“Genitori e figli: agitare bene prima dell’uso”, quando una risata fa riflettere sulla crisi delle famiglie

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Ridere per riflettere sulla crisi delle famiglie moderne con un film interpretato da Luciana Littizzetto e Silvio Orlando… è “Genitori e Figli: Agitare bene prima dell’Uso“, uscito nelle sale cinematografiche italiane a febbraio. La trama? Attualissima. Nina ha quindici anni, due genitori separati e un fratellino di sette anni. Una mattina il suo professore d’italiano, Alberto, reduce da una furibonda litigata con il figlio Gigio (intenzionato a partecipare ai provini del Grande Fratello), assegna un tema dal titolo: “Genitori & Figli: istruzioni per l’uso”. Per Nina é l’occasione per raccontare delle ansie di sua madre Luisa, caposala d’ospedale legata da una relazione impossibile al collega Mario, della voglia di libertà del padre Gianni, che ha lasciato la famiglia per vivere in barca ed è diventato l’egoismo allo stato puro, dell’inspiegabile razzismo del fratellino Ettore e di una misteriosa nonna che ricompare d’improvviso dopo vent’anni.

Ma soprattutto Nina racconta di sé: delle sue due amiche, Clarissa e Giovanna, della prima tragicomica serata in discoteca, delle scorribande con i ragazzi più grandi, del suo primo innamoramento per Patrizio, un buffo ragazzo dall’ancora più buffo soprannome: Ubaldolay. La penna di Nina riserverà qualche sorpresa anche per Alberto che, dalla lettura del tema, scoprirà di suo figlio Luigi, detto Gigio, cose che in vent’anni non aveva nemmeno sospettato…

GENITORI E FIGLI: AGITARE BENE PRIMA DELL’USO
Dopo l’esperienza cinematografica molto poco gratificante – per ammissione dello stesso regista – di Italians, Giovanni Veronesi torna con “Genitori e figli: agitare bene prima dell’uso“, che vede protagonista una quattordicenne confusa dai primi turbamenti sentimentali e sessuali. Attraverso gli occhi innocenti e gentili della giovane Nina (una convincente esordiente Chiara Passarelli) assistiamo quindi alle difficoltà che i padri e le madri di oggi affrontano sia nel rapporto coniugale che in particolar modo nel trovare un dialogo equilibrato e proficuo con i propri figli. Veronesi sembra voler evitare fin dal principio messaggi retorici e preconcetti sulla situazione dei giovani d’oggi, e costruisce scene di confronto generazionale che preferiscono proporre argomenti di dibattito piuttosto che dare risposte. Il dubbio maggiore che questo film però lascia nello spettatore è quello che dietro all’ostentata neutralità rispetto ai temi proposti non ci sia in molti momenti la capacità di andare in profondità rispetto agli stessi. Genitori & figli alterna infatti momenti più forti ed introspettivi ad altri in cui dialoghi si fanno più superficiali. Da vedere per genitori di figli di tutte le età.

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