Cartoni animati: Hello Spank

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Hello Spank è un manga serializzato in origine su Nakayoshi dal 1978 al 1981, raccolto in 7 Tankōbon nel 1980, creato da Shun’ichi Yukimuro e Shizue Takanashi, ristampato in 4 bunko nel 1999. Nel 1981 è stato trasposto in una serie TV anime prodotta dalla Tokyo Movie Shinsha per un totale di 63 episodi alla quale ha fatto seguito un OAV di 95 minuti prodotto nel 1982. Il manga ha vinto il Kodansha Manga Award del 1981 nella categoria shojo. In Italia la serie animata è stata trasmessa per la prima volta su Italia 1 nel 1982, ritrasmesso le mattine dell’autunno del 2002 e l’OAV nel 2009 da Hiro; attualmente la serie è trasmessa a ora tarda su Nickelodeon, canale di SKY. La versione cartacea, invece, è arrivata inizialmente sulle pagine del Corriere dei Piccoli in maniera parziale con tavole ribaltate e ricolorate, per poi essere pubblicata in versione integrale e ufficiale dalla Play Press Publishing nel 2002. Nel 2004 il manga è stato ripubblicato in 2 maxi volumi (contenenti, rispettivamene, 3 e 4 Tankōbon).
La serie TV animata è arrivata anche in altri stati europei, tra i quali Francia, Spagna e Germania. Nell’edizione tedesca Spank e gli altri animali non parlano, ma abbaiano o miagolano semplicemente proprio come nella versione originale giapponese.

La storia
Aiko Morimura (Aika nella versione italiana), ragazza di quattordici anni, si trasferisce nella città di mare dove vive lo zio che la ospiterà durante il soggiorno parigino della madre, stilista di moda. Il padre sembra essere scomparso in mare durante una bufera con il suo yacht. Appena arrivata nella tranquilla cittadina, Aiko subisce un’altra perdita: a causa di un incidente stradale, infatti, le muore la cagnetta Papy che si era portata da Tokyo. Per tale motivo il vecchio saggio del porto, che i ragazzi della spiaggia chiamano nonno Jen, le affida Spank, un grosso cucciolo di cane bianco con le orecchie nere il cui padrone sparì in mare proprio come suo padre.
Nonostante l’iniziale riluttanza di Aiko ad adottare quello che sembra solo un “combina guai”, i due diventano presto inseparabili amici. Nel corso della storia, Spank, farà amicizia con Torakiki, un buffo gatto con una cravatta rossa intorno al collo e di cui diventerà il miglior amico, ma anche il suo più acerrimo rivale in amore nella conquista del cuore di Micia, una gattina siamese bella e un po’ snob come la sua padroncina Serino (Serina nell’edizione italiana), compagna di classe di Aiko.
Anche Aiko sembrerà in un primo momento essere legata sentimentalmente ad un ragazzo di nome Rei il quale però scompare presto dalla scena, spinto dalla sua passione per la musica classica che lo porterà a partire per l’Europa dove andrà a studiare pianoforte a Vienna.
Lungo l’arco della storia emergono nuovi personaggi, più o meno secondari, tra i quali i compagni di scuola di Aiko e i loro animali, che non mancano di presentarci le loro vite personali in cui Spank non rinuncia a mettere il muso. Passata l’estate e l’inverno, fra disavventure più o meno comico-demenziali a tratti malinconiche e che vedono sempre come unico testimone muto sullo sfondo della vicenda, il mare, torna da Parigi la madre di Aiko.
La donna, stavolta tornata in Giappone per andare a vivere definitivamente a Tokyo con la figlia, decide di raccontare la dura verità ad Aiko sul padre: l’uomo scomparso in mare infatti pochi anni prima sul suo yacht Il gabbiano, e tanto atteso dalla figlia, è in realtà ormai morto. L’incredulità di Aiko alle parole della madre la porteranno a scappare di casa fino a quando, riuscendo ad accettare la verità, deciderà di partire con lei e Spank per Tokyo dove vivranno tutti e tre insieme per sempre, in uno dei più struggenti finali dell’animazione giapponese.

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