Ogni 4 ore una persona riceve una diagnosi di sclerosi multipla, con un numero totale di malati che oggi si attesta a 60 mila nel nostro Paese. E sono molti i giovani: rappresentano il 50% di tutti i pazienti. Quando la malattia viene loro diagnosticata, la maggior parte dei giovani ha tra i 20 e i 30 anni: li colpisce nel pieno della vita, i progetti per il futuro hanno un arresto. Per loro diventa prioritario, allora, capire e sapere, per poter decidere come impostare la propria vita. Lo ricorda l’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) che quest’anno al programma ad hoc avviato per i giovani dedica “Una mela per la vita“, iniziativa che ha raccolto nelle piazze italiane 2 milioni e 400 mila euro, in parte destinati proprio al progetto giovani.
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Autismo: un progetto per riconoscerlo sin dalla culla
Al via un progetto ‘made in Italy’ per riconoscere fin dalla culla i segni dell’autismo, e poter così avviare un trattamento precoce. Parte nel 2011 il progetto “Non invasive tools for early detection of Autism Spectrum Disorders“, affidato alla ricercatrice dell’Istituto superiore di sanità Maria Luisa Scattoni, vincitrice del premio Giovani ricercatori, e finanziato dal ministero della Salute. Il progetto coinvolge il reparto Imaging molecolare e cellulare dell’Iss, l’Irccs Stella Maris, l’ospedale Bambino Gesù di Roma e l’Università di Firenze ed è stato annunciato nel corso del convegno internazionale “Autism from research to policy“, che si apre all’Iss.
‘Chiave’ del progetto, l’avvio di studi non invasivi che prevedono l’osservazione di 200 bambini alla nascita, a un mese, a tre e a sei mesi.
Diritti dei bambini: servono farmaci a misura di bambino per il trattamento del dolore
Ancora oggi il bambino riceve meno cure per il dolore rispetto all’adulto. E molte delle procedure dolorose effettuate in ospedale sui piccoli pazienti vengono eseguite “senza un adeguato trattamento antalgico“. Lo sottolineano in una nota gli anestesisti rianimatori pediatrici, riuniti a Parma in occasione del 64.esimo Congresso nazionale Siaarti, denunciando la mancanza nel nostro Paese di farmaci analgesici registrati per la cura del dolore in età pediatrica.
Arriva Carpediem, la macchina che assiste i neonati con gravi disfunzioni a cuore e reni
Si chiama ‘Carpediem‘ (Cardio-Renal Pediatric Dialisis Emergency Machine) la prima macchina al mondo per assistere neonati con gravi disfunzioni cardiache e renali, che necessitano di una terapia con rene artificiale per sopravvivere. L’eccezionale strumento è stato realizzato all’Ulss 6 di Vicenza, grazie agli studi diretti dal direttore del dipartimento di nefrologia, dialisi e trapianto dell’ospedale San Bortolo Claudio Ronco, coadiuvato da Sandro Frigiola del dipartimento di cardiochirurgia del Policlinico San Donato di Milano e da Zaccaria Ricci del dipartimento di cardioanestesia e terapia intensiva pediatrica del Bambino Gesù di Roma.
Parto sicuro: i ginecologi chiedono meno strutture ma più organizzate
La nuova mappa del parto in Italia deve prevedere un numero inferiore di strutture sul territorio ma meglio attrezzate, con la presenza, 24 ore su 24, di una guardia ostetrica, del neonatologo e la possibilità di usufruire dell’analgesia epidurale, con la disponibilità a tempo pieno dell’anestesista. E’ quanto affermano i ginecologi della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), dell’Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani (Aogoi) e della Federazione sindacale medici dirigenti (Fesmed), che propongono il riordino del sistema materno infantile del nostro Paese dopo i recenti casi di malasanità che hanno coinvolto partorienti e neonati.
