Una nuova scuola in Birmania grazie ad associazioni italiane

di Redazione Commenta

Una nuova scuola primaria per i bimbi karen del villaggio di Kaw Lar Mee North, in Birmania Orientale. A renderlo possibile sono stati i contributi della Regione Trentino Alto Adige e l’impegno dei volontari dell’Uomo Libero onlus, che, con la comunità solidarista Popoli, è una delle poche associazioni che offrono assistenza sanitaria e supporto ai circa 500mila profughi karen nascosti nella giungla per sfuggire alla pulizia etnica che da 60 anni la giunta militare di Rangoon attua nei loro confronti.

APRIRE UNA SCUOLA PRIMARIA
A settembre aprono le scuole. Così abbiamo fatto anche noi”, racconta Claudio Semeraro, volontario dell’associazione, che spiega: ”Nonostante tutte le difficoltà l’Uomo Libero aveva promesso agli abitanti di Kaw Lar Mee North, nel corso dell’ultima missione compiuta in aprile, di farsi carico della costruzione di una scuola primaria, del pagamento di due maestri per tutto l’anno e della fornitura di tutto il materiale didattico per l’anno scolastico 2010/2011 e così è stato fatto”.

IL POPOLO KAREN
La realizzazione della scuola si inserisce nel solco del progetto “Terra e Identità” con il quale, grazie anche all’aiuto della Regione Trentino Alto Adige, da oramai tre anni l’onlus arcense è al fianco del popolo Karen.
Questo progetto è la prosecuzione di quello realizzato alla fine dell’anno scorso con il contributo della Regione Trentino Alto Adige. Il progetto, prevedeva in primo luogo la costruzione di trenta capanne e il sostentamento per tutto il 2010 di circa trecento persone che in quella zona erano arrivate scampando l’avanzata dell’esercito birmano; profughi interni che dopo aver vagato per la foresta per mesi (con bambini e anziani) hanno trovato finalmente un po’ di serenità.

UN PROGRAMMA DI MICROCREDITO
Nelle prossime settimane è previsto un nuovo viaggio dei volontari dell’associazione per verificare lo stato dei due villaggi precedentemente fondati (Kaw Lar Mee nel 2009 e Kaw Lar Mee North nel 2010) e gettare le basi per lo sviluppo di un programma di microcredito che si realizzerà nel corso del 2011.

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