Genitori apprensivi di fronte alla tv per i propri bimbi, nonostante i bollini e le segnalazioni delle reti televisive sull’appropriatezza dei contenuti offerti? A quanto sembra, ansia inutile. Uno studio recentemente pubblicato si “Media Psychology” ed effettuata dai ricecatori della Indiana University, prestigiosa università statunitense, dice che i bambini non sarebbero “naturalmente attratti” dai contenuti violenti.
Eppure gli studi precedenti condotti sui programmi televisivi americani rivolti alla fascia infantile rilevava che ben il 70% dei programmi televisivi per bambini avrebbe un contenuto violento. Tuttavia, secondo il nuovo studio, sono l’azione e l’avventura ad attrarre i bambini e a calamitarli allo schermo, non le scene violente. Andrew Weaver, conduttore della ricerca, aggiusta allora il tiro, spiegando che la presenza della violenza nei programmi rivolti ai bambini può causare “solo” il rischio di emulazione in futuro, ma non istigare il bambino alla violenza.
Tv ragazzi
Cartoni animati: Lucy May
Lucy-May è una serie animata giapponese prodotta dalla Nippon Animation, che fa parte del World Masterpiece Theater ed è ispirata al romanzo Southern Rainbow scritto da Phyllis Piddington.
L’anime ruota intorno al personaggio della piccola Lucy May Popple, che insieme ai genitori e ai fratelli si trasferisce in Australia alla fine del XIX secolo. La nuova vita non si rivelerà facile come la famiglia Popple si aspettava, tuttavia grazie anche a Lucy May, le cose volgeranno per il meglio.
La serie è stata trasmessa per la prima volta in Italia su Italia 1 nel 1983. Il 17 giugno 2010 è tornata, dopo oltre 20 anni di assenza, su Hiro. La sigla “Lucy” è cantata da Cristina D’Avena.
Cartoni animati: lo strano mondo di Minù
Lo strano mondo di Minù (letteralmente in giapponese “La vecchietta del cucchiaino”), è un anime giapponese di 130 puntate, dalla durata di circa 7-8 minuti ciascuna e racchiuse in episodi di 25 minuti comprendenti 3 puntate. Prodotto nel 1983 dallo Studio Pierrot, la regia è di Tatsuo Hayakawa e le musiche di Tachio Akano. La serie animata è tratta dai romanzi di Alf Proysen.
In Italia la prima messa in onda si è avuta su Rete 4, a partire dall’ottobre del 1985.
La storia
Minù è una donna sposata, ormai non più giovane, che vive nella campagna norvegese con il marito, il Signor Pepperpot (un tipo buffo, magro e cocciuto con dei baffoni grigi, che fa l’imbianchino), il suo gatto, di nome Aceto, e il suo pigrissimo cane, Saetta.
Nel paesello vivono anche 3 discoli monelli, Prezzemolo, Ortica e Rapa, che ne combinano di tutti i colori. Di tanto in tanto, all’improvviso, la signora Minù diventa piccola piccola, come un pulcino, grazie agli strani poteri del cucchiaino magico col campanellino che porta appeso al collo.
Cartoni animati: lo specchio magico
Lo Specchio magico è un manga scritto da Fujio Akatsuka ed uno dei primi del genere maho shojo. Dal manga è stato tratto una serie di anime che in Giappone venne trasmesso a partire dal 1960, seguita da due serie remake realizzate nel 1988 e nel 1998. Due film sulla seconda serie sono stati creati nel 1989, e prima di essi altri cinque.
La storia
Anche se la serie ha avuto diversi remake la storia è rimasta la stessa.
La protagonista chiamata Stilly Kagami (Atsuko “Akko-chan” in originale) è una ragazzina delle elementari, con ottimi voti a scuola, molto diligente e circondata dagli amici. Un giorno il suo specchio favorito si ruppe e la ragazza seppellì in giardino i frammenti del suo prezioso specchio.
Cartoni animati: le avventure della dolce Kathy
Le avventure della dolce Kati (letteralmente Katry, la bambina del ranch), è un anime tratto dal romanzo breve “Paimen, piika ja emäntä”, scritto nel 1938 dalla scrittrice finlandese Auni Nuolivaara e prodotto in 49 episodi dalla Nippon Animation nel 1984 per il progetto World Masterpiece Theater (Sekai Meisaku Gekijo).
La serie è stata trasmessa per la prima volta dal network Fuji TV a partire da gennaio 1984 e in Italia da Rete 4 nel 1985.
La storia
La storia narra le vicende di Katy, una bambina finlandese che a sei anni, dopo la morte del padre e la conseguente partenza della madre per la Germania al seguito delle persone presso cui prestava servizio, rimane a vivere in campagna con i nonni.
Cartoni animati: l’ape Magà
L’Ape Magà è il protagonista di un anime giapponese e del riadattamento statunitense.
