Portare indietro le lancette dell’orologio, come è accaduto settimana scorsa con il ritorno dell’ora solare, si trasformerà in un “incubo per 250 mila bimbi italiani“, ovvero per “un piccolo su due”. L’ora di ‘nanna’ in più, infatti, rischia di trasformarsi in un’arma a doppio taglio per i bambini della Penisola, che potrebbero incappare in insonnia e notti agitate. Almeno secondo Italo Farnetani, pediatra e docente dell’università degli Studi di Milano Bicocca, che ricorda come i bimbi siano molto abitudinari. E come il loro organismo, rispetto a quello di mamma e papà, abbia minori capacità di adattamento.
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Pubertà maschile: è possibile predire se il bimbo si svilupperà in salute un anno prima
Buone notizie per le mamme ansiose di sapere se il loro bimbo crescerà a dovere e se il suo apparato riproduttivo è in salute. Sono infatti stati individuati i marker nel sangue in grado di predire la pubertà degli uomini con un anno di anticipo rispetto alla comparsa dei segnali clinici noti, come l’aumento del volume testicolare e la crescita in altezza dei ragazzi, conseguente l’attivazione delle ghiandole ipotalamica, pituitaria e gonadica. Se ne è parlato al IX Congresso della Società italiana di andrologia e medicina della sessualità (Siams), al Policlinico dell’Università di Modena.
Campagna europea anti-fumo: raggiunti 500 milioni di giovani
Ventiseimila spot televisivi trasmessi fra il 2009 e il 2010, 504 milioni di contatti raggiunti nella fascia d’età 15-34 anni, il 67% dei giovani europei al di sotto dei 25 che conosce l’iniziativa. La campagna europea contro il fumo ‘Help – Per una vita senza tabacco‘ tira le somme a cinque anni dal suo lancio e oggi a Roma, in occasione di una conferenza stampa organizzata nella sede del ministero della Salute, rilancia il suo messaggio: l’assurdità del fumo.
Gomme da masticare: molto più che una cattiva abitudine
La notizia è di qualche giorno fa: un bimbo di due anni è morto soffocato dopo aver ingoiato, probabilmente, una gomma da masticare. E’ accaduto in un’abitazione della zona di Oregina, nella parte alta di Genova. Sul posto si sono subito recati un’autoambulanza e il medico del 118 che ha subito sottoposto il piccolo a tutte le manovre di rianimazione, ma non c’e’ stato nulla da fare. E’ intervenuta anche una Volante della questura, senza purtroppo poter aiutare. I casi di soffocamento da cibo sono molto frequenti nei bambini, specialmente quelli al di sotto dei 5 anni di età: ecco un motivo in più per evitare di dare delle gomme da masticare a bambini in età così piccola. E allora vediamo, al di là del rischio di soffocamento nei bambini, quali sono gli altri danni provocati dalle gomme da masticare e, di conseguenza, perché dire di no alle gomme per i nostri bambini…
Tabagismo minorile: il 19 per cento dei quindicenni fuma
In Italia fuma il 19% dei quindicenni: è dunque prioritario puntare a campagne di sensibilizzazione contro il tabagismo mirate ai giovani ed in cui siano i giovani stessi a veicolare il messaggio. A sottolinearlo è stato il ministro della Salute Ferruccio Fazio in occasione di una conferenza stampa per la conclusione della campagna europea di prevenzione al tabagismo ‘Help – per una vita senza tabacco‘. Sulla base di una indagine svolta nelle scuole attraverso 70 mila questionari, ha ricordato Fazio, si evince che dichiara di fumare almeno una volta a settimana l’1% dei maschi e lo 0,2% delle femmine di 11 anni; il 4,14% dei maschi e il 3,68% delle femmine di 13 anni; il 19,8% dei maschi e il 19,42% delle femmine di 15 anni. Dunque, ha rilevato Fazio, “il problema tra i giovani è significativo ed è fondamentale promuovere campagne mirate soprattutto ai più giovani. Poiché vogliamo essere persuasivi e non repressivi – ha aggiunto – è importante che siano i giovani stessi a veicolare il messaggio dell’anti-tabagismo convincendo i propri coetanei“.
