Pane, pasta, riso e carne sono gli alimenti preferiti dai bambini e ragazzi del Lazio, che invece non gradiscono proprio i cibi più raccomandati dagli esperti: pesce, legumi e verdure, queste ultime in assoluto le più rifiutate a tavola (29%). Un po’ a sorpresa, poi, bevande zuccherate, caramelle e fritti non rientrano mai, o quasi, nella dieta delle giovani generazioni. Sono alcune delle conclusioni a cui è giunta l’indagine sullo stile alimentare dei bambini della regione Lazio, presentata dal Movimento difesa del cittadino Lazio, nell’ambito del ‘Workshop Bimbi InForma. La prevenzione dell’obesità in età scolare‘.
Alimentazione Bambini
Difetti del feto: il ruolo dell’acido folico
Spina bifida, anencefalia, encefalocele. Sono i principali difetti congeniti del tubo neurale, che si possono formare nel feto durante i primi 28 giorni dopo il concepimento: in Italia l’incidenza è di un caso ogni 1.000 gravidanze. Lo ‘scudo’ più efficace contro questi gravi problemi è l’acido folico (o vitamina B9), di cui è consigliata alle donne in età fertile l’assunzione nelle giuste quantità, 400 microgrammi al giorno, anche prima di rimanere incinta, proprio per la precocità con cui si presentano le malformazioni. In alcuni Paesi, come gli Stati Uniti, per assicurare un’assunzione adeguata di acido folico a tutta la popolazione, non solo alle donne che desiderano un bambino, vige l’obbligo di fortificazione delle farine con questa sostanza. Tale integrazione non esiste in Italia, dove sono presenti sul mercato solo alcuni prodotti ‘arricchiti’ in vitamina B9, tra cui cereali da colazione, succhi di frutta e latte speciale Uht. Esperti americani e italiani si sono dati appuntamento al meeting ‘Folic Acid: State of the Art’ all’università Campus Biomedico di Roma, per confrontarsi sull’argomento.
Obesità nei bambini: la mancanza di vitamina D ne è una causa
Non è colpa solo di dolciumi, cibi grassi e della pigrizia. Se il bambino tende ad ingrassare e accumulare ‘rotolini’ di ciccia, in particolare nel girovita, la colpa potrebbe essere anche della carenza di vitamina D. Lo suggerisce uno studio dell’Università del Michigan, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition e segnalato dall’osservatorio FederSalus. Secondo la ricerca, coordinata da Eduardo Villamor, la propensione ad accumulare adipe addominale e a ingrassare rapidamente sarebbe legata proprio a un deficit di vitamina D. Con rischi importanti per la salute. L’accumulo di grasso addominale, infatti, è considerato la prima causa del fisico ‘a forma di mela’, una struttura che espone la persona a un maggior rischio di diabete di tipo 2 precoce e, in età adulta, di altre malattie dell’apparato cardiovascolare.
Allattamento al seno prolungato: dopo i 4 mesi diventa nocivo
Prolungare l’allattamento esclusivo al seno oltre i quattro mesi può nuocere alla salute del bambino. E’ quanto emerge da un nuovo studio pubblicato dal British Medical Journal e riportato oggi dal Daily Telegraph, che contraddice i consigli alle neo-mamme del servizio sanitario nazionale di allattare i bimbi per almeno sei mesi. I risultati della ricerca dimostrano che dopo i quattro mesi il latte materno deve essere alternato a cibi solidi, altrimenti il bimbo rischia di sviluppare intolleranze alimentari e una carenza di ferro.
L’obesità comincia a nove mesi di età: i segnali per individuarla
Niente è più tenero di un ‘paffuto’ bebé nel suo passeggino. Ma i ricercatori dell’università del Michigan e della Wayne State University (Usa) hanno scoperto che non si tratta solo di una dolce immagine che rimarrà nei ricordi di mamma e papà, ma di un possibile campanello d’allarme da tenere in seria considerazione per il futuro del piccolo. Secondo i loro calcoli, infatti, l’obesità può insorgere addirittura a partire dai 9 mesi d’età, riporta la rivista ‘American Journal of Health Promotion’.