Essa compare in quattro serie:
* Le avventure dell’Ape Magà, la prima serie animata giapponese del 1970
* Le nuove avventure dell’Ape Magà, il seguito della serie giapponese
* Di fiore in fiore con l’Ape Magà, un remake giapponese
* Un alveare d’avventure per l’Ape Magà, un riadattamento costituito da alcuni episodi della prima e seconda serie prodotto negli USA.
Le avventure dell’Ape Magà
Quando l’alveare dell’Ape Regina viene attaccato dalle vespe, solo un uovo si salva alla terribile morte. Il piccolo Magà, viene allevato da una mamma bombo, ma, quando scopre che sua madre è l’Ape Regina, si mette alla sua ricerca e dopo tantissime avventure e molti amici nel corso del suo viaggio riuscirà a salvare sua madre da una morte certa e a ritrovare anche sua sorella Maya. Insieme ricostruiranno il regno delle api.
Cartoni animati: Lalabel
Lalabel è un manga mahō shōjo di Eiko Fujiwara, da cui è stato tratto un anime prodotto dalla Toei Animation (lo stesso periodo di Candy Candy e di Lulù l’angelo tra i fiori) nel 1980 e trasmesso in Italia per la prima volta su Italia 1 nel 1982.
Nel luglio 1980, durante la serie anime, fu mandato in onda anche uno special tv movie di 15 minuti intitolato Mahō Shōjo Lalabel: Umi ga Yobu Natsuyasumi (letteralmente, La maga Lalabel: il mare chiama le vacanze estive), inedito in Italia.
La storia
Lalabel è una ragazza di dieci anni che possiede una bacchetta magica e una valigia “della magia buona” con oggetti magici. Ha una gatta come mascotte di nome Bila. Lalabel cade nel mondo degli esseri umani mentre insegue Biscus, un mago malvagio, che aveva rubato la valigia magica “della magia cattiva”.
Cartoni animati: sui monti con Annette
Sui monti con Annette è una serie animata giapponese in 48 episodi prodotta dalla Nippon Animation, che fa parte del World Masterpiece Theater. È stata trasmessa in Giappone nel 1983 sul network Fuji TV e in Italia su Italia 1 nel 1985. La serie è basata sul libro per ragazzi “I tesori tra la neve” (Treasures of the snow) di Patricia St. John.
La storia
Annette Barniel è una bambina di 7 anni, che vive con il padre Pierre e la madre Francine in Svizzera a Rossinière, un tranquillo paesino di montagna. La famiglia ha rapporti molto stretti con quella del piccolo Lucien, amico fraterno di Annette, che abita con la madre e Marie, la sorella sedicenne. Annette vive un’infanzia spensierata, fino a che, la vigilia di Natale, sua madre Francine muore dando alla luce il fratellino Dany. Tra Annette e il piccolo si svilupperà un rapporto intenso, da madre a figlio. Lei da questo momento in poi sostituirà la madre nei lavori di casa e alleverà con profondo affetto il bambino.
Il padre si rende però presto conto che la situazione per una bambina così piccola si sta facendo insostenibile (Annette non si lamenta mai, ma è costretta perfino a lasciare la scuola per prendersi cura del neonato), quindi scrive alla sua vecchia zia Claude per invitarla a vivere con loro. L’anziana signora si inserirà perfettamente nella famiglia e diventerà per Annette una seconda madre.
Cartoni animati: la regina dei mille anni
La regina dei mille anni, letteralmente La nuova storia di Taketori: la regina dai mille anni, è un manga di fantascienza creato nel 1980 da Leiji Matsumoto, dal quale nel 1981 è stato tratto un anime televisivo. La serie si compone di 42 episodi prodotti dalla Toei Animation per la Fuji TV.
Il titolo originale fa riferimento al Taketori monogatari (“storia del tagliatore di bambù”), anche noto come Kaguya-hime no monogatari (“storia della principessa Kaguya”), una favola del X secolo considerata il più antico esempio di narrativa giapponese, dove si narra di una bellissima bambina che due anziani coniugi trovano ed adottano, che è in realtà la principessa della Luna.
Il manga non è diviso in episodi, poiché ne venne originariamente pubblicata una pagina al giorno sul quotidiano Sankei Shinbun, per un totale di 1000 pagine. Questa particolarità ha come conseguenza che quasi in ogni pagina succede qualcosa di nuovo, il che dà alla narrazione un ritmo molto teso e vivace, e rende la storia densissima di avvenimenti.
Cartoni animati: la principessa Zaffiro
La principezza Zaffiro è un manga di Osamu Tezuka, successivamente trasposto in animazione dalla Mushi Productions, sempre di Tezuka. È il primo shojo manga diventato un anime nella storia dell’animazione.