Riforma della scuola: ecco tutte le novità dell’anno 2010-2011

di Redazione Commenta

Nuovi licei e nuove indicazioni nazionali, stop a troppe assenze. Il nuovo anno scolastico è ormai ai blocchi di partenza e il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, alla vigilia della prima campanella illustra le novità introdotte con la riforma dell’Istruzione superiore, dal tetto per le assenze (bocciatura oltre i 50 giorni) alla nascita dei nuovi Istituti tecnici superiori post secondaria, passando per i nuovi programmi delle superiori ”che pongono particolare attenzione al ‘grande escluso’, il ‘900“, all’italiano e alle materie dell’area scientifica, ”un provvedimento epocale che elimina la frammentazione degli indirizzi nei licei e rilancia l’istruzione tecnica e professionale”.

LA RIFORMA GELMINI
Ogni riforma ha sempre un margine di rischio – ha sottolineato Gelmini – ma credo che quest’anno, con il lavoro fatto da questo governo, siamo di fronte a una svolta epocale. Non potevamo rinviarla ancora. Tutte le volte che c’è una novità, questa si accompagna a delle difficoltà. Quest’anno sarà il primo in cui andremo a testare la bontà di questa riforma, pronti all’autocritica e aperti ai miglioramenti”.
In particolare ha spiegato il ministro, si elimina la frammentazione che ha caratterizzato gli ultimi decenni della scuola italiana. Una riforma epocale: per i licei si supera la legge Gentile del 1923, per i tecnici la riforma era attesa da 80 anni. Vengono ripensati i quadri orari, vengono incrementati gli orari della matematica, della fisica e delle scienze per irrobustire la componente scientifica nella preparazione degli studenti. E’ potenziato lo studio delle lingue, con la presenza obbligatoria dell’insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni dei licei ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia. Non solo, una materia del 5° anno sarà insegnata in inglese.

IL LICEO MUSICALE E IL LICEO COREUTICO
Nascono due nuovi licei, il liceo musicale e coreutico e il liceo delle scienze umane e vengono rivisti e aggiornati i vecchi licei. Mettendo ordine e razionalizzando i diversi indirizzi ”che impedivano alle famiglie e ai ragazzi una scelta consapevole” eliminando la miriade di sperimentazioni inutili che si sono accumulate nel tempo. ”Le famiglie sono disorientate dalla miriade di indirizzi sperimentali, addirittura 396. Dal 2010 gli indirizzi saranno solo 6. L’obiettivo – ha sottolineato Gelmini – è quello di coniugare tradizione e innovazione. Il rilancio della cultura tecnica e professionale – ha spiegato ancora il ministro – è la migliore risposta della scuola alla crisi. Il riordino favorirà la formazione necessaria per il rilancio del ”made in Italy” e consentirà una pluralità di scelte formative, anche coordinate con il sistema d’istruzione e formazione professionale delle Regioni. In questo modo sarà possibile contrastare la dispersione scolastica e offrire a tutti i ragazzi l’opportunità di conseguire entro i 18 anni almeno una qualifica triennale“.

LA FORMAZIONE TECNICA E PROFESSIONALE
I nuovi tecnici confermano la volontà del governo di rilanciare e potenziare la formazione tecnica e professionale per rispondere all’emergenza tecnico-scientifica evidenziata dal sistema produttivo che fatica a trovare giovani diplomati da inserire nelle imprese manifatturiere. Anche nel 2009, nonostante la crisi, mancavano all’appello delle assunzioni programmate 50.726 diplomati tecnici. I nuovi tecnici si divideranno in 2 settori (Economico e Tecnologico) e 11 indirizzi. Sono previsti più inglese, più ore di laboratorio, maggiore sinergia con il mondo del lavoro. I nuovi istituti professionali si divideranno in 2 settori (Servizi e Industria e artigianato) e 6 indirizzi. Sarà garantita più flessibilità nell’offerta formativa, stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro.

LA RIFORMA DEI LICEI
Le indicazioni nazionali ”degli obiettivi specifici di apprendimento per il sistema dei Licei” riformano organicamente, per la prima volta dal 1923, i contenuti dell’istruzione liceale. Gli studenti dovranno raggiungere livelli di conoscenza obbligatoria uguali a quelli richiesti a livello internazionale.
Tra le novità particolare attenzione verrà data al ”grande escluso”, al ‘900 in Storia, Letteratura, Filosofia senza per questo trascurare la conoscenza del passato. Ci sarà un ritorno di attenzione all’Italiano. In particolare la capacità di argomentare in forma scritta e orale e di saper leggere testi complessi diventa un obiettivo comune a tutte le discipline. Per la matematica, ha spiegato ancora il ministero, le indicazioni sono state redatte tenendo conto delle indicazioni dell’Ocse. Sono state curate le relazioni con la Fisica e le Scienze. Anche per Scienza e Fisica si è tenuto conto dei parametri internazionali e delle migliori sperimentazioni in atto (come il Piano Lauree Scientifiche). Bisogna sapere svolgere una relazione ed argomentare. Per le lingue straniere viene fissato, per tutti gli studenti, il livello B2 di apprendimento della lingua straniera, che ci allinea agli altri Paesi europei. Mentre i contenuti dei Licei Musicali e Coreutici sono stati scritti assieme a direttori e docenti di Conservatorio.

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