Indennità di accompagnamento per down a rischio: troppe visite sommarie
“A rischio il diritto all’indennità di accompagnamento per le persone con sindrome di Down a causa di controlli sommari da parte dell’Inps“. La denuncia arriva da CoorDown, che in una
L’urologo tra gli adolescenti: poche visite dopo i 13 anni
Non rimpiangono il servizio militare obbligatorio, ma la visita di leva sì. Con l’addio alla naja visitare un teenager è diventato difficilissimo per gli urologi italiani, che lanciano l’allarme: “Dopo i 13 anni i ragazzi finiscono risucchiati in un buco nero. E’ una continua fuga dai medici“.
“Nessuna figura di riferimento per loro, a differenza della donna con il ginecologo, e il rischio è che sviluppino indisturbati malattie anche gravi. Da quelle sessuali fino al cancro al testicolo. Non sapete quanti tumori stanati troppo tardi“, avverte il segretario generale della Società italiana di urologia (Siu), Vincenzo Mirone. La salute dell’uomo è a rischio. Tanto che gli urologi stanno pensando a un progetto per portare l’educazione sessuale e la prevenzione direttamente fra i banchi di scuola. Più precisamente nelle scuole medie inferiori.
Un bebé su 300 muore subito dopo il parto. Un’onda di luce per ricordarli
In Italia una gravidanza su 300 si conclude con la morte del bambino prima della nascita o subito dopo il parto. Un problema grave e di cui si parla poco, ma che riguarda 1 su 250-300 nascite nei Paesi industrializzati. Per questo motivo le associazioni dei genitori organizzano in tutto il mondo iniziative di informazione e ricordo. L’associazione CiaoLapo Onlus coordina le attività in Italia: stasera alle 19 un’onda di luce attraverserà l’Italia, e domani ci sarà il raduno nazionale di centinaia di genitori e una petizione per il diritto alla sepoltura. In Italia ogni anno 2.500 famiglie perdono il loro bambino nell’ultimo trimestre di gravidanza o nei primi giorni di vita senza una causa apparente. Numeri allarmanti diffusi proprio ad ottobre, mese internazionale della consapevolezza sulla morte infantile e in gravidanza.
Pediatria: sempre più donne scelgono di occuparsi delle malattie dei bambini
‘Avanzata rosa’ nella medicina dedicata ai bambini: oggi le pediatre rappresentano infatti ben il 62% dei membri della Società italiana di pediatria (Sip), come è stato notato durante il 66esimo Congresso della società scientifica di Roma. Il trend che vede le donne sempre più protagoniste nella cura dei baby-pazienti non accenna ad arrestarsi. “Analizzando i dati che abbiamo a disposizione sulle scuole di specializzazione in pediatria – ha evidenziato Alberto Ugazio, presidente della Sip – possiamo affermare che la nostra specialità sarà sempre più al femminile: presto sarà donna quasi l’80% dei pediatri italiani“, ha precisato.
Bimba norvegese nata senza naso: operata a Milano, ora ha un naso nuovo
Ci avevano già provato alcuni medici di Londra, ma senza successo: costruire un naso dal nulla, su un piccolo volto in cui non era previsto neanche lo spazio per ospitarne uno. Difficile rimediare al rarissimo scherzo del destino che ha costretto una bimba norvegese a vivere senza naso per 9 anni. Poi il viaggio della speranza verso l’Italia. Destinazione: ospedale San Paolo di Milano, dove lavora un chirurgo, Roberto Brusati, che nel 2007 ha messo la firma su un intervento simile. Il suo bisturi ha già modellato un ‘naso doc’ per una bambina marocchina con la stessa patologia, l’arinia.