Per quel che riguarda lo streptococco nei bambini bisogna fare attenzione ma non allarmarsi troppo. Anche se in quest’ultime settimane è stato evidente come questa infezione stia colpendo in maniera importante i più piccoli.

L’ipertensione nei bambini è in decisa crescita rispetto al passato. Cerchiamo di capire il perché di questo fenomeno e cosa si può fare per combatterlo. Cresce l’ipertensione infantile Negli ultimi
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Per quel che riguarda lo streptococco nei bambini bisogna fare attenzione ma non allarmarsi troppo. Anche se in quest’ultime settimane è stato evidente come questa infezione stia colpendo in maniera importante i più piccoli.

L’Ema ha dato il via libera alla somministrazione del vaccino anticovid nei bambini di età compresa tra i sei mesi e i cinque anni. Si tratta di un ulteriore passo in avanti della lotta contro il coronavirus.

Bisogna fare il vaccino antinfluenzale ai bambini. Per la loro sicurezza, per evitare che stiamo mal. E perché per quanto l’influenza spesso non sia niente di particolarmente preoccupante, dobbiamo offrire loro la possibilità di difendersi dal virus.

Cresce il numero di bambini che vengono vaccinati contro il Covid ma allo stesso tempo crescono anche i contagi in quella che è la fascia pediatrica di età, sottolineando come sia necessario che coloro che vi appartengono siano efficacemente protetti. È questa la situazione descritta dalla Sip, la Società italiana di pediatria, la quale ha deciso di aiutare i genitori con figli ammalatisi di Covid a capire quando immunizzarli.

Il covid-19 è un virus infido capace d’insinuarsi in maniera capillare e in un momento in cui la maggior parte degli adulti sono vaccinati e quindi comunque alle prese con sintomi più lievi ove presenti, a essere tra le fasce più colpite dai contagi e in particolare, nell’ultima settimana, è quella della fascia di età dagli zero ai due anni.

Un pronunciamento che è arrivato prima del previsto: l’Agenzia europea del Farmaco ha dato infatti il via libera alla vaccinazione anticovid per la fascia di bambini di età compresa tra i 5 ed i 11 anni. A essere interessati da questa decisione, in Italia, sono circa quattro milioni di minori.

Quando si parla di coronavirus una delle cose che è stata notata è che i più piccoli si ammalano generalmente molto meno e quando rimangono contagiati spesso e volentieri presentano dei sintomi meno potenti. Da che cosa dipende questo? Gli esperti hanno cercato di rispondere a questa domanda.
