Cartoni animati: i cavalieri dello zodiaco

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I Cavalieri dello zodiaco è il nome italiano della serie d’animazione giapponese Saint Seiya tratta dall’omonimo manga di Masami Kurumada e costituita da un totale di 145 episodi. La serie televisiva era composta originariamente di 114 episodi, ma recentemente ne sono stati trasmessi di nuovi trasposizione animata del già concluso capitolo di Hades e della serie prequel The Lost Canvas, attualmente in prosecuzione e tratta dall’omonimo manga. La trama dell’anime contiene alcune divergenze rispetto al manga, solitamente approfondimenti e aggiunte, e l’ottimo lavoro di character design compiuto dalla coppia Shingo Araki e Michi Himeno (già noti per Lady Oscar) e l’intensa opera di merchandising legata al lancio della serie ne hanno fatto un grande successo, superiore a quello avuto dallo stesso manga. In Italia la serie ha avuto un doppiaggio, e quindi un adattamento, di stile epico e cavalleresco (anche con citazioni colte, come Ugo Foscolo, Dante, Omero e Leopardi), caratterizzato da un’ottima interpretazione da parte dei doppiatori; nonostante qualche differenza nell’adattamento e lo scarso numero di attori impiegato, l’anime ha avuto un successo senza precedenti.

Il Grande Tempio
La scena si apre al Palazzo dei Tornei di Nuova Luxor (Colosseo Grado, Tokyo, Giappone) dove stanno combattendo Asher dell’Unicorno (Jabu di Unicorn) contro Ban del Leone Minore (Ban di Lionet) nell’incontro valido per i preliminari del torneo fra i dieci Cavalieri di Bronzo (Bronze Saints) protagonisti, che assegnerà al vincitore la Sacra Armatura d’Oro (Gold Cloth) del Sagittario. Da qui passiamo immediatamente al Grande Tempio (originariamente definito Sanctuary, una sorta di ricostruzione dell’Acropoli di Atene) dove, all’interno di un’arena, al cospetto del Grande Sacerdote, stanno per sfidarsi Pegasus (Seiya di Pegasus) e l’imponente Cassios, entrambi addestrati in Grecia, l’uno da Castalia (Marin, Silver Saint di Eagle) e l’altro da Tisifone (Shaina, Silver Saint di Ophiucus o Serpentario). La forza fisica di Cassios sembra avere la meglio sul giovane ragazzo, ma Pegasus riesce a vincere grazie al potere del suo cosmo, l’energia interiore dell’universo che risiede in ogni cavaliere. La sacra armatura va a Pegasus con le raccomandazioni del Grande Sacerdote di usarla solo in caso di estremo pericolo e a difesa della giustizia. Ma Tisifone non si dà per vinta e, nottetempo, decide di assalire Pegasus per sottragli la Sacra Veste che, a suo dire, avrebbe dovuto essere indossata da un vero guerriero greco come Cassios e non da uno straniero come lui. Dopo un primo momento di difficoltà, Pegasus riesce però ad avere la meglio sulla sua rivale grazie all’aiuto della Sacra Veste di Pegasus, il cui spirito è stato risvegliato dall’ardente Cosmo del giovane ragazzo. La Sacerdotessa Guerriera, alla quale viene strappata involontariamente la maschera durante la lotta, giura vendetta poiché, a causa di un voto fatto durante l’investitura al rango di Saint, nessuno può vedere il suo volto, pena la morte.

La Guerra Galattica
A Nuova Luxor, intanto Lady Isabel, nipote del grande Alman di Thule, ha organizzato la Guerra Galattica. Qui si sfidano i Cavalieri dello Zodiaco, 10 giovani addestrati nei 4 angoli del Mondo con le loro sacre armature. Costoro sono 10 giovani orfani adottati da Alman di Thule per creare una schiera di Cavalieri. Il migliore di loro avrà in dono la sacra armatura d’oro (quella di Sagittarius). La Guerra Galattica serve appunto a designare il migliore tra i Cavalieri. All’appello mancano ancora Cristal, Cavaliere del Cigno, Pegasus e Phoenix, il Cavaliere dell’Isola della Regina Nera e fratello di Andromeda. Intanto a Nuova Luxor giunge Pegasus, tornato non per partecipare alla Guerra Galattica, ma per ritrovare sua sorella Patricia. I due sono stati infatti separati alla partenza di Pegasus per la Grecia. Lady Isabel allora propone a Pegasus di partecipare alla Guerra Galattica e, se vincente, di aiutarlo a ritrovare la sorella.
