Caos scuole: la Gelmini propone l’inizio dell’anno scolastico a ottobre, coro di no

di Redazione 1

E’ possibile che il prossimo anno scolastico si apra a ottobre anziché a settembre. Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, nel corso di una intervista a Sky Tg24, non esclude questa ipotesi. “La proposta di un rinvio dell’inizio dell’anno scolastico a ottobre – ha detto il ministro – viene da alcuni parlamentari. E’ una proposta sulla quale si puo’ discutere, io sono molto aperta su questo tema perche’ effettivamente il nostro Paese vive di turismo e oggi le vacanze per le famiglie non sono piu’ concentrate a luglio e agosto“. E ha precisato: “A settembre si possono avere migliori opportunita’ sul piano economico. Per certi versi uno slittamento dell’inizio dell’anno scolastico potrebbe aiutare le famiglie a organizzare meglio il periodo delle vacanze e dare anche un aiuto al turismo. Vedremo come decidera’ il Parlamento“.

LA REAZIONE DELLA LEGA
Ma la Lega boccia la proposta presentata in Senato dal Pdl per spostare in avanti di un mese l’inizio dell’anno scolastico. “E’ inattuabile” afferma la senatrice della Lega Nord, Irene Aderenti, “in quanto la direttiva europea prevede 200 giorni e va rispettata, perché se togliamo i giorni di scuola del mese di settembre si rischia di non rispettare questo minimo”.
Ma per il Carroccio non si tratta solo di rispetto della normativa europea ma anche di rispetto di chi lavora e non ha soldi per baby sitter o varie. “Estendere questa proposta a tutto il territorio nazionale significa mettere in difficoltà le famiglie e i lavoratori dipendenti perché questi alla fine di agosto, in maggioranza, iniziano il lavoro. E dove mettono i bambini?”.

L’AUTONOMIA DELLE REGIONI
Oltretutto, ricorda la parlamentare leghista, “le regioni formulano già il calendario regionale delle lezioni, quindi ognuna di esse ha già questo tipo di autonomia di decisione formulandola in base alle problematiche climatiche e turistiche del territorio”.
E poi, continua ancora la senatrice del Carroccio ”ci sono le regioni del nord che hanno temperature, climi diversi e calendari turistici diversi: una provincia come il Trentino preferirebbe avere più vacanze nella stagione invernale. Secondo noi – conclude – e’ meglio che ogni regione decida come meglio ritiene e continui a farlo”.

LA REAZIONE DEL PD
Le parole del ministro provocano una dura reazione anche del Partito democratico. ”Siamo al delirio, alla macelleria scolastica. Subordinare l’inizio della scuola alle esigenze del turismo ha dell’incredibile – afferma il senatore Giuseppe Lumia – E’ un’idea barbara, frutto di una cultura politica rozza e cinica. La stessa che ha decretato i tagli e che adesso vuole continuare a tagliare, cancellando un altro mese di scuola”.
Proprio sulle ripercussioni sul turismo dell’inizio a settembre della scuola aveva messo l’accento il senatore del Pdl Giorgio Rosario Costa, ‘padre’ del disegno di legge presentato a Palazzo Madama. Uno dei più brevi provvedimenti che la storia della legislazione repubblicana ricordi. Il ddl, infatti, è composto di un solo articolo, con appena 16 parole: ‘per le scuole di ogni ordine e grado l’anno scolastico ha inizio dopo il 30 settembre‘.

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