Dal pediatra arriva la dieta salvadanaio: se il bimbo mangia sano si risparmiano fino a 10mila euro
Contro il rincaro prezzi stimato per il 2011 ormai alle porte e per contrastare la crisi che continua a mordere i portafogli arriva la dieta ‘salvadanaio’: dieci ‘trucchi’ per risparmiare mangiando sano. A metterla a punto per l’Adnkronos Salute il pediatra Italo Farnetani, dell’università di Milano-Bicocca, che mette la dieta contro prezzi e bollette destinati a lievitare tra i buoni propositi che gli italiani dovrebbero adottare per il nuovo anno. Con un occhio attento al carrello e qualche rimedio per ‘sforbiciare’ i costi, i risparmi possono arrivare “a 2.500 euro l’anno a persona – stima il pediatra – dunque fino 10 mila euro in meno per una famiglia media composta da mamma, papà e due figli“.
Il cioccolato come rimedio per la tosse persistente
Il cioccolato puo’ aiutare a diminuire la tosse persistente ed entro due anni potrebbe arrivare nelle farmacie britanniche un farmaco basato su un principio attivo estratto proprio dal cacao. Lo riporta il ‘Daily Telegraph’, secondo cui la molecola responsabile dell’effetto e’ la ‘teobromina’, che calma l’infiammazione che provoca la tosse. Il farmaco, spiega il quotidiano, e’ attualmente in sviluppo da parte dell’azienda britannica Seek, che lo sta gia’ commercializzando in Corea del Sud e ha iniziato le procedure per l’introduzione nel Regno Unito.
Feste natalizie ecologiche e cibo a km 0 per i bimbi del Bambin Gesù
Il Natale è ancora più buono se è sostenibile: niente plastica in tavola, ma solo materiali riciclabili; porzioni parche per evitare sprechi; tanta frutta e verdura ‘a chilometri zero’. Le regole per feste ‘eco’ arrivano dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, una struttura ‘verde’ attenta all’ambiente, oltre che alla salute.
Questo lo spunto di riflessione lanciato dall’istituto capitolino in una nota: “Il pranzo di Natale, un momento per abbuffarsi senza pensieri o un’occasione per alimentarsi con gusto non dimenticando la nostra salute e i problemi che ci sono nel mondo? In linea con i principi del progetto ‘Ospedale verde’, secondo gli esperti del Bambino Gesù, il Natale 2010 potrebbe essere un modo per dare una risposta diversa se, ad esempio, iniziamo scegliendo piatti e bicchieri non di plastica, per evitare di aumentare considerevolmente la quantità di rifiuti. Prepariamo invece la nostra tavola con tovaglie e posaterie riciclabili, e rendiamola colorata e salutare con pietanze ricche di frutta e verdura colorata, giallo-verde, arancio, bianco, violaceo, rosso“.
Alimentazione: siamo la somma di ciò che mangiarono i nostri nonni e genitori
Non siamo solo ciò che mangiamo, ma anche ciò che i nostri genitori hanno messo in tavola nella loro vita. E’ in estrema sintesi quanto ha rilevato su modello animale uno studio dell’università del Massachusetts (Usa), pubblicato sulla rivista ‘Cell’. In pratica, gli esperti hanno dimostrato che i topi nati da padri nutriti con una dieta a basso contenuto di proteine mostrano modificazioni distinte e riproducibili nelle attività di geni chiave del metabolismo nel fegato. Il tutto nonostante i piccoli topolini non avessero mai trascorso del tempo in compagnia del padre o della madre, suggerendo così che queste ‘informazioni nutrizionali’ vengono trasmesse biologicamente alla generazione successiva e non attraverso una sorta di influenza sociale.
Cattive abitudini a tavola: non sempre è colpa dei genitori
Se i figli hanno cattive abitudini a tavola non sempre è colpa dei genitori. I comportamenti alimentari di mamma e papà, infatti, influenzano poco quelli dei figli, ‘plasmati’ più da altri fattori, come i gusti degli amici o i cibi serviti alla mensa scolastica. A sfatare una convinzione assai radicata è uno studio americano pubblicato sul ‘Journal Epidemiol Community Health’, che ha indagato sulla formazione del gusto dei ragazzi, con l’obiettivo di individuare misure in grado di orientare a un’alimentazione più sana. L’equipe di Youfa Wang, dell’università John Hopkins (Maryland, Usa), ha analizzato tutti gli studi pubblicati su questo tema dal 1980 al 2009, approfondendo il lavoro sulle 39 ricerche considerate più complete. Sono state quindi valutate le correlazioni tra le coppie genitori-figli e successivamente le singole relazioni (madre-figlia, padre-figlio eccetera), oltre che le influenze culturali nelle diverse aree del mondo e l’evoluzione attraverso gli anni.