C’era una volta una collina che aveva sulla cima una bella foresta di pini alti e maestosi. Dagli abitanti del villaggio veniva chiamata la Montagna del gigante. Bastava fermarsi sul ponte costruito sul ruscello e guardare in altro per vedere una forma quasi umana. Aiutati dall’immaginazione, si poteva pensare che le rocce e gli alberi in realtà fossero un gigante addormentato. Lungo il sentiero che portava alla cima della collina sorgeva una specie di arco formato dalla roccia. Questa veniva detta la Porta del gigante. In un tempo molto lontano, si dice che quando qualcuno degli abitanti del paese voleva parlare con il gigante, si metteva davanti all’arco naturale e gettava un sasso oltre l’apertura, dicendo “Apri, gigante!”.
Un giorno arrivo’ in paese un cantastorie che aveva sentito parlare della leggenda della montagna e voleva vedere di persona “il gigante”. L’uomo si fece accompagnare da un contadino fino davanti alla porta di roccia e bussò due volte, ma nessuno apri’. “Prima di insistere a bussare, devi sapere che l’ultima persona che ha visto il gigante avrebbe preferito non averlo mai fatto” disse il contadino. ” Molti anni fa, pochi giorni prima di Natale, Hans Blossom, questo è il nome dello sfortunato, era fuori città per lavoro e temeva di non poter tornare a casa in tempo per le feste. Stava per partire dalla città in cui si trovava, quando incontrò un uomo alto e grosso, con abiti eleganti e il viso corrucciato. Ad Hans sembrò di averlo già visto nella sua città. L’uomo camminava molto velocemente verso il proprio cavallo. “Sei di fretta” gli disse Hans. “Si’, devo essere a Vaage stasera” rispose. “Anch’io vado là, ma impiegherò alcuni giorni per arrivare” replicò Hans. “Con il mio cavallo, saremo la’ in poche ore. Vuoi un passaggio?”. “Certo” disse Hans. Fece appena in tempo a montare in sella, che il cavallo parti’ a tutta velocita’. Dopo poco tempo, il destriero si fermo’. “Scendi, ora sei vicino a casa. Mentre cammini, prometti che non ti volterai a guardare dietro di te ” gli disse l’accompagnatore. Hans ringraziò e si incammino’. Un attimo dopo senti’ un forte rumore che veniva dalla montagna. E la strada di fonte a lui si illuminò a giorno. Hans dimentico’ la promessa fatta e si volto’. Vide la porta di roccia della montagna che si apriva e mostrava all’interno la luce di migliaia di candele. Al centro della porta stava il gigante, cioe’ l’uomo che lo aveva accompagnato. Da quella notte Hans non è più stato lo stesso e la sua mente non è più lucida. E rimarrà cosi’ per tutto il resto della sua vita”.
Le fiabe più belle: il gigante della montagna
di 4 Novembre 20101
Letizia 14 Novembre 2012 il 14:47
Posso sapere di che paese è..?