Lotus birth la “buona nascita”

 Lotus Birth è il modo più dolce, sensibile e rispettoso per entrare nella vita.
E’ la procedura di nascita in cui il cordone ombelicale non viene reciso e il neonato resta collegato alla sua placenta. Pochi giorni dopo la nascita (dai 2 ai 10, ma di media 3/4) il cordone si separa in modo naturale dall’ombelico del bambino.
Il distacco avviene quando entrambi, bambino e placenta, hanno realmente concluso il loro rapporto e decidono sia giunto il momento della separazione. Il contatto prolungato con la placenta permette al bambino di ricevere tutta la quantità del preziosissimo sangue placentare che è presente alla nascita e che la natura ha previsto per la costituzione del sistema immunitario.

E’ un periodo di transizione in cui il bambino può separarsi dal corpo della madre dolcemente e gradualmente e completare il suo corpo eterico. Un tempo importante per stabilizzare il sistema respiratorio autonomo e gli altri organi.
Quindi un tempo che rallenta il processo del dopo nascita e porta la consapevolezza ai bisogni del neonato, permettendo che germoglino intimità e integrazione: il vero bonding, i cui benefici effetti accompagnano la famiglia nel corso della vita.

Parto: con un po’ di acqua si alleviano i dolori del parto

 Care amiche lettrici di mondobimbiblog, oggi vogliamo condividere con voi una buona notizia riguardante la possibilità di alleviare i dolori del parto con l’uso di un pò di acqua.
La notizia arriva dall’Australia ed apparsa su La Stampa.

Sembrerebbe che bastano alcune iniezioni di piccole quantità di acqua nella parte bassa della schiena e il dolore se ne va. A sostenerlo sono le testimonianze delle neo mamme che hanno potuto partorire sfruttando questo nuovo metodo.

L’albume dell’uovo per riparare i danni al sacco amniotico

 Se durante la gravidanza si verifica una lacerazione della placenta sappiate che è stata sviluppata una toppa fatta con l’albume dell’uovo. Questa nuova tecnica è stata sviluppata dagli scienziati del Baylor Collage ok Medicine di Houston, Texas (Stati Uniti) e fino ad ora è stata testata dando dei buoni risultati attraverso alcuni esperimenti fatti con il liquido amniotico in laboratorio.

Il ricercatore a capo dello studio Ken Moise ha così spiegato la nuova tecnica:” Il sacco amniotico protegge il feto durante il suo sviluppo nell’utero materno. Esso si puo’ danneggiare spontaneamente, ma spesso puo’ capitare che si rompa in seguito a un intervento di amniocentesi, durante il quale viene estratto del liquido amniotico per effettuare test genetici“.

Scegliere il nome giusto per il bebè: significato e origini di quelli che iniziano con la F

 Torna anche questa settimana il consueto appuntamento con il significato dei nomi dei bambini. Oggi in particolare facciamo una panoramica di tutti quei nomi che iniziano con la lettera F.
Se non avete ancora deciso il nome da dare al vostro o alla vostra piccola, cari genitori questo è lo spazio giusto per voi!

FABIO
Significato: della fava
Origine: latina
Onomastico: 31 Luglio
Numero portafortuna: 1
Colore: giallo
Pietra: topazio
Metallo: oro

FEDERICO
Significato: potente che domina attraverso la pace
Origine: germanica
Onomastico: 18 Luglio
Numero portafortuna: 5
Colore: blu
Pietra: lapislazzuli
Metallo: oro

Sintomi della gravidanza: dolori alla schiena

 Durante tutta la gravidanza capita di avvertire delle contratture dolorose in qualche punto lungo tutto l’asse della colonna vertebrale. A volte questi dolori possono essere anche piuttosto intensi, ma non devono preoccupare la futura mamma. Negli ultimi mesi poi, la pancia cresce e costringe la colonna vertebrale ad un continuo sforzo: infatti risulta del tutto naturale cercare un equilibrio più comodo spostando il busto all’indietro, mentre il bacino in avanti.

Questa posizione però, provoca la continua contrazione di alcune fasce muscolari dell’addome e della schiena, provocando alla futura mamma una sensazione di indolenzimento o di un dolore all’altezza delle reni.
Anche la pressione dell’utero gravido può provocare sciatalgie.

Nasce ‘Carta donna’. La card per raccogliere gli esami in gravidanza

 Carta Donna è una carta plastificata contenente una chiavetta Usb e destinata alle donne in gravidanza. Questa iniziativa è riservata alle future mamme della Regione Veneto.
Il progetto prevede la consegna a tutte le donne incinte, alla prima visita, di una Smart Card in cui verranno archiviati, nel corso dell’intera gravidanza tutti i referti, le visite, le ecografie e gli esami fatti.

Carta Donna, infatti, e’ stata messa a punto dall’Ulss 7 Veneto in parallelo con Carta Rosa, creata dall’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.

“MomCoach” un nuovo progetto per le mamme

 Il progetto MomCoach è nato dalla collaborazione di VereMamme con altre due realtà, Dol’s e Coaching & Training Strategy Group, che si sono ritrovate intorno ad uno stesso obiettivo: valorizzare la donna in tutte le sue espressioni.
Le attività di MomCoach sono:
-Aperitivo con il coach – Serate a tema moderata da un autobus;
-Anche le mamme hanno un allenatore – Percorsi di coaching in gruppo;
-La mia mamma è un coach – corsi di coaching mom;
-Sessioni individuali di coaching.

Vediamoli nel dettaglio:

Aperitivo con il coach
Serate a tema moderate dal Coach per scoprire, di persona, cos’è il Coaching, perché funziona e come può diventare un aiuto per le mamme e i loro figli. Ogni serata ha un tema centrale su cui si apre il confronto. Cosa farà il Coach? Stimolerà la riflessione, aiuterà ad acquisire nuove prospettive, punti di vista, e se necessario, vi sfiderà.
Gli incontri sono aperti a tutti.
Date: 23 febb – 30 marzo – 20 aprile – 25 maggio
Orario: 18.30 – 20.30
Sede: Milano, l’indirizzo sarà comunicato circa 15 gg. prima dell’evento
Iscrizioni: Gli aperitivi sono a numero chiuso, per 20 persone al massimo. Si prega di prenotare la propria adesione per tempo a [email protected] e confermarla entro la sera precedente. In caso di mancata conferma il posto sarà lasciato ad altre partecipanti.

Parto: l’epidurale una tecnica per farlo nascere senza dolore

 Alcune donne sono spaventate e temono di non riuscire ad assecondare il ritmo delle contrazioni oppure temono di non saper spingere. Nonostante ciò sono poche le future mamme che chiedono di partorire con l’epidurale.

Ma che cosa è l’epidurale?

L’epidurale non altro che un’anestesia locale praticata durante il parto. Consiste nell’iniezione di un prodotto attorno alla dura madre (per questo motivo, l’epidurale viene chiamata anche « peridurale »), la membrana che ricopre il sistema nervoso centrale. Solo i nervi che innervano il piccolo bacino vengono addormentati.Non appena le contrazioni diventano dolorose, il medico fa un’iniezione nella schiena mentre si è sdraiate sul fianco o sedute: mette l’ago tra due vertebre, fino a raggiungere lo spazio epidurale che avvolge il midollo spinale.
Poi, un catetere viene introdotto nell’ago che poi viene tolto. Un prodotto che anestetizza i nervi che innervano il piccolo bacino viene iniettato tramite il catetere, mentre la pressione arteriosa e il battito cardiaco della futura mamma vengono tenuti sotto controllo.