Lupo Alberto

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Lupo Alberto è una striscia a fumetti per bambini e ragazzi, che prende nome dal personaggio principale, nata dalla matita di Guido Silvestri, in arte Silver. Lupo Alberto riprende la figura dell’uomo comune, con un obiettivo nella vita, e una certa dose di sfortuna.
Nella striscia a fumetti per bambini e ragazzi, Lupo Alberto cerca sempre di rubare una gallina di nome Marta, che è la sua fidanzata, ma Mosè, un cane bobtail da guardia, fa di tutto per impedirglielo. Proprio da questi epici scontri fra Lupo Alberto e Mosè sono nate le prime strisce a fumetti per bambini e ragazzi della serie.
Lupo Alberto fa la sua prima comparsa nel Febbraio del 1974, con delle strisce pubblicate dal giovane Silver sul Corriere dei Ragazzi. Poco più di un anno dopo, la Dardo pubblicò il primo albo dedicato a questo personaggio. Lupo Alberto viene proposto come albo mensile a partire dal maggio del 1985, dopo una sfortunata serie di otto numeri editi dalla Corno a cavallo del 1983 e 1984.
Il nome di Lupo Alberto deriva da quello di Alberto Lupo, celebre attore di sceneggiati televisivi.

Disposto a tutto per una castagna
Lupo Alberto, è dopotutto, un sottoccupato senzatetto che stenta a conciliare il pranzo con la cena. Più di una volta lo vediamo approfittare dell’ospitalità gastronomica di Alice e/o Marta. Spesso mendica letteralmente il cibo da Enrico, disposto a tutto per una castagna arrostita, un avanzo di qualunque genere anche solo lontanamente commestibile. In una storia, Alberto è letteralmente impazzito per la fame ed è disposto addirittura a sposare Marta; in pratica accetterebbe di “sistemarsi” in cambio di un tetto ma soprattutto di un piatto sicuro. Solo il fermo intervento di Enrico lo farà desistere dai suoi propositi matrimoniali. Spesso d’inverno Alberto tenta di scaldarsi correndo in tondo sopra la tana di Enrico, svegliandolo e generando così gustose scenette.

Vive su una collina boscosa
Alberto, fin dalle prime strisce, vive su una collina boscosa che si affaccia sulla fattoria: da qui spia le mosse di Mosè in modo da meglio pianificare gli “assalti” alla fattoria finalizzati alla ricerca di cibo agli inizi, poi sempre più solo e soltanto per vedere Marta. Con l’evoluzione del fumetto, la collina si è apparentemente “abbassata”, poiché Alberto, pur continuando a vivere nello stesso posto, appare alla stessa quota della fattoria. È interessante notare l’arredamento di Alberto: un televisore, un vecchio telefono a muro stile anni 1920-40 che è attaccato ad un albero (quasi sicuramente l’allaccio è abusivo: ciononostante, riceve ed esegue telefonate senza apparenti problemi), un catino ed uno specchio sbeccato che usa per radersi, un vecchio comò: mobilia vecchia, apparentemente di seconda mano o comunque recuperata. Pur essendo un “rude lupo della foresta”, Alberto non rinuncia ai piccoli piaceri domestici quotidiani.

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