Dal pediatra arriva la dieta salvadanaio: se il bimbo mangia sano si risparmiano fino a 10mila euro

 Contro il rincaro prezzi stimato per il 2011 ormai alle porte e per contrastare la crisi che continua a mordere i portafogli arriva la dieta ‘salvadanaio’: dieci ‘trucchi’ per risparmiare mangiando sano. A metterla a punto per l’Adnkronos Salute il pediatra Italo Farnetani, dell’università di Milano-Bicocca, che mette la dieta contro prezzi e bollette destinati a lievitare tra i buoni propositi che gli italiani dovrebbero adottare per il nuovo anno. Con un occhio attento al carrello e qualche rimedio per ‘sforbiciare’ i costi, i risparmi possono arrivare “a 2.500 euro l’anno a persona – stima il pediatra – dunque fino 10 mila euro in meno per una famiglia media composta da mamma, papà e due figli“.

I dilemmi delle feste: Babbo Natale, la Befana, i botti e i dolci… il manuale del perfetto genitore

 Sì ai regali, meglio se alla moda, e nessun sacrificio o restrizione a tavola. E ancora. No ai fuochi d’artificio, neppure quelli considerati innocui, e no a bugie sull’esistenza o meno di Babbo Natale: ecco alcuni segreti per avere la ‘patente’ del perfetto genitore. Poche regole da tenere bene a mente per trascorrere, insieme ai propri figli, un sereno Natale. A indicarle all’Adnkronos Salute è il pediatra Italo Farnetani dell’università di Milano-Bicocca, che in vista del periodo natalizio ha stilato una sorta di vademecum a riguardo: consigli rivolti alle mamme e ai papà su come comportarsi durante le festività.

Balbuzie: arriva una guida su internet rivolta agli insegnanti

 Evitare di sbuffare quando un ragazzo si blocca nel parlare e non mettergli fretta; non completare le parole che non riesce a pronunciare; non trasformare le sue interrogazioni orali in compiti scritti. Sono solo alcuni dei consigli per gli insegnanti che si trovano alle prese con ragazzi che soffrono di balbuzie, contenuti in una guida distribuita gratuitamente su Internet. Il progetto di sensibilizzazione è dell’Associazione ‘Vivere senza balbuzie’ Onlus.
La guida – spiega una nota – fornisce numerose indicazioni utili, spunti didattici e suggerimenti per gli insegnanti, e analizza in maniera chiara e lineare i comportamenti che sono assolutamente da evitare. Tante anche le testimonianze presenti nella guida. Attraverso le parole di Tommaso, Barbara, Paola e di tutti gli altri ragazzi balbuzienti, si comprende un insegnamento profondo: in certi casi bisogna porsi in una situazione di ascolto e di astensione dal giudizio e lasciare che a prendere la parola siano proprio quelle persone che troppo spesso, a torto, sono ritenute incapaci di farlo e vengono relegate nel loro silenzio.

Botti di Capodanno, un pericolo per bambini e animali. Perché educare i bambini a non usare i petardi

Si possono già sentire in giro nelle città piccoli botti che anticipano il Natale e la fine dell’anno. Emanare un’ordinanza che vieti l’utilizzo di petardi e artifici pirotecnici di ogni genere su tutto il territorio comunale è la richiesta della Lega antivivisezione (Lav) ai sindaci di tutta Italia, affinché i festeggiamenti non si traducano in una tragedia per gli animali, oltre che per salvaguardare l’incolumità delle persone.
L’emanazione di un’ordinanza – quella proposta dalla Lav è scaricabile dal sito dell’associazione, evidenzia una nota – è un atto di responsabilità sia per tutelare l’incolumità pubblica, sia per evitare le conseguenze negative sugli animali domestici e la fauna selvatica. Il fragore dei botti, infatti, oltre a scatenare negli animali una naturale reazione di spavento, li porta frequentemente a perdere l’orientamento, esponendoli così al rischio di smarrimento e/o investimento.

