti fissati sulla schiena. Gli Inuit portano ancora i loro bambini sulla schiena in un grande cappuccio di pelliccia, ma a volta anche di lana, un parka fatto apposta per portare il bambino.
Dagli anni 1960/70 i marsupi portabambino sono tornati di moda, realizzati in cotone o fibre naturali da coltivazione biologica al 100% e non trattati chimicamente, i modelli più copiati sono quelli di origine orientale tipo il mei tai della tradizione cinese.

Mei tai
Il mei tai è un pezzo di stoffa più o meno quadrato con delle cinghie parallele non imbottite fissate ai lati di ogni angolo. Il mei tai si legava unendo tutte le cinghie e rincalzandone le estremità. Il marsupio portabambino di tipo mei tai può essere usato per portare il bambino sia nella parte anteriore del corpo che in quella posteriore, sulla pancia o sulla schiena.
Nel marsupio portabambino di tipo mei tai possono essere portati bambini dai primi giorni di vita fino all’età il cui peso è sopportato dal genitore.
Una variante del mei tai tradizionale è diventata famosa in Australia nel 1960. Oggi esistono centinaia di differenti marsupi portabambino derivati dal mei tai.

Podaegi
“Podaegi” è il nome dato al marsupio portabambino coreano, è un rettangolo di stoffa al quale è attaccata una lunga cinghia che consente di portare un bambino sulla schiena. In origine il rettangolo era trapuntato per tenere il bambino al caldo. Il podaegi veniva avvolto attorno al busto del genitore, la cinghia era fatta passare sotto al sedere del bambino e annodata sulla parte anteriore del corpo del genitore. Il podaegi ha ispirato molti creativi occidentali nella realizzazione di nuovi marsupi per portare i bambini sulla schiena. Tra le varianti di questo tipo di marsupio portabambino ricordiamo il “lu-Mienh/Hmong e il bei bei cinese, entrambi da schiena e muniti di parti rigide.

Obi e onbuhimo
In Giappone i bambini venivano portati con l’”obi”, la cintura a fascia del kimono. Negli anni 1940 divenne popolare portare i bambini sulla schiena nell’ “onbuhimo”, molto più simile al “mei tai” e al “hmong”. L’”onbuhimo” è di forma rettangolare con lunghe cinghie all’apice, alla base del rettangolo ci sono delle asole nelle quali vengono fatte passare le cinghie.

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