La prima sfida vede Pegasus contro Gerki dell’Orsa Minore. Anche qui Pegasus vince grazie alla sua forza di volontà e al suo cosmo. Intanto dalla gelida Siberia giunge finalmente Cristal, che affronta il Cavaliere Aspides. Cristal è padrone delle energie fredde e riesce a congelare l’avversario col suo colpo Polvere di Diamanti.
La seconda sfida di Pegasus è contro Sirio il Dragone. Il suo potente colpo Colpo segreto del Drago Nascente e lo Scudo del Drago rendono questo cavaliere un pericoloso avversario. Solo alla fine Pegasus scopre il punto debole di Sirio: quando costui lancia il colpo scopre per un attimo il petto all’altezza del cuore. Dopo aver infranto lo Scudo del Drago Pegasus colpisce il punto debole di Sirio e vince, sebbene sia stato colpito a sua volta, subendo un trauma cranico. Intanto Sirio subisce un infarto e solo un colpo della stessa potenza potrebbe arrestare l’infarto. Pegasus, nonostante il trauma riesce a ricolpire Sirio e ad evitare la sua morte.
La Guerra Galattica prosegue con la sfida di Andromeda con Asher dell’Unicorno. La Catena di Andromeda è un’arma molto potente e sconfigge presto Asher. Durante il combattimento però la catena si muove da sola e forma a terra la scritta “AXIA”, che in greco antico significa “ciò che è prezioso”. Andromeda capisce che si riferisce allo scrigno dell’armatura del Sagittario. Infatti dietro lo scrigno si cela Phoenix, suo fratello, che era dato ormai per morto. Il soggiorno sull’isola lo ha trasformato, dimenticando il fratello e divenendo devoto al male. Dopo aver colpito Andromeda, Phoenix ruba la Sacra Armatura sotto gli occhi di tutti e di Lady Isabel. Pegasus (uscito dall’ ospedale), Sirio, Cristal e Andromeda si lanciano all’inseguimento di Phoenix e dei suoi sottoposti, il quale viene tempestivamente bloccato da Pegasus mentre cercava di indossare l’armatura. I quattro cavalieri riescono così a recuperare solo 4 pezzi, mentre Phoenix conserva l’elmo e i restanti 4 pezzi.

I Cavalieri Neri
Sia l’armatura di Pegasus che quella di Sirio sono andate distrutte e per questo motivo il Dragone parte alla volta dello Jamir, dove incontrerà il Grande Mur, famoso riparatore di armature. Mentre Sirio si trova in viaggio, Pegasus, Cristal e Andromeda incontrano i Cavalieri Neri: Pegasus Nero, Dragone Nero, Cigno Nero e Andromeda Nero. I quattro Cavalieri Neri assieme a Phoenix sfidano i Cavalieri dello Zodiaco per il possesso della armatura d’oro nella Valle della Morte. Intanto Sirio incontra il Grande Mur, il quale però per riparare le armature richiede il sangue di Sirio. Costui accetta per salvare le due armature e il Grande Mur, commosso dal gesto eroico e di amicizia di Sirio, decide di salvargli la vita.
