Malattie respiratorie: asma in aumento tra i bimbi, gire di vite sul divieto di fumo in aree pubbliche

di Redazione Commenta

Costa 1.400 euro l’anno per ciascun paziente italiano. L’asma, malattia respiratoria che colpisce tre milioni di persone in Italia, è anche causa di 500 decessi l’anno e colpisce sempre più bambini. Si tratta di numeri allarmanti che richiedono un’attenzione particolare nei confronti di questa patologia. Se ne è parlato la scorsa settimana al ministero della Salute di Roma, dove Federasma Onlus e le associazioni dei pazienti con malattie respiratorie hanno voluto celebrare la sedicesima Giornata nazionale del respiro, ufficialmente in calendario sabato. All’incontro ha voluto partecipare anche il ministro della Salute Ferruccio Fazio.

L’ASMA TRA I BAMBINI
A livello mondiale – osserva Sandra Frateiacci, presidente Federasma – la prevalenza dell’asma è in costante aumento soprattutto tra i bambini e i giovani. In Italia i dati più recenti attestano che circa l’8-10% dei bambini soffre di asma e nell’80% dei casi è provocata da allergie. Le malattie respiratorie, inoltre, rappresentano nel nostro Paese la terza causa di morte“. Questi temi sono molto sentiti dal ministero che, come ricorda il suo responsabile, è in prima linea nella prevenzione delle malattie respiratorie.

DIVIETO DI FUMO VICINO AI BAMBINI
Al Senato – dice Fazio – c’è un disegno di legge che andrà a proibire il fumo nei cortili scolastici. La lotta al fumo fa parte delle azioni previste dal Governo, insieme alla promozione di una sana alimentazione, dell’attività fisica e alla lotta all’alcol“. La speranza è di avvicinare sempre di più i cittadini a una diagnosi precoce che permetta di intervenire velocemente nel caso di disturbi respiratori.

RICOVERI INAPPROPRIATI PER BAMBINI
Anche l’inappropriatezza dei ricoveri è importante – spiega Fazio – ma purtroppo su questo argomento ci sono ancora molte differenze fra le Regioni. Un ricovero inappropriato incide sul territorio, perchè è sul territorio che andrebbe trattato il paziente colpito da malattia respiratoria“.

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