Come gestire i bambini durante l’anno lavorativo?

di Redazione Commenta

Il cruccio di molti genitori è sempre lo stesso: in che modo gestire i bambini mentre si è al lavoro? Le alternative a disposizione delle famiglie oggi sono in realtà diverse, ma non è sempre facile scegliere la soluzione migliore nell’interesse dei propri figli e della loro educazione. Vediamo dunque brevemente quali sono le principali opzioni per gestire i bambini mentre si è al lavoro: dalle strutture pubbliche alle baby sitter ed assistenti all’infanzia.

L’asilo nido: buona opzione, ma non per tutti

Un’opzione tra le più diffuse è quella di iscrivere i propri figli all’asilo nido: una struttura pubblica che accoglie diversi bambini di età compresa tra i 6-8 mesi ed i 3 anni, dopodiché arriva il momento di andare alla scuola dell’infanzia. Se però quest’ultima è gratuita, l’asilo nido prevede dei costi variabili in base al reddito e per molti genitori si rivela alquanto costoso. Al di là di questo, è bene considerare che parliamo di una opzione che merita di essere presa in considerazione perché frequentando l’asilo nido il bambino viene seguito da educatrici qualificate e impara moltissime cose, tra cui la socializzazione con i coetanei.

Non tutti i genitori possono però permettersi di mandare i propri figli all’asilo nido, perché un suo grande limite è quello degli orari, che spesso non sono compatibili con il lavoro degli adulti. Dovrebbero dunque trovare una soluzione aggiuntiva per fare in modo da gestire i bambini anche quando escono dal nido, il che diventa piuttosto complicato anche solo a livello organizzativo.

L’assistente all’infanzia o baby sitter

Quello che un tempo veniva comunemente chiamata baby sitter oggi si identifica con la figura professionale dell’assistente all’infanzia e rappresenta un’ottima alternativa per gestire i bambini mentre si è al lavoro. Tale professionista infatti lavora spesso in autonomia ed è decisamente più versatile, dunque ci si può accordare per quanto riguarda gli orari in base ai propri impegni lavorativi. Questo è il grande pregio dell’assistente all’infanzia, che può occuparsi dei figli anche la sera, la notte o al mattino presto, direttamente a domicilio.

Naturalmente però è importante rivolgersi ad una vera e propria assistente all’infanzia, che sia in possesso di una qualifica e che sia competente, pronta a risolvere eventuali problematiche ed intervenire in caso di emergenza. È inoltre fondamentale che la sua posizione lavorativa sia regolarizzata con un contratto specifico, perché al giorno d’oggi i controlli sono piuttosto rigorosi.

La Tagesmutter

La tagesmutter può essere considerata una opzione a metà tra l’assistente all’infanzia e l’asilo nido, in quanto la sua particolarità è quella di accogliere i bambini direttamente presso il proprio domicilio. Solitamente la “classe” è meno numerosa rispetto a quella del nido, ma il vantaggio rimane quello di poter far socializzare i bimbi con i coetanei. Tuttavia, anche nel caso della tagesmutter bisogna spesso scontrarsi con il problema degli orari perché non si tratta di una professionista come l’assistente all’infanzia che è sempre a disposizione. Anche lei a degli orari prestabiliti, che vanno rispettati e che potrebbero non risultare in linea con le esigenze dei genitori.

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