Vaccino antinfluenzale, bisogna farlo ai bambini

di Valentina Cervelli Commenta

Bisogna fare il vaccino antinfluenzale ai bambini. Per la loro sicurezza, per evitare che stiamo mal. E perché per quanto l’influenza spesso non sia niente di particolarmente preoccupante, dobbiamo offrire loro la possibilità di difendersi dal virus.

Vaccino antinfluenzale necessario

Troppo spesso si approcciano le malattie dei bambini mossi dalla paura. Ma da quella sbagliata. Invece di preoccuparsi di fare ciò di necessario per farli stare bene, i genitori iniziano ad avere troppo timore di fare la cosa giusta. Purtroppo in ciò influisce una scarsa informazione e l’incapacità di affidarsi a chi ne sa per lasciarsi andare a percezioni ascoltando proclami.

Quando si tratta di salute ci si dovrebbe affidare alla scienza e non ai complottismi. Lo abbiamo visto con la pandemia di coronavirus ancora in atto e lo vediamo ogni giorno anche con malattie più semplici. Il vaccino antinfluenzale non è un capriccio ma uno strumento che abbiamo per evitare una patologia che può potenzialmente lasciare degli strascichi.  E alcune fasce, come quella dei bambini, necessitano di una mano ad affrontarla.

Cosa consigliano i pediatri

Il consiglio dei pediatri è quello di sottoporre i bambini al vaccino antinfluenzale. E non lo fanno per via di ipotetiche pressioni delle case farmaceutiche. Lo consigliano in base alle raccomandazioni del Ministero della Salute e delle agenzie internazionali che non guadagnano nulla dalla vaccinazione. In particolare viene suggerita l’immunizzazione contro l’influenza per i bambini dai 6 mesi ai sei anni di età per via del loro sistema immunitario non robusto come quello di un adulto.

In questo modo si può evitare il loro contagio e quello conseguente dei loro nonni, che possono tra le altre cose presentare comorbidità e patologie concomitanti. E non solo: per quel che riguarda quest’anno primi cenni dell’epidemia sono già presenti. Al Bambino Gesù di Roma sono già stati ricoverati dei bambini con influenza stagionale: ragione per la quale è bene sentire il proprio pediatra e regolarsi in tal senso.

Tra l’altro non dobbiamo dimenticare che il covid non è scomparso e che i prossimi mesi, proprio per la concomitanza tra i due virus potrebbero presentarsi come complessi. Non cadiamo nell’errore di pensare che l’influenza non sia una infezione non grave. E sebbene la maggior parte della mortalità è solitamente legata alle fasce più anziane, allo stesso modo il rischio è presente nei bambini fragili.

Il vaccino antinfluenzale quest’anno è ancora più importante di quello degli anni scorsi, per via della mancata immunizzazione e scarsa circolazione nei due anni di restrizioni. E perché questo ceppo di virus in particolare risulta essere più contagioso.

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