Lo sviluppo emotivo dei bambini può essere gestito attraverso la Mindfulness, un approccio a se stessi caratterizzato dalla meditazione e dall’ascolto delle proprie emozioni: vediamo insieme quali sono le basi di questo modo di pensare relativamente ai più piccoli.
La prima cosa che bisogna fare è insegnare ai bambini a dare un nome a ciò che sentono, anche quando a noi sembra spontaneo: ecco quindi che come genitori dobbiamo imparare a chiedere loro “come ti senti” o “sei arrabbiato” a seconda della loro espressione. Bisogna comunicare affinché gli stessi spostino la loro focalizzazione da ciò che ha creato lo stress e imparino ad affrontarlo e risolverlo. In tal senso è importante, per lo sviluppo emotivo dei minore che gli stessi si consentano di provare le proprie sensazioni. Gli adulti non devono spingere alla razionalizzazione dell’emozione ma a svilupparla.
Con calma poi si possono insegnare ai bambini le tecniche di respirazione per favorire un giusto approccio all’emozione stessa, soprattutto se si parla di rabbia e frustrazione.
Altra base dello sviluppo emotivo del bambino deve basarsi sulla riflessione e la consapevolezza di ciò che accade, soprattutto per ciò che concerne gli eventi stressanti al fine di portare all’accettazione di ciò che è occorso ed al suo superamento. Si tratta di una parte importante del percorso di crescita, soprattutto se si vuole dare ai bambini la possibilità di comprendere ciò che accade attorno a loro per portarli ad una migliore gestione della realtà che si trovano a vivere, senza che subiscano traumi di sorta.