Pippi si trasferisce a Villa Villacolle -parte quinta-

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Imperturbabile, Pippi proseguì per la sua strada; camminava con un piede sul marciapiede e l’altro nel rigagnolo: Finchè fu possibile, Tommy e Annika la seguirono con lo sguardo, ed ecco, dopo un attimo, la videro ritornare camminando a ritroso. Giunta davanti al cancello di Tommy e Annika, Pippi si fermò: Un lungo sguardo corse tra i bambini, in silenzio: Infine Tommy disse: “Perché cammini all’indietro?”
“Perché cammino all’indietro?” esclamò Pippi, “Forse non viviamo in un paese libero? Ognuno non può camminare come più gli piace? A ogni modo sappi che in Egitto tutti camminano così, e nessuno ci trova nulla di buffo”.
“E tu come lo sai?” chiese Tommy. “Tanto non sei mai stata in Egitto!”. “Se sono stata in Egitto! Ma certo, puoi giurarci: Dappertutto sono stata, nel globo terrestre, e ne ho viste di assai più buffe che gnete che cammina all’indietro! Mi domando che cosa avresti detto, allora, se mi fossi messa a camminare sulle mani, come si usa nell’India Orientale!”
“Questa è una bugia bella e buona” osservò Tommy.

Sì, mentire è proprio orribile
Pippi ci pensò un secondo. “Hai ragione. Ho proprio detto una bugia” ammise avvilita.
“Mentire è bruttissimo” aggiunse Annika, che solo ora osava aprir bocca. “Sì, mentire è proprio orribile” convenne Pippi sempre più avvilita. “Ma capisci, io ogni tanto me lo dimentico: Ma come si può pretendere che una povera bambina piccina con un angelo per mamma e un re di una tribù di neri per papà, e che non ha fatto altro per tutta la vita che navigare i mari, possa dire sempre la verità? Del resto” e mentre diceva questo il visino punteggiato di lentiggini le si illuminò tutto, “voglio che sappiate che nel Congo Belga non esiste una sola persona che dica la verità. Tutto il giorno non si fa altro che dire bugie. Si comincia alle sette di mattina e si smette al tramonto. Così, se qualche volta mi capita di mentire, cercate di scusarmi, dipende unicamente dal fatto di aver soggiornato un po’ troppo a lungo nel Congo Belga. Ma saremo amici lo stesso, vero?” “Naturale!” esclamò Tommy: E al’improvviso si rese conto che quella non sarebbe stata davvero una giornata disgraziata e noiosa.

Fonti: Astrid Lindgren, “Pippi Calzelunghe”.

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