Nella Valle della Morte si incontrano i Cavalieri dello Zodiaco con i Cavalieri Neri. Pegasus riesce a ricevere l’armatura di Pegasus riportata da Kiki, fratello del Grande Mur. Pegasus affronta Pegasus Nero, battendolo facilmente e recuperando un pezzo dell’armatura. Subisce però il Fulmine di Pegasus Nero che ricopre il suo corpo di ematomi fino a fargli perdere i sensi e a finire in un crepaccio. Nel frattempo Cristal affronta e sconfigge Cigno Nero, il quale però riesce ad inviare un messaggio a Phoenix prima di morire, mostrandogli le tecniche di Cristal. Andromeda vede Pegasus precipitato nel crepaccio, ma sopraggiunge Andromeda Nero. Il Cavaliere Nero lancia la sua catena contro Andromeda e sembra vincere all’inizio, ma Andromeda spezza le catene dell’avversario e lo sconfigge. Anche Sirio giunge in aiuto di Andromeda per affrontare Dragone Nero. La forza del Cavaliere Nero è impressionante e Sirio è indebolito per aver perso troppo sangue per riparare le armature. Col Colpo segreto del Drago Nascente Sirio sconfigge Dragone Nero, a costo della vita. Quest’ultimo commosso dal senso dell’amicizia e dell’onore del cavaliere, prima di morire salva Sirio dalla morte per le emorragie interne, conseguenti dal colpo lanciato. Sirio cerca di salvare Pegasus dalla Morte Atroce riattivando le 13 stelle della costellazione di Pegasus. Nel frattempo Cristal trova e affronta Phoenix il quale vince e sembra uccidere Cristal, colpendolo al cuore. Subito dopo sopraggiungono Andromeda e Sirio e dopo Pegasus. Anche Cristal si risveglia. Adesso i quattro Cavalieri dello Zodiaco affrontano uniti Phoenix. Il cavaliere oscurato dal male colpisce col suo potente colpo Ali della Fenice i quattro. Ma davanti Pegasus si mette la Sacra armatura per salvarlo. Phoenix sembra cedere allora davanti all’amicizia dei quattro e racconta loro il motivo del suo odio verso tutti e del male fatto. L’Isola della Regina Nera, un’isola vulcanica nell’Oceano Pacifico è un luogo dove regna il male. Lì Phoenix riceve l’addestramento che lo porterà a conquistare l’armatura della fenice. Il suo maestro lo plagia, lo convince di odiare tutto e tutti ma Phoenix resiste fino a che durante uno scontro con lui il maestro colpisce la propria figlia al posto di Phoenix uccidendola, Phoenix che era innamorato di lei in preda a l’ira uccide il maestro.
Ma all’improvviso la terra trema. Giunge infatti il gigante Docrates col terribile Pugno di Ercole che distrugge tutto, mandato dal Grande Sacerdote Arles per recuperare l’armatura di Sagittarius. Nella lotta i quattro Cavalieri dello Zodiaco si salvano solo grazie all’intervento di Phoenix che però cade in un burrone, lasciando l’elmo della Sacra Armatura nelle mani di Pegasus.

I Cavalieri d’Argento
Arles, Gran Sacerdote del tempio di Atene (titolo che si è conquistato con l’inganno) decide di uccidere Lady Isabel perché scopre che è la reincarnazione della dea Atena, ed è l’unica che può spodestarlo dal suo titolo e rivelare a tutti le sue vere intenzioni malvagie. Per uccidere Lady Isabel, Arles invia diversi Cavalieri d’argento per sconfiggere i Cavalieri di bronzo traditori che la proteggono. Eris della Lucertola è il primo dei Cavalieri d’argento viene mandato insieme a Castalia per uccidere Pegasus ma viene sconfitto. Insieme a lui perdono la vita, Moses e Asterione che avevano cercato di usare Castalia come esca per Pegasus. Viene allora inviato Babel del Centauro che mette in difficoltà tutto il gruppo, venendo infine sconfitto da Cristal, dopo l’intervento decisivo dei Cavalieri d’acciaio. Contro Argor, Cavaliere d’argento di Perseo, Sirio è costretto ad accecarsi con le proprie mani per salvare i suoi amici pietrificati dallo scudo della Medusa. Con l’ennesimo fallimento Arles ordina a Damian del Corvo di rapire Lady Isabel. Viene però fermato da Pegasus che salva la ragazza. Con Pegasus ferito, Andromeda e Cristal lottano contro Agape dell’Auriga e Vesta di Cerbero,venendo in un primo tempo sconfitti, ma Phoenix affronta i due cavalieri d’argento sconfiggendoli. Informato della sconfitta dei Cavalieri d’argento, il Grande Sacerdote di Atena incarica allora un Cavaliere d’oro, Ioria del Leone, di occuparsi della faccenda. Però, siccome tale guerriero era fratello del presunto traditore Micene del Sagittario, invia anche altri tre Cavalieri d’argento affinché lo controllino. Ioria trova Pegasus in ospedale mentre affronta Tisifone, ma per errore ferisce quest’ultima. Decide allora di risparmiare Pegasus per il momento, scatenando l’intervento dei suoi tre Cavalieri d’argento, Argetti di Eracle, Dedalus della Mosca e Orione del Cane Maggiore. Il ragazzo è privo delle vestigia di Pegaso, ma quando sta per essere sconfitto viene in suo soccorso l’armatura del Sagittario, che riveste il suo corpo e gli permette di sconfiggere i tre avversari in un istante. Intanto sopraggiunge Lady Isabel e Ioria del Leone riconosce in lei la reincarnazione di Atena. Scopre quindi che il vero traditore non era suo fratello Micene come aveva sempre creduto, bensì il Sommo Sacerdote, e torna al Grande Tempio in Grecia per affrontarlo, ma la sua mente viene soggiogata dall’avversario, a causa dello scontro che ingaggia con Shaka della Vergine, che è convinto di essere nel giusto.