Feste natalizie ecologiche e cibo a km 0 per i bimbi del Bambin Gesù

Il Natale è ancora più buono se è sostenibile: niente plastica in tavola, ma solo materiali riciclabili; porzioni parche per evitare sprechi; tanta frutta e verdura ‘a chilometri zero’. Le regole per feste ‘eco’ arrivano dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, una struttura ‘verde’ attenta all’ambiente, oltre che alla salute.
Questo lo spunto di riflessione lanciato dall’istituto capitolino in una nota: “Il pranzo di Natale, un momento per abbuffarsi senza pensieri o un’occasione per alimentarsi con gusto non dimenticando la nostra salute e i problemi che ci sono nel mondo? In linea con i principi del progetto ‘Ospedale verde’, secondo gli esperti del Bambino Gesù, il Natale 2010 potrebbe essere un modo per dare una risposta diversa se, ad esempio, iniziamo scegliendo piatti e bicchieri non di plastica, per evitare di aumentare considerevolmente la quantità di rifiuti. Prepariamo invece la nostra tavola con tovaglie e posaterie riciclabili, e rendiamola colorata e salutare con pietanze ricche di frutta e verdura colorata, giallo-verde, arancio, bianco, violaceo, rosso“.

Museo Tattile Statale Omero

 Il Museo Tattile Statale Omero è un museo indicato per bambini ipovedenti e diversamente abili. Qui tutti i bambini, non solo quelli ipovedenti e diversamente abili, possono toccare l’arte, un’esperienza proibita nella grande maggioranza dei musei in tutto il mondo.
Il Museo Tattile Statale Omero è stato istituito nel 1993 dal Comune di Ancona con il contributo della Regione Marche, su ispirazione dell’Unione Italiana Ciechi, il Museo Omero è stato riconosciuto dal Parlamento, nel 1999, Museo Statale con Legge numero 452 del 25 novembre 1999, confermandogli una valenza unica a livello nazionale.
La finalità del Museo, come recita l’articolo 2 della suddetta Legge, è quella di “promuovere la crescita e l’integrazione culturale dei minorati della vista e di diffondere tra essi la conoscenza della realtà”. Il Museo Omero vuole comunque essere uno spazio culturale piacevole e produttivo per tutti, non solo per gli ipovedenti, proponendosi come struttura all’avanguardia dotato di un percorso flessibile che si adatta ad ogni specifica esigenza del visitatore.
Il Museo Tattile Statale Omero consente ad adulti e bambini di fruire dell’arte non solo vedendola, ma toccandola.

Museo del Giocattolo e del Bambino

 Il Museo del Giocattolo e del Bambino della Fondazione Paolo Franzini Tibaldi, uno tra i più grandi musei del Giocattolo in Europa, è stato realizzato in collaborazione con la Regione Lombardia e Provincia di Lodi, negli accoglienti spazi delle sedi di Milano e Santo Stefano Lodigiano.
I bambini potranno ammirare migliaia di balocchi, selezionati e rigorosamente originali per avventurarsi in un affascinante viaggio alla scoperta di eventi sociali e culturali, innovazioni scientifiche e tecnologiche, mutamenti politici e militari, indirizzi letterari e filosofici.
Il Museo del Giocattolo e del Bambino ha due sedi, la più antica è in un ex cotonificio dei primi del novecento sulle rive del Po, già stazione di posta, adeguatamente ristrutturato ed attrezzato e la più moderna, la nuova sede aperta dal 16 ottobre 2010, a Cormano, realizzata in un ex cotonificio dei primi del novecento, restaurato e ampliato come esempio di archeologia industriale.
La prima e più antica sede, realizzata in un antico casolare sulle rive del Po, adeguatamente ristrutturato ed attrezzato, ha tre sezioni espositive per 2000 giocattoli “d’epoca” di ogni tipo, tutti originali, costruiti tra il 1700 e il 1950.
I bambini potranno usufruire di supporti audiovisivi che illustreranno loro il funzionamento dei giocattoli.

