Safe Unborn Child, la cintura di sicurezza per le donne incinte

 Safe Unborn Child è un dispositivo di sicurezza ideato per proteggere le donne incinte e il loro bambino nel pancione durante gli spostamenti in macchina.
E indicato sia per quante non rinunciano a guidare la propria auto anche in gravidanza che per tutte le future mamme che, invece, preferiscono rimanere sedute al posto del passeggero, poiché le consente di posizionare la cintura di sicurezza nel modo più corretto e sicuro.

Infatti, le cinture di sicurezza di una normale macchina possono esercitare una significativa pressione sulla pancia della futura mamma sia nel caso di incidente, che in occasione di brusche frenate.
Inoltre, utilizzando Safe Unborn Child si evita il comportamento pericoloso ed illegale di quante decidono di non indossare la cintura di sicurezza nelle ultime settimane delle gravidanza, garantendo quella comodità e libertà di movimento che consentono di guidare in tutta serenità.

Guida e consigli su come comportarsi quando i bambini dicono “è mio”

 Una delle prime parole che un bambino impara a pronunciare è “mio“. Non preoccupatevi se vostro figlio vuole tutto per lui o addirittura arriva a litigare con i suoi primi amichetti per non cedere i suoi giocattoli.
Questo non significa che il bambino sia egoista, anzi al contrario il suo comportamento è del tutto normale.
In questo momento il piccolo è convinto che tutto il mondo giri attorno a lui, quindi è comprensibilissimo che pensi che tutto gli appartenga. Inoltre vostro figlio non sa ancora che i giochi prestati ad un altro bambino poi gli saranno restituiti.

Scuola a partire dal 2010 un sms avviserà i genitori sulle assenze dei loro figli

 A partire da gennaio 2010 partirà in via sperimentale per tutti coloro che lo vorranno, la comunicazione delle assenze dei figli a scuola alle famiglie tramite SMS.

Quindi tutti i ragazzi sono avvisati: “non c’è più scampo per tutti quei ragazzi che marinano la scuola“. Ad annunciarlo è il Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, che conta di allargare entro i primi 6 mesi del 2010 l’operazione in tutta l’Italia.