Le Dodici Case dello Zodiaco
Atena decide che è giunto il momento di agire, partendo quindi per il Grande Tempio ad Atene. Qui Arles la fa colpire da Betelgeuse con una freccia d’oro al petto che la ucciderà dopo dodici ore. Pegasus e compagni devono quindi attraversare le Dodici Case dello Zodiaco per arrivare alle stanze di Arles e prendere lo scudo di Atena, unico mezzo che possa salvare Lady Isabel. Le Dodici Case, sono abitate e protette dai dodici Cavalieri d’oro che rappresentano le dodici costellazioni dello zodiaco.
Il primo di questi si scopre essere Mur dell’Ariete, amico dei cavalieri che li lascia passare dopo aver riparato le loro armature. Toro, custode della seconda Casa, lotta con tutti loro ma, dopo aver scorto un cosmo potente in Pegasus (che con un colpo all’elmo lo priva di una delle corna) e quasi in fin di vita, inizia ad avere dei dubbi su Arles; lascia passare Pegasus e gli altri cavalieri fingendo di non poter continuare il combattimento. La Casa dei Gemelli presenta una duplice entrata, e i cavalieri si dividono: Sirio e Pegasus entrano da una parte, Cristal e Andromeda dall’altra. Un cosmo misterioso, proveniente da fuori della terza Casa, crea un labirinto di illusioni. Sirio, essendo diventato cieco, non si lascia ingannare e, prendendo per mano Pegasus, si lancia verso il Cavaliere di Gemini, che si rivela essere un’illusione che cela l’uscita dalla terza Casa. Crystal invece viene mandato dal misterioso guerriero dei Gemelli in un’altra dimensione, ma la catena di Andromeda riesce a raggiungere il creatore del labirinto, a sconfiggerlo e salvare così il cavaliere del Cigno. Questi si ritrova nella Casa della Bilancia, dove trova ad attenderlo il mentore del suo defunto maestro, Aquarius della costellazione dell’Acquario che, misericordioso, al posto di ucciderlo lo rinchiude in una bara di ghiaccio, nella quale sarebbe rimasto per secoli. Pegasus e Sirio intanto giungono da Cancer del Cancro, il quale è affrontato da Sirio, mentre il compagno oltrepassa la Casa. Nel corso dello scontro, Sirio viene inviato in un limbo alle porte dell’oltretomba (dove scorge anche l’anima perduta di Cristal) da dove poi riesce a tornare riacquistando la vista. Cancer, superiore a Dragone, viene però abbandonato dalla sua armatura d’oro in quanto indegno di indossarla e rimane indifeso ai colpi del Cavaliere di Bronzo che riesce a sconfiggerlo. Pegasus è il primo a raggiungere la Casa del Leone, presieduta da Ioria. Questi, succube del Grande Sacerdote, attacca senza pietà il ragazzo, che si salva solo grazie al sacrificio dell’antico nemico Cassios. Con la morte di Cassios il giogo mentale di Ioria si scioglie, e il Cavaliere d’Oro torna a schierarsi dalla parte di Atena. Dopo la battaglia, Andromeda e Sirio raggiungono Pegasus, e i tre ripartono insieme alla volta della Casa successiva. Virgo della Vergine ha facilmente la meglio sui tre cavalieri. Interviene all’ultimo momento Phoenix che attacca Virgo con il Fantasma Diabolico, ma per la prima