Tendenze adolescenti: arriva la bulimia dello sballo con il mix di stupefacenti
Dal tossicodipendente fedele a una sola droga agli amanti dell’abbinamento fisso, fino ad arrivare alla ‘bulimia dello sballo‘. Sostanze mischiate a caso, combinazioni infinite dall’effetto imprevedibile, in cui cambiano gli ingredienti del cocktail, ma non l’obiettivo finale: “Alterarsi profondamente, per poi tornare alla routine di tutti i giorni”. Così, a cavallo tra secondo e terzo millennio, è cambiata la schiavitù dagli stupefacenti. Oggi il must è il policonsumo, un fenomeno che si allarga ed evolve, ma “esiste da anni“, assicura Riccardo Gatti, direttore del Dipartimento dipendenze dell’Asl di Milano, dopo la morte del 19enne bolognese ucciso da un mix di alcol, anfetamine e ketamina. Enrico, l’ultima vittima di una moda killer, entrato in coma settimana scorsa in discoteca.
Drink con il pancione, si può. Uno studio rivela che non danneggiano il feto
Bere un bicchierino o due a settimana, anche se si ha il pancione, non aumenta il rischio di problemi dello sviluppo per il feto. Ad assolvere un consumo leggero di alcolici è uno studio su oltre 11mila bimbi di 5 anni, pubblicato sul ‘Journal of Epidemiology and Community Health’. Benché l’indicazione ufficiale resti quella di evitare in maniera assoluta gli alcolici in gravidanza, i ricercatori hanno scoperto che non c’erano segni di danni sui figli delle donne che si sono concesse qualche drink nei nove mesi di attesa.
Se la mamma è stressata, i figli sono a rischio asma
Avere una mamma stressata aumenta il rischio che i bambini sviluppino l’asma. Lo ha scoperto una ricerca della giapponese Kyushu University, pubblicata sulla rivista ‘BioPsychoSocial Medicine’. Lo studio ha esaminato per un anno 223 donne che avevano figli dai due ai 12 anni, verificando il loro livello di stress e le loro abitudini nei rapporti con i figli. Dalla ricerca e’ emerso che i bimbi di piu’ di 7 anni d’eta’ con mamme iperprotettive avevano una maggiore probabilita’ di avere attacchi forti, mentre lo stato di salute peggiore era dei bambini con mamme cronicamente arrabbiate o che soffocavano i propri sentimenti.
Sette buone ragioni per regalare un cucciolo ai vostri bimbi
“Mamma, papà: voglio un cucciolo!”. Chi di noi non si è dovuto confrontare con una richiesta simile? All’inizio, ammettiamolo, pensiamo subito all’ennesimo capriccio. E le ragioni di dire no, del resto, non mancano: chi porterà a spasso il pet? Chi gli preparerà il cibo e lo porterà a fare il vaccino? Conosciamo in anticipo la risposta. Certo, il bambino promette di occuparsi in toto del suo nuovo amico. Sappiamo benissimo che non sarà così. Ma i motivi per accogliere il suo desiderio non mancano… Gli esperti di Psychologies ne abbiamo individuati sette. Perché un cucciolo aiuta a crescere. Ed è un autentico maestro di vita. Parola di esperti.
Mode giovanili: 3 ragazzi su 10 hanno piercing e tatuaggi
Piercing e tattoo piacciono e sono sempre più diffusi tra i giovani. Tra gli adolescenti infatti ben il 31,3% ha un piercing e l’11,3% un tatuaggio, mentre negli universitari i valori sono più alti, con il 33% che ha un buco e il 24,5% un tatuaggio. A rilevarlo è uno studio dell’università Parthenope di Napoli, presentato oggi al convegno della Società italiana di igiene (Siti) a Venezia, condotto su un campione di 9.322 studenti adolescenti e universitari. In generale il piercing è più frequente nel sesso femminile, e l’età in cui si decide di lasciare un segno indelebile sulla propria pelle è abbastanza precoce: 13 anni per il piercing e 15 per il tatuaggio negli adolescenti. La motivazione più frequente (25,7%) è perche “sono di moda” tra i giovani, mentre per i più grandi è il “non so” (22,4%).