Obesità infantile: bimbi italiani grassi e pigri, due progetti per migliorare alimentazione e movimento

di Redazione Commenta

Troppi bambini italiani grassi e pigri. Il 24% dei bambini italiani è infatti sovrappeso e il 12% obeso. Più di un milione di bimbi grassi tra i 6 e gli 11 anni, con una percentuale quasi doppia rispetto ai coetanei di molti Paesi europei. Questi ultimi contano, complessivamente tra sovrappeso e obesità, ‘solo’ il 20%. Non solo. Un piccolo italiano su quattro non fa attività fisica e uno su due ha la tv in camera. E’ necessario migliorare, dunque, le abitudini alimentari e favorire il movimento fisico. A partire dai banchi di scuola, come prevedono due progetti didattici educativi – “Forchetta e Scarpetta” e “Canguro Saltalacorda” – presentati la scorsa settimana dal ministero della Salute.

LA SALUTE COMINCIA DALLA SCUOLA
Progetti che puntano sull’alleanza “fra salute e scuola”, ha ricordato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini. E si avvalgono, oltre alla collaborazione con il ministero dell’Istruzione, di contenuti definiti insieme ai pediatri – della Società italiana di pediatria (Sip)e della Federazione italiana (Fimp) – “in prima linea, al fianco del ministero per aiutare i genitori a favorire la salute e il benessere dei bambini“, aggiunge Martini sottolineando la necessità “anche etica” di insegnare ai bambini “a considerare la salute un bene prezioso da difendere sin da piccoli“.

FORCHETTA E SCARPETTA E CANGURO SALTALACORDA
Forchetta e Scarpetta” e “Canguro Saltalacorda” sono kit didattici interattivi, realizzati in collaborazione con l’Istituto nazionale per la nutrizione (Inran). Possono essere utilizzati al computer o con il semplice materiale cartaceo e aiutano – anche attraverso giochi, video e immagini animate – con un linguaggio pensato appositamente per i piccoli, ad apprendere divertendosi le regole base per mangiare bene e muoversi adeguatamente. I kit sono, per ora, in distribuzione nelle 2.600 scuole che, in tutte le Regioni, hanno partecipano alla seconda rilevazione (in corso) di ‘Okkio alla Salute’. Il programma di monitoraggio del ministero affidato all’Istituto superiore di Sanità, sugli stili di vita dei piccoli italiani, e raggiungerà 50mila bambini di terza elementare. Il materiale, inoltre, è disponibile online sul sito del ministero della Salute (http://www.salute.gov.it/stiliVita/forchettaescarpe/start.swf).

EDUCARE I BAMBINI ALLA SALUTE
La scuola – spiega Martini – deve essere veicolo non soltanto dei contenuti dei programmi scolastici, ma anche di educazione alla salute“. Una necessità anche a fronte dei dati allarmanti sulla diffusione di obesità e sovrappeso, con notevoli differenze tra le Regioni, e una percentuale di bambini troppo grassi che va da un minimo del 24% in Valle d’Aosta ad un massimo del 49% in Campania. “Serve quindi educazione tra i banchi con il coinvolgimento delle famiglie“, aggiunge Martini.
Sono i genitori, infatti, che mettono in pratica la sana alimentazione dei bambini, che deve essere basata su prodotti del territorio e di stagione e con un apporto calorico adeguato all’età e all’esercizio fisico“, altro punto dolente quest’ultimo.

TENIAMOLI IN MOVIMENTO
I piccoli, come indicano i dati della prima rilevazione di ‘Okkio alla Salute'(2008), fanno poco movimento. Uno su quattro non fa alcuna attività fisica durante al giornata limitandosi, e non sempre, ad un’ora di sport alla settimana. Uno su due sta davanti allo schermo (tv o pc) per almeno tre ore al giorno, e sempre uno su due ha la tv in camera. Con un’aggravante: una mamma su due ritiene che il proprio figlio si muova abbastanza.
Per valutare eventuali miglioramenti in questo quadro poco confortante, il progetto di monitoraggio ‘Okkio alla Salute’, che raccoglie a cura dell’Iss le informazioni sulle abitudini alimentari e l’attività fisica nei bambini di 6-11 anni, ha già avviato una nuova rilevazione che coinvolgerà anche 75 mila adolescenti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>