volta la mossa gli si ritorce contro. Phoenix riesce comunque a sconfiggere Virgo a costo della propria vita, trascinandolo con sé in cielo. Nella Casa della Bilancia Pegasus, Sirio e Andromeda trovano la bara di ghiaccio contenente Cristal. Grazie alle armi d’oro dell’armatura della Bilancia, Sirio libera l’amico, poi Andromeda si ferma accanto al corpo privo di sensi per riscaldarlo con il suo cosmo, mentre i compagni proseguono la corsa. Scorpio dello Scorpione batte ed immobilizza facilmente Pegasus e il Dragone, ma sopraggiunge Cristal. Affidato il corpo senza sensi di Andromeda agli altri due, affronta Scorpio da solo e, anche se da questi ridotto in fin di vita e prossimo alla morte, non si arrende e tenta di andare avanti; come era avvenuto al Cavaliere del Toro anche al Cavaliere dello Scorpione sorge un dubbio sulla fede del Gran Sacerdote e decide di salvare l’avversario con i suoi poteri. Mentre i Cavalieri di Bronzo si avvicinano alla Casa successiva, l’armatura del Sagittario si teletrasporta all’interno. Una volta entrati, essa sembra rivolgere la freccia verso Pegasus, ma in realtà colpisce il muro rivelando il testamento spirituale di Micene del Sagittario, dopodiché la parete crolla rivelando l’uscita. Andromeda riprende i sensi e Cristal raggiunge i compagni; i quattro cavalieri riprendono il cammino. La casa del Capricorno sembra vuota, ma il suo custode, Capricorn, si rivela all’uscita. Sirio lo affronta da solo e per sconfiggerlo usa la Pienezza del Dragone, portando entrambi nello spazio, per sacrificarsi. Capricorn capisce il proprio errore e salva Sirio prima che sia troppo tardi per entrambi, coprendolo con la propria armatura e facendolo tornare sulla Terra. Nella penultima Casa Aquarius lascia passare Pegasus e Andromeda per affrontare da solo Cristal. Il combattimento è una sfida tra padroni delle energie fredde. L’allievo supera il maestro, raggiungendo una temperatura prossima allo zero assoluto, ma alla fine entrambi crollano. Giunti all’ultima Casa Fish dei Pesci attacca Pegasus e Andromeda. Pegasus oltrepassa la Casa, mentre Andromeda si ferma a lottare contro l’avversario, colpevole di aver ucciso il suo maestro Albione. Il ragazzo ottiene la vittoria, ma cade a terra privo di sensi.
La scalinata che conduce al Tempio della dea Atena è cosparsa dalle rose velenose di Fish e Pegasus riesce ad avanzare solo grazie al sacrificio di Castalia, che dona la propria maschera al cavaliere e lo trasporta per un lungo tratto.
Pegasus entra quindi da solo nelle Stanze del Sacerdote, che si rivela essere lo scomparso Cavaliere Saga dei Gemelli. Grazie all’intervento di Phoenix (tornato assieme a Virgo grazie ai poteri di Mur) riesce a disimpegnarsi dal combattimento e ad avviarsi, allo stremo delle forze, verso la statua di Atena. Sconfitto Phoenix, Gemini corre all’inseguimento di Pegasus che, un attimo prima di ricevere il colpo di grazia, riesce ad afferrare lo scudo di Atena e, grazie alla sua luce, libera Lady Isabel dalla freccia mortale.
