Esami prenatali: il test sperimentale di diagnosi prenatale non invasivo

di Redazione Commenta

Il test sperimentale di diagnosi prenatale non invasivo è un nuovo test in via di sperimentazione che andrà probabilmente a sostituire un test invasivo come l’amniocentesi. questo nuovo test si basa sugli studi del dna condotti dai laboratori della Gribbles Molecular Science di Brisbane, in Australia. Si effettua con un semplice striscio vaginale di routine, o test di Papanicolau.

IL TEST SPERIMENTALE DI DIAGNOSI PRENATALE NON INVASIVO
Questo test consentirà di individuare le più comuni anomalie del feto, quali la fibrosi cistica e la sindrome di Down, andando così a sostituire l’amniocentesi ed evitando quell’1% di rischio di aborto legato alla procedura di questa tecnica.

L’ACCURATEZZA DEL TEST
Il professor Ian Finley, che ha guidato la ricerca su un centinaio di donne con un risultato del 100% di accuratezza, ha spiegato che il test può essere effettuato da un medico generico che lo invierà a un laboratorio, il quale userà l’impronta del dna per vagliare l’impronta delle cellule fetali prelevate con lo striscio.
Infatti, usando tecniche di reazione a catena delle polimerase (PRC), è possibile amplificare milioni di volte il Dna fetale in modo da poter effettuare diversi esami.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>