Le Moire

 Tre sono le Moire, di bianco vestite, che Notte generò con Erebo, e rispondono ai nomi di Cloto, Lachesi e Atropo. Atropo è la più piccola di statura delle tre, ma la più terribile”.
Così raccontavano tanto tempo fa due umani chiamati Omero e Esiodo, ma delle Moire si parla da prima della nascita di Omero e Esiodo, da molto tempo prima. Le Moire infatti, che sono chiamate anche Parche, sono nate dalla Dea Madre per partenogenesi, questo ci raccontano altri umani nati molto, ma molto tempo prima di Omero e di Esiodo, e rappresentano un aspetto della Dea Luna. Le Moire sono le tre fasi visibili della luna. Moira infatti significa “fase”.
Cloto, la prima delle tre Moire, è “la Filatrice”, corrisponde alla fase della luna crescente, è la più giovane ed è la Dea Vergine della Primavera, il primo periodo dell’anno.
Lachesi, la seconda delle tre Moire, è “la Misuratrice”, corrisponde alla fase della luna piena, la Dea Ninfa dell’Estate, il secondo periodo dell’anno.
Atropo, la terza delle tre Moire, è “Colei che non si può evitare”, corrisponda alla fase della luna calante, la Dea Crona dell’Autunno, il terzo periodo dell’anno.

La Città dei Bambini di Genova

 La Città dei Bambini di Genova è il primo centro ludico-didattico-educativo creato in Italia per bambini e ragazzi dai due ai dodici anni.
La Città dei Bambini è stata inaugurata nel 1997 e realizzato da “Porto Antico Spa” ispirandosi alla “Citè dea Sciences et de l’Industrie” di Parigi. La Città dei Bambini è una struttura di proprietà pubblica gestita da “Costa Edutainment Spa” in collaborazione con il consorzio sociale Agorà.
La Città dei Bambini di Genova è il più grande e completo spazio esistente in Italia per bambini e ragazzi dai 2 ai 14 anni. Scienza, tecnologia e stimolanti forme di apprendimento si fondono in una nuova dimensione di gioco, animazione e divertimento.
La Città dei Bambini di Genova offre tre spazi differenti in cui imparare giocando rivolti a tre fasce d’età di bambini, c’è lo spazio per i bambini dai due ai tre anni, quello per bambini dai tre ai cinque anni e quello per i bambini dai sei ai quattordici anni.
Alla Città dei Bambini di Genova i bambini troveranno 96 postazioni di gioco da provare e toccare chiamate “exhibit” e nove isole tematiche per avvicinarsi ai temi della fisica, della biologia, della comunicazione e conoscere il mondo.

Il Castello di Gropparello

 Nella selvaggia Val Vezzeno, vicino Piacenza, sorge un complesso ofiolitico di immensa grandiosità, abitato dagli antichi Celti, dove migliaia di anni dopo Carlo Magno consentì al Vescovo Giuliano II di edificare il suo Castrum, oggi denominato Castello di Gropparello.
Un sentiero ripido discende tra le forre del torrente, immerso in una vegetazione spontanea di grandissimo interesse botanico dal microclima particolare dato dal congiungersi della verde roccia “calda” con l’umidità del torrente Vezzeno che vede convivere il lichene islandico con il sedus e le carrube con il pino silvestre.
Il Castello di Gropparello è a Gropparello in provincia di Piacenza qui, accompagnati da una guida naturalistica, i bambini potranno seguire le orme e le tracce del passaggio degli animali selvatici e immersi in una natura dal verde intenso, approfondiranno la conoscenza della nascita della terra e dell’evoluzione delle piante e degli animali in un territorio che è stato interessato dal movimento delle placche terrestri e dal ritiro delle acque del mare, lasciando resti fossili e un panorama tutt’oggi incontaminato capace di risvegliare in ciascuno la grande emozione di equilibrio tra essere umano e natura, favorendo l’educazione ambientale dei bambini con l’introduzione dei primi concetti legati allo “sviluppo sostenibile”.