La McDonald’s è stata costretta a ritirare dal mercato 12 milioni di bicchieri di plastica con i personaggi di Shrek, venduti a 2 dollari l’uno per la promozione del nuovo cartoon ‘Shrek Forever After’, perché il disegno contiene cadmio. Ad annunciare il richiamo volontario è stata la Commissione Usa per la sicurezza dei consumatori, sconsigliandone l’acquisto, mentre la McDonald’s si ripromette di pubblicare sul suo sito web le istruzioni per la restituzione del denaro agli acquirenti.
Alimentazione Bambini
Un feto nello spritz: campagna shock a Treviso contro l’alcol in gravidanza
Un’immagine choc per tenere le donne in dolce attesa lontane dall’alcol. E’ quella scelta dall’Ausl 9 di Treviso per la campagna ‘Mamma beve, bimbo beve‘, con un’istantanea che immortala un feto immerso in un bicchiere di ‘spritz’, l’aperitivo di origine veneta che spopola tra giovani e giovanissimi di tutta Italia. L’immagine scelta farà capolino sui mezzi pubblici locali (autobus) e, avvalendosi della collaborazione della Fipe-Confcommercio e di Ebicom, conta di approdare anche in ristoranti ed esercizi commerciali.
Mortalità infantile in calo nel mondo, ma è ancora tanta la strada da fare
Nel mondo muoiono meno bambini al di sotto di 5 anni: la buona notizia arriva dalle nuove stime dell’università di Washington a Seattle, che aggiornano quelle dell’Unicef, che risalgono al 2008. I nuovi dati, pubblicati nell’edizione online della rivista The Lancet, indicano che le morti di bambini con meno di 5 anni sono 820.000 in meno rispetto alle ultime stime dell’Unicef. Complessivamente nel mondo dal 1970 ad oggi la mortalità infantile si è ridotta di circa il 60%, con una media del 2% l’ anno. Un dato che, secondo i ricercatori dell’Istituto per la valutazione della salute (Ihme) dell’università di Washington, dimostra come molti Paesi poveri abbiano fatto progressi nella tutela della salute dei più piccoli.
Michelle Obama contro il cibo spazzatura per i più piccoli: ecco il Manifesto
La crociata di Michelle Obama contro il junk food e l’obesità infantile ora ha il suo ‘Manifesto’. La first lady americana ha pubblicato il rapporto della White House Task Force on Childhood Obesity, una commissione fortemente voluta da lei, in cui si lancia l’ambiziosa sfida di ridurre la percentuale dei bambini obesi, ora al 20% negli Stati Uniti, al 5% entro il 2030. Nel rapporto, di 124 pagine – riporta il ‘Washington Post’ – si delinea una vera e propria roadmap verso l’ambizioso obiettivo, dettagliata in 70 raccomandazioni divise in 5 aree.
Allergie alimentari: sempre più diffuse tra i bambini
Crescono le allergie alimentari, soprattutto fra i più piccoli, e le crisi anafilattiche una volta su tre esplodono fra i banchi di scuola dove solo raramente il personale è addestrato a gestire l’emergenza. Sono oltre mezzo milione gli under 18 allergici ai cibi e 270mila i bimbi fra zero e cinque anni che soffrono di allergia a uno o più alimenti: cinquantamila non tollerano noci, nocciole e arachidi, circa ottantamila le uova, centomila sono allergici al latte vaccino. Il problema è in continua crescita, come segnalano gli esperti in occasione della Settimana Mondiale dell’Allergia Alimentare, dal 9 al 15 maggio. Negli ultimi dieci anni il numero dei bambini allergici è cresciuto del 20 per cento, mentre i ricoveri per shock anafilattico nella fascia fra 0 e 14 anni sono aumentati di sette volte e le visite ambulatoriali pediatriche per allergie alimentari sono triplicate.
Obesità infantile: bimbi italiani grassi e pigri, due progetti per migliorare alimentazione e movimento
Troppi bambini italiani grassi e pigri. Il 24% dei bambini italiani è infatti sovrappeso e il 12% obeso. Più di un milione di bimbi grassi tra i 6 e gli 11 anni, con una percentuale quasi doppia rispetto ai coetanei di molti Paesi europei. Questi ultimi contano, complessivamente tra sovrappeso e obesità, ‘solo’ il 20%. Non solo. Un piccolo italiano su quattro non fa attività fisica e uno su due ha la tv in camera. E’ necessario migliorare, dunque, le abitudini alimentari e favorire il movimento fisico. A partire dai banchi di scuola, come prevedono due progetti didattici educativi – “Forchetta e Scarpetta” e “Canguro Saltalacorda” – presentati la scorsa settimana dal ministero della Salute.
Birra, luppolo e brodo di pollo: i rimedi della nonna per le mamme che allattano
Birra, integratori a base di luppolo o verbena e litri di brodo di pollo. E ancora, tanto latte a colazione, e tazze di tisana al finocchio a scandire l’intera giornata. Sono numerosi e resistono alla modernità i ‘rimedi della nonna‘ per le mamme che allattano. Consigli e suggerimenti che passano di generazione in generazione fra le italiane, e adesso spuntano anche online su blog e social network, per aiutare le neomadri ad assicurare una produzione di latte costante e abbondante al proprio bebè.
Otto mamme su 10 allattano il bebè al seno: arriva “Il latte della mamma non si scorda mai”
Sono 8 su 10 le mamme italiane che escono dall’ospedale allattando i loro bebè al seno. Ma le percentuali si riducono nei mesi successivi soprattutto al Sud e nelle Isole dove, rispettivamente, la percentuale scende al 63% e al 53% contro l’oltre 69% di Nord e Centro, secondo i dati Istat. Ed è proprio dal Sud che partirà la campagna ‘Il latte della mamma non si scorda mai‘, presentata a Roma, a Palazzo Chigi, da Eugenia Roccella, sottosegretario alla Salute, e da Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
Obesità infantile e Tv: in Italia uno spot di cibi grassi ogni 5 minuti
Uno spot alimentare ogni cinque minuti. E’ quanto deve subire un qualsiasi bambino italiano che guarda la tv per tre ore al giorno. Lo denuncia Valeria Del Balzo, del Dipartimento di Scienze dell’Alimentazione all’Universita’ La Sapienza di Roma nel suo intervento alla IV edizione di ‘Nutrimi’, convegno internazionale di Nutrizione Pratica, in corso a Milano.
California, niente più giochi nei baby-menu dei fast-food se non rispettano gli standard nutrizionali
Tempi duri per l’Happy Meal in California. Nella Contea di Santa Clara, infatti, il consiglio dei supervisori ha votato per la messa al bando dei giocattoli che spesso accompagnano le porzioni per bambini di piatti fast food, se questi ultimi non rispettano determinati standard nutrizionali. Ne dà notizia il ‘New York Times’, spiegando che i criteri sono basati sulle raccomandazione dell’Institute of Medicine. Le nuove regole riguarderanno tutti i ristoranti fast food della zona, “con l’intento – spiega il presidente del gruppo, Ken Yeager – di eliminare l’incentivo a scegliere cibi grassi e super-dolci“.