Il Lupo Mannaro -parte seconda-

di Redazione Commenta

Nel 1560, in un trattato di Caspar Peucer, si legge che, nel territorio del Baltico c’erano degli esseri umani che si trasformavano in lupi nei dodici giorni di Natale (da Natale a La Befana) per combattere gli spiriti malvagi e che quello era anche il periodo in cui i morti senza pace tornavano nel mondo dei vivi.
Molti trattati del tempo parlano dei lupi mannari ed alcuni di essi riportano che la trasformazione da essere umano a lupo era preceduta da un profondo stato di trance.
Ma i racconti e le testimonianze sui lupi mannari non si trovano solo nella regione del Baltico o in Russia, o in Romania, o in Ungheria, come potrebbe sembrare a causa delle testimonianze più recenti. Se ci si spinge a cercare molto più indietro nel tempo si trovano storie che ci raccontano dei guerrieri lupo della tradizione norrena che erano conosciuti col nome di Ulfedhnar. Gli ulfedhnar erano guerrieri molto coraggiosi che combattevano come lupi, con lo stile di combattimento dei lupi, e si dice che a volte, nella furia della battaglia si trasformavano in veri e propri lupi mannari.
Nella tradizione norrena si parla anche dei guerrieri che combattevano con la forza dell’orso, chiamati Berserkers, guerrieri indomiti che imitavano lo stile di combattimento dell’orso e che a volte si trasformavano in orsi mannari.

Fonti:
“Rcconti di un Altro Tempo” di Flavia Wolfrider
“Haunted Land” di Paul Devereux
“Ecstasies: Deciphering the Witches’ Sabbath” di Carlo Ginzburg

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