Dieta fai da te: un adolescente su due si vorrebbe più magro

Più belli, più alti e soprattutto più magri. Un adolescente su due vorrebbe perdere peso, percentuale che tra le ragazze arriva quasi al 60%. E nel tentativo di dimagrire il 22% ha già fatto una dieta dimagrante, ma solo il 32% (era il 36% nel 2009) si è rivolto a un medico, appena il 26% delle femmine. Dilaga dunque la dieta ‘fai da te’: l’ha sperimentata il 35% degli adolescenti, percentuale che arriva al 43% tra le ragazze. Lo indicano i dati dell’indagine annuale della Società italiana di pediatria (Sip) sui comportamenti dei teenager, realizzata su un campione di 1.300 studenti delle scuole medie, di età compresa tra 12 e 14 anni.

La celiachia nel bambino: come comportarsi

 La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine che si manifesta in soggetti geneticamente predisposti.
Il glutine si trova in molti cereali, frumento, orzo, farro, avena, segale, kamut, grano greco, seitan, ecc.
Esistono degli esami ematologici che permettono di individuare la celiachia: anticorpi anti-gliadina (AGA), anti-endomisio (EMA) e anticorpi anti-transglutaminasi (Ac anti-tTG), ma l’unico esame riconosciuto in Italia per avere l’esenzione sanitaria è la biopsia del villo intestinale.
La biopsia del villo intestinale è un esame invasivo e molto fastidioso, poco gradito e tollerato dall’adulto, e ancora di più dal bambino.

Allattamento al seno fino a sei mesi
Nel bambino i primi sintomi di celiachia si possono manifestare in seguito all’introduzione nella dieta di cibi contenenti glutine. Più tardi si inseriscono alimenti contenenti glutine nella dieta del bambino, meglio è.

Pubertà precoce: le bambine sono più a rischio obesità

Dna tiranno con le ‘lolite’: le bimbe che diventano donne troppo in fretta sono più esposte all’obesità e il rischio è scritto nei cromosomi. Lo dimostra uno studio pubblicato su ‘Nature Genetics’, che ha coinvolto 104 istituzioni scientifiche in tutto il mondo fra cui anche – per l’Italia – l’Irccs San Raffaele di Milano, l’Irccs Burlo Garofolo e l’università degli Studi di Trieste, l’Istituto Inn-Cnr di Cagliari.
Analizzando oltre 100 mila donne tra Europa, Usa e Australia, i ricercatori del consorzio internazionale Reprogen hanno identificato 30 nuovi geni ‘orologio’ che controllano l’età dello sviluppo sessuale femminile. I risultati – riassume in una nota l’Istituto scientifico-universitario San Raffaele di Milano – evidenziano specifici collegamenti genetici tra la pubertà e il peso corporeo.

La prima colazione è il pasto più importante della giornata: ecco come prevenire l’obesità infantile

Chi ben comincia è metà dell’opera. Accade anche a tavola, dove gli esperti concordano: la prima colazione è in assoluto il pasto più importante della giornata, un’iniezione di ‘carburante’ necessaria per affrontare al meglio le ore iniziali della giornata. In ufficio, ma soprattutto a scuola. Eppure, benché il 90% degli italiani dichiari di fare colazione, alla prova dei fatti la maggior parte fallisce. Solo il 30% consuma un primo pasto adeguato, mentre 7 su 10 sbagliano qualità o quantità degli alimenti assunti. E il dato più allarmante riguarda proprio i bambini: il 10-30%, in Europa come negli Usa, salta del tutto la colazione, rischiando problemi di salute e in primis sovrappeso e obesità.

Se la colazione è golosa, il bimbo è più bravo a scuola

Una buona pagella a scuola si costruisce anche a tavola, a cominciare dal primo appuntamento con il piatto: la colazione. Saltarla è vietato, avvertono gli esperti dell’università di Padova che sul legame fra pasto mattutino e rendimento sui banchi stanno conducendo studi ad hoc. Ricerche da cui emerge che una colazione ‘golosa’, che comprenda ad esempio creme spalmabili a base di nocciola e cacao, regala concentrazione e buonumore anche ai bimbi più refrattari a mangiare appena svegli. I primi dati che lo dimostrano sono stati presentati la scorsa settimana nel capoluogo lombardo, durante la prima giornata del Congresso internazionale Milanopediatria 2010, in corso fino a domenica.

Donazione del sangue da cordone ombelicale: gli scienziati dicono no al sistema privato

 Sì alla donazione del sangue da cordone ombelicale che è utile e funzionale. No al prelievo per uso privato, sistema che alla prova dei fatti si rivela inutile. Lo hanno affermato esperti e presidenti delle società scientifiche nazionali del settore tra cui il Gruppo italiano trapianti midollo osseo (Gitmo) e la Società italiana di medicina trasfusionale e immunoematologia (Simti) a Verona, in occasione della tavola rotonda ‘Donazioni e trapianti di cellule staminali emopoietiche, oggi’, organizzata nei giorni scorsi dalla Federazione nazionale Adoces e Admor.

Bimbi con malattie degli adulti: un allarme per medici e pediatri

 Di fronte a una mano ad artiglio o alla sindrome del tunnel carpale che si presentano in un bambino, quando normalmente si tratta di una patologie dell’adulto, il medico dovrebbe farsi venire il dubbio di essere in presenza di una malattia rara da accumulo come la mucopolisaccaridosi, la malattia di Gaucher o la malattia di Fabry. Ma arrivare a questa ipotesi non e’ scontato“. Cosi’ Francesco Zulian, responsabile del Centro di Reumatolgia Pediatrica dell’Universita’ di Padova e uno dei maggiori esperti in Italia, ha spiegato al sito www.osservatoriomalattierare.it perche’ da due anni – grazie al sostegno delle aziende farmaceutiche Biomarin e Genzyme – sta portando in giro per l’Italia Corsi di Formazione per pediatri, medici di base e ospedalieri.

Bimbi sempre più alti e pesanti, ma meno sani di una volta

Piu’ alti e piu’ pesanti alla nascita, piu’ longevi anche, ma sempre piu’ spesso sofferenti per malattie croniche con le quali dovranno fare i conti per tutta la vita. Cambiano i bambini, pesati e misurati sui lettini dei pediatri italiani, che hanno registrato le evoluzioni della salute dell’infanzia negli ultimi 120 anni, celebrati quest’anno dalla Societa’ Italiana di Pediatria. Alla fine dell’800 la mortalita’ neonatale ed infantile era elevatissima e il 78% dei neonati con peso inferiore ai 2 kg e mezzo non sopravviveva. Su mille bambini 250 morivano nel 1 anno di vita (il tasso di mortalita’ generale era pari al 25 per mille e l’11 per mille degli adulti), 390-450 entro i primi 5 anni di vita, 400-450 nei primi 15 anni.

Tacchi e paillettes griffate all’asta per salvare i bimbi dei paesi poveri

 Stiletti vertiginosi e scarpe ‘must have’ all’asta per salvare la vita ai tanti bimbi stroncati da malattie prevenibili nei Paesi poveri. E’ la campagna lanciata in Gran Bretagna da ‘Save the Children’, a cui hanno già aderito diversi nomi che contano, da Samatha Cameron all’attrice Sienna Miller, donando le loro calzature griffate.
L’iniziativa ‘Tacchi killer per dare un calcio a malattie killer‘ – si legge sull’Indipendent online – punta a raccogliere fondi per prevenire i decessi causati da patologie come polmonite, malaria, diarrea e morbillo.