Morte in culla (SIDS): genitori italiani bocciati, troppi errori nella crescita dei bimbi

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Più di 8 genitori italiani su 10 hanno sentito parlare della morte in culla, ma la strada che separa la teoria dalla pratica è lastricata di errori. Ancora troppe mamme non smettono di fumare durante la gravidanza e l’allattamento, benché la sigaretta sia fra gli imputati più noti del rischio Sids (sindrome della morte improvvisa del lattante).
Non solo. Nonostante sia ormai dimostrato che la posizione più sicura in cui far dormire il bebè sia quella supina, a Roma il 53% delle mamme e dei papà mette a nanna il bimbo steso sul lato: un dato in linea a quello rilevato a Bari, ma quasi doppio rispetto alla percentuale registrata a Milano. A bocciare le famiglie della Penisola sono i risultati delle interviste condotte su un totale di 5.300 genitori nelle tre città italiane in occasione di ‘Bimbinfiera’, kermesse dedicata al mondo dell’infanzia. Una campagna organizzata da MAM Association, nata con l’obiettivo di sensibilizzare i genitori sulla Sids.

COS’E’ LA MORTE IN CULLA (SIDS)
La SIDS (sindrome della morte improvvisa del lattante) nota anche come sindrome della morte improvvisa infantile o morte inaspettata del lattante oppure, in terminologia comune, “morte in culla” (in inglese Sudden Infant Death Syndrome o SIDS) è un fenomeno che non trova ancora alcuna spiegazione presso la comunità scientifica. Si manifesta provocando la morte improvvisa ed inaspettata di un lattante apparentemente sano. La morte resta inspiegata anche dopo l’effettuazione di esami post-mortem. La sindrome colpisce i bambini nel primo anno di vita ed è a tutt’oggi la prima causa di morte dei bambini nati sani. Ha un’incidenza stimata, per similitudine con altri stati, che oscilla tra 0,7 e 1 per mille, ma non esistono attualmente dati statistici precisi in Italia.

GENITORI ITALIANI IGNORANTI IN MATERIA
In generale – spiegano i promotori del progetto in una nota – passando da Milano a Bari e a Roma, i risultati delle interviste non si discostano di molto. In particolare, però, dai dati romani emerge che solo una piccola percentuale di genitori ha sentito parlare in modo esaustivo di Sids. Inoltre, ancora molte famiglie dicono di non sapere che la sindrome è la prima causa di morte dal ventottesimo giorno al primo anno di vita. Insomma, per abbattere i numeri della Sids c’è ancora molto da fare, conclude MAM. Ma una corretta e accurata informazione su questo tema, resta convinta l’associazione, è fondamentale per aiutare mamme e papà a far dormire sonni tranquilli ai loro piccoli. La prova è il dato sull’uso del ciuccio: la metà dei genitori conosce la sua utilità ed efficacia preventiva, nonostante l’impiego del succhietto sia stato fra le ultime raccomandazioni incluse nei comportamenti anti-Sids.

PREVENZIONE DELLA MORTE IN CULLA
A fronte dei fattori di rischio vi sono alcune raccomandazioni per prevenire la SIDS:
* Il bambino deve dormire a pancia in su (supino);
* Non bisogna fumare nell’ambiente in cui soggiorna o dorme e nell’abitazione;
* L’ambiente dove dorme non deve essere troppo caldo, (il microclima della stanza è ottimale quando la temperatura è compresa tra i 18 °C e i 20 °C e quando un buon ricambio d’aria permette che l’umidità sia intorno al 50%) non deve essere coperto eccessivamente e deve dormire lontano da fonti di calore;
* In caso di febbre il bambino deve essere coperto di meno;
* Si consiglia di far dormire il bambino nella stanza dei genitori nella sua culla e non nel letto dei genitori;
* L’uso del succhiotto è considerato oggi un fattore di attenuazione del rischio.

LA CULLA
La culla gioca un ruolo importante e l’uso di materassi rigidi è sicuramente rilevante. Non devono essere presenti nella culla oggetti che possano limitare la respirazione del bambino (ad esempio pupazzi, peluches, cuscini, lenzuola stropicciate). Il lenzuolo non deve essere posto sulla testa del bambino ma deve coprire solo fino al petto e le braccia devono esser scoperte in modo da evitare che il loro movimento possa portare il lenzuolo a coprire la testa e le vie respiratorie.

IL SUCCHIOTTO
Uno studio del 2005 dimostrò che l’uso del succhiotto riduceva del 90% il rischio della sindrome. Ciò sembra essere dovuto al fatto che la superficie esterna del succhiotto consenta al bambino di tenere il viso lontano dalla superficie del materasso riducendo il rischio di soffocamento.

SIDS E ABUSO DI MINORI
Spesso è stato scoperto che la vera causa di morte del neonato era infanticidio laddove era stato diagnosticato in prima istanza la sindrome da morte in culla. Alcuni ricercatori hanno stimato che tra il 5% e il 20% dei casi la SIDS è in realtà infanticidio.

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