Tutti i Cavalieri presenti al Grande Tempio si inginocchiano davanti a lei riconoscendone la divina potestà. Risalendo le 12 Case la dea ridà la vita ai Cavalieri suoi protettori che giacciono a terra. Giunta in cima, la dea intima a Gemini di arrendersi ma quest’ultimo non le dà ascolto e decide di continuare a combattere. Si scontra prima con Pegasus che però unendo i suoi poteri con quelli dei suoi amici lo sconfigge, privandolo della sua armatura d’oro; si scaglia poi contro Atena ma, mentre sta per colpirla, la sua parte buona prende il sopravvento e si suicida con lo scettro della dea, chiedendo perdono per le azioni malvagie commesse dalla parte cattiva. Dopo la morte di Gemini, Lady Isabel si accerta delle condizioni dei suoi cinque cavalieri di bronzo e ringrazia loro per quello che hanno fatto. Nella scena finale, la dea alza gli occhi al cielo e vede una stella brillare: è l’inizio della saga di Asgard, una saga presente solo nell’anime.

Asgard
Qualche tempo dopo la fine delle battaglie alle 12 Case, i Cavalieri di Atena devono affrontare un nuovo problema. Ilda di Polaris (Hilda della Stella Polare), Sacerdotessa di Odino ad Asgard, viene infatti plagiata dal dio Nettuno, che la rende sua schiava per mezzo dell’Anello del Nibelungo. Ilda decide di attaccare i domini di Atena, inviando Mizar, l’agile Tigre, ad Atene (dove riesce ad avere la meglio su Toro) e poi a Nuova Luxor per uccidere la Dea della Giustizia, prontamente salvata da Pegasus e dai suoi quattro compagni. Atena e i suoi Cavalieri decidono quindi di contrattaccare e si recano ad Asgard, per parlare con Ilda. Là incontrano Flare, sorella di Ilda, che spiega loro del cambiamento subito dalla Sacerdotessa; Atena e i Cavalieri scoprono che Ilda è prigioniera dell’Anello maledetto e decidono di intervenire per liberarla. Per fare ciò devono conquistare i sette zaffiri di Odino, custoditi nelle Sacre Armature (God Robe) dei sette Cavalieri di Asgard (God Warrior). Lady Isabel nel frattempo pregherà Odino al posto di Ilda, per impedire lo scioglimento dei ghiacciai, compito spettante alla Celebrante di Odino, mentre i Cavalieri si lanciano in una corsa verso Asgard. Pegasus è il primo a scendere in campo, affrontando Thor (Thor di Phecda), dotato del martello Miolnir, e lo vince, prima che i Cavalieri si separino. Sirio sconfigge Luxor (Fenrir di Alioth), il figlio dei lupi, mentre Cristal sconfigge Artax (Hagen di Merak), nonostante l’intervento di Flare, legata al ragazzo. Poi è la volta di Andromeda a scendere in campo, che viene però sconfitto da Mime, abile cantore e maestro di illusioni. In suo aiuto arriva il fratello Phoenix che lo salva da morte sicura, battendosi poi con il cavaliere di Asgard, scoprendo aspetti del suo passato (come il suo rapporto di amore/odio verso Folken, il padre adottivo) e vincendolo. Megres (Alberich di Megrez) è il quinto dei Cavalieri di Asgard a scendere in campo. Nella foresta vicino al castello sconfigge Castalia, venuta ad avvisare Pegasus di un pericolo riguardante Mizar, Pegasus e infine Cristal, facendo sfoggio di una grande varietà di tecniche, ma viene infine sconfitto da Sirio. All’interno del palazzo di Asgard Andromeda sconfigge Mizar, prima che faccia la sua comparsa Alcor, suo fratello gemello. Si scopre così era stato Alcor e non Mizar a sconfiggere Toro, colpendolo alle spalle mentre combatteva contro il fratello. Alcor sconfigge Andromeda e Tisifone, ma compare nuovamente Phoenix che decide di combattere contro Alcor il quale si arrende, abbandonando Asgard assieme al ritrovato fratello. L’ultimo scontro vede i cinque amici impegnati contro Orion, il più forte dei sette Cavalieri di Asgard, dotato dell’invulnerabilità per aver sconfitto un drago leggendario ed essersi bagnato nel suo sangue. Phoenix, Cristal e Andromeda vengono sconfitti, ma Sirio trova la forza per affrontarlo senza armatura, scoprendo il punto debole di Orion: secondo la leggenda di Sigfrido, infatti, una foglia sarebbe caduta sulla schiena del guerriero mentre si cospargeva del sangue del drago, lasciando quindi un punto scoperto. Non potendo i Cavalieri di Atena colpire alle spalle il nemico per il codice d’onore dei Cavalieri, Sirio decide di attaccare il punto debole di Orion frontalmente, in corrispondenza del cuore (proprio il punto debole dello stesso Sirio). Pegasus allora, grazie ai suggerimenti di Sirio, sconfigge Orion. Ma quando la vittoria sembra vicina, ecco che Sirya delle Sirene compare sul campo di battaglia, rivelando gli inganni di Nettuno e generando un violento attacco di odio di Orion verso di lui. Per rendere omaggio fino in fondo alla Regina che gli è stata portata via, e vendicare i compagni, Orion si lancia contro Sirya, impaurito ed inerme di fronte a lui, e lo porta con sè verso il cielo, dando l’ultimo addio alla sua terra. Pegasus, rimasto da solo con Ilda di Polaris, la affronta e viene scaraventato in un precipizio; però, grazie ai sette zaffiri, viene salvato dalla caduta e indossa la Divina Veste di Odino. Utilizzando la Spada Balmunk, spezza l’anello del Nibelungo e libera Ilda dal giogo. La serie termina con il rapimento di Lady Isabel da parte di Nettuno, che la conduce nel Regno Sottomarino. Grazie al Libro del Destino, Ilda e Flare trovano l’ingresso per il regno di Nettuno e Pegasus e gli altri amici vi entrano, iniziando una nuova avventura. Gli episodi della saga di Asgard erano stati preceduti dal secondo film cinematografico dei Cavalieri: L’ardente scontro degli dei

Nettuno
Scesi nel Regno Sottomarino, Pegasus e Andromeda incontrano Tetis, una sirena al servizio di Nettuno, che spiega loro che Atena è stata rinchiusa nel Sostegno Principale da parte di Nettuno, che si è reincarnato nel corpo di un giovane, Julian Kedives. Il Regno Sottomarino infatti poggia su sette colonne, ognuna delle quali sostiene un mare della Terra (Oceano Atlantico del Nord, e del Sud, Oceano Pacifico del Nord, e del Sud, Oceano Indiano, Mar Glaciale Artico, Mar Glaciale Antartico), e ognuna delle sette colonne è custodita da un generale marino. Pegasus e compagni dovranno prima abbattere le sette colonne per poter poi distruggere il Sostegno Principale. Pegasus si dirige allora verso la colonna del Pacifico del Nord, dove si scontra con Cavallo del Mare, un generale molto presuntuoso, con una tecnica difensiva simile a quella di Eris, Cavaliere d’Argento affrontato da Pegasus in passato. Pegasus lo sconfigge senza grandi difficoltà, ma non riesce a distruggere la Colonna. Tisifone, scesa negli abissi portando con sè l’Armatura d’Oro della Bilancia, affida l’armatura a Kiki, pregandolo di portarla ai ragazzi, mentre lei affronta Titis, sconfiggendola senza difficoltà dopo qualche scaramuccia. Pegasus, grazie all’Armatura di Libra di cui usa lo Scudo dorato, abbatte la prima colonna. Andromeda nel frattempo ha raggiunto la Colonna del Pacifico del Sud, dove si scontra con Kira, Generale delle sei bestie di Scilla, che commette l’errore di mostrare tutti i suoi colpi segreti al Cavaliere di Atena, il quale può così contrattaccare, modificando la forma della sua Catena ad ogni attacco. Incapace di uccidere il nemico, Andromeda si prepara ad abbattere la colonna, con le Barre Gemellari di Libra, ma Kira, nobile ed eroico, si getta di fronte ad essa per difenderla, lanciando un monito al Cavaliere. “Essere disposti a dare la vita per un ideale, con troppa facilità, rende deboli!” Sirio arriva alla colonna dell’Oceano Indiano dove trova Crisaore, un generale molto forte, dotato della Lancia di Nettuno, contro cui lo scudo del Dragone è inerme. Ma Sirio, sollevato da Capricorn, scopre di avere nel braccio il dono della Sacra Excalibur, grazie alla quale distrugge la lancia di Crisaore. Questi però ha altre risorse, l’Unione Spirituale, un colpo devastante che rende Sirio cieco, e lo costringe ad usare il suo massimo potere. Abbattuta anche la colonna dell’Oceano Indiano, i Cavalieri di Atena subiscono una battuta d’arresto al Mar Glaciale Antartico, dove Pegasus, Cristal e infine Andromeda vengono sconfitti da Lemuri, un generale che combatte assumendo l’aspetto della persona più cara al suo nemico. È Phoenix che nuovamente salva Andromeda, sconfiggendo in tre colpi il Generale, nonostante l’estremo tentativo di questi di mutarsi in Esmeralda. Sgridato da Phoenix, Cristal trova la forza di rialzarsi e si dirige alla Colonna del Mare Artico dove ritrova Abadir, un vecchio compagno di addestramento in Siberia presso il Maestro dei Ghiacci. Abadir è inferiore a Cristal, ma questi è inizialmente in difficoltà a combattere contro di lui. Alla fine lo vince, suo malgrado. Andromeda affronta Sirya delle Sirene, salvatosi con un vile trucco dalla morte assieme ad Orion, e deve usare la Nebulosa di Andromeda per aver ragione del potere del Flauto magico. Phoenix nel frattempo viene fermato da Dragone del Mare, che rivela la sua vera natura: Kanon, fratello di Gemini. Per impedire a Phoenix di ritornare Kanon lo invia nel Triangolo d’Oro, un’altra dimensione. Nel frattempo Tisifone decide di attaccare Nettuno, che indossa un’armatura kamui e brandisce un tridente, venendo sconfitta all’istante. Pegasus la raggiunge poco dopo, lanciandosi contro il dio, ma venendo scaraventato indietro. Sirio interviene per salvare l’amico, ma anch’egli non ha sorte migliore. Né Cristal, terzo ad arrivare. Phoenix nel frattempo ritorna dal Triangolo d’Oro, essendo un colpo più debole della Dimensione Oscura di Gemini, colpisce Kanon con il Fantasma Diabolico e lo obbliga a confessare la verità. Fu Kanon ad instillare in Gemini il lato oscuro, costringendo il fratello a rinchiuderlo nella prigione di Capo Sounion, dove Kanon rimase per 13 anni, salvato, a sua insaputa, da Atena. Nel corso del combattimento con Nettuno, in aiuto di Pegasus giunge l’armatura di Sagitter. Pegasus prova ad attaccare il dio con arco e frecce, ma queste vengono rispedite indietro colpendo prima lui e poi Tisifone e Sirio, che si fanno colpire per proteggerlo. Nel frattempo arriva anche Andromeda; questa volta Pegasus riesce a colpire Nettuno sull’elmo con una freccia, ferendolo alla testa. I cavalieri si di dirigono all’ultima colonna dei mari, quella portante; in aiuto di Cristal e Sirio giungono le armature di Aquarius e Libra. Insieme a Pegasus attaccano Nettuno tutti insieme e inizialmente sembrano avere successo; mentre Nettuno è a terra, con le armi di Libra tentano di abbattere la colonna, che però resiste ai loro colpi. Pegasus decide allora di lanciarsi direttamente contro la colonna, spinto dalla Polvere di Diamanti e dal Colpo segreto del Drago Nascente. Nettuno si riprende, e nel frattempo arriva anche Phoenix, che tenta di immobilizzarlo per agevolare Pegasus. I cavalieri decidono di unire i loro cosmi per consentire a Pegasus di abbattere la colonna portante che regge la volta dei mari. La colonna crolla e Nettuno attacca Pegasus con il tridente, che però poi smette di obbedire al suo comando grazie all’intervento di Atena. Nettuno riesce però a scagliarle addosso il tridente, che viene fermato da Pegasus che si oppone col proprio corpo. I cavalieri espandono il loro cosmo unendolo a quello di Atena, che riesce a sconfiggere Nettuno, imprigionando il suo spirito nell’anfora dalla quale era fuoriuscito e lasciando così il corpo esanime di Julian Kedives.

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