Le canzoni dei cartoni animati: L’incantevole Creamy

 L’INCANTEVOLE CREAMY

Yu dolce amica mia e’ bello che tu sia
vivace svelta e carina come me
poi con la fantasia e un tocco di magia
Yu ora non c’e’ piu’ e invece Creamy ci sei tu

pari-pam-pum, eccomi qua
pari-pam-pum, ma chi lo sa
se babbo, mamma e Toshio
lo san che Yu son proprio io
pari-pam-pum spesso lo sai
pari-pam-pum combino guai
ma Posi e Nega in coppia son qua
e il guaio presto sparira’

Cartoni animati: Kiss me Licia

 Love Me Knight è un manga di Kaoru Tada, pubblicato in Giappone dal 1982 al 1984 dalla casa editrice Shueisha. In Italia è stato pubblicato tra il 2002 e 2003 dalla Star Comics. Il manga è stato poi trasposto in un fortunato anime, trasmesso in Giappone dal 1983, con lo stesso titolo del manga. In Italia ha debuttato su Italia 1 nel settembre 1985, con il titolo Kiss Me Licia.

La storia
L’opera racconta la storia di Yaeko Mitamura (detta Yakko; nella versione italiana Luciana, detta Licia), una ragazzina che lavora al Mambo, l’okonomiyaki-ya (ristorantino tipico specializzato in okonomiyaki) gestito dal padre Shige-san (Marrabbio).
Un giorno Yakko incontra per caso Hashizō (Andrea), un bambino che frequenta l’asilo, scappato di casa col suo gatto Giuliano, e si prende cura di loro. Poco dopo, mentre cammina per strada, si scontra con Gō (Mirko) il fratello maggiore di Hashizō, nonché leader e cantante del gruppo dei Bee Hive, preoccupato per la scomparsa del fratellino.

Bimbi nati sordi: al Bambin Gesù gli impianti cocleari che donano l’udito

Tra qualche anno il linguaggio dei segni potrà essere solo un ricordo grazie agli impianti cocleari che donano l’udito ai bambini nati sordi, consentendo loro di imparare a parlare in tempi brevissimi. Questi interventi sono ormai prassi comune all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma che, con la sua esperienza trentennale nella microchirurgia dell’orecchio, si pone come Centro d’eccellenza per il trattamento della sordità in età pediatrica.

Il leone, l’orso e la volpe

 Quella mattina un grande orso bruno, era proprio affamato. Vagava con la lingua di fuori per la foresta in cerca di un po’ di cibo quando all’improvviso vide, nascosto tra i cespugli, un bel capretto abbandonato sicuramente da qualche cacciatore. Fuori di sé dalla gioia si tuffò su quell’insperato tesoro culinario ma, proprio nello stesso momento ebbe la medesima idea anche un grosso leone che non mangiava da alcuni giorni. I due si trovarono faccia a faccia e si studiarono con espressione rabbiosa.
“Questo cesto appartiene a me!” urlò l’orso.
“Bugiardo!” Ruggì il leone infuriato.
In men che non si dica esplose una lotta terribile tra i contendenti i quali si azzuffarono insultandosi senza riserva. Intanto, poco distante, una giovane volpe passeggiava tranquilla per il bosco occupandosi delle proprie faccende. All’improvviso venne attirata da insolite urla e si avvicinò al luogo di provenienza per scoprire di cosa si trattasse.

L’aquila e lo scarafaggio

 Un’aquila inseguiva una lepre per catturarla. Questa non sapeva come trovare aiuto; così, visto uno scarafaggio, il solo essere in cui il caso la fece imbattere, si diede a supplicarlo. Lo scarafaggio la rassicurò e, appena l’aquila gli si avvicinò, prese a scongiurarla perché non gli portasse via la povera lepre. Ma l’aquila non si curò di quel piccolo insetto nero e divorò la lepre proprio sotto i suoi occhi.
Memore dell’offesa, lo scarafaggio, da allora, prese a seguire l’aquila con costanza: osservava i luoghi dove quella faceva il nido e deponeva le uova; volava al nido, si posava sulle uova e le faceva rotolare provocandone la rottura.
Cacciata da tutti i luoghi, l’aquila un giorno si rivolse a Giove e lo pregò di procurarle un luogo sicuro, dove poter fare le sue covate. Giove le permise di deporre le uova nel proprio grembo. Ma lo scarafaggio ideò uno stratagemma: fece una pallottola di sterco, volò sopra il grembo di Giove e ve lo lasciò cadere.

La leonessa e la volpe

 Serenamente accucciate all’ombra di una fresca pianta situata nel cuore della foresta, una tranquilla leonessa e una placida volpe, chiacchieravano tra loro come due vecchie amiche, discutendo del più e del meno.
Per un ascoltatore attento non era difficile però, scoprire che, nascoste nelle loro parole, vi era racchiuso un pizzico d’invidia. In effetti, la volpe, desiderava possedere lo stesso coraggio e l’identica sicurezza che alimentavano il comportamento dell’amica la leonessa, mentre a questa sarebbe piaciuto conquistare la celebre furbizia dell’altra. Nonostante le piccole gelosie racchiuse nei loro cuori, entrambe mantenevano un rapporto forzatamente cortese, scambiandosi sorrisi ed esagerati complimenti.
Finché, un giorno, passeggiando insieme nel bosco con i rispettivi cuccioli che trotterellavano amabilmente intorno a loro, giocando e rincorrendosi fra gli alberi, la volpe non riuscì più a trattenere una frase alimentata unicamente dall’invidia. “Mia cara ” disse atteggiandosi a gran dama e indicando con lo sguardo i suoi piccoli, “tu avrai anche un portamento da regina, possiedi grande forza e vigore, ma, in quanto a madre, devi ammettere che io sono più portata.

La volpe e il leone

 Quella mattina una volpe se ne andava tranquilla per i prati rifioriti dopo la brutta stagione invernale. I profumi della natura le solleticavano le nari accarezzandole la fantasia, permettendole di sognare paesi lontani, belli e sconosciuti. All’improvviso la sua attenzione venne richiamata da un violento ruggito. Era un verso che non aveva mai sentito e, terrorizzata, fuggì a nascondersi dietro ad un cespuglio. Da li poté vedere, riparata tra le foglie, il terribile animale che aveva emesso quel suono: si trattava di un leone, una bestia a lei sconosciuta. Spaventata, la povera volpe, scappò via il più velocemente possibile.
Trascorsero un paio di giorni tranquilli dopo quel brutto incontro che sembrava quasi essere stato dimenticato, quando, d’un tratto, la piccola volpe si imbatté ancora nel leone. Questa volta il re della foresta le apparve proprio davanti ostacolandole il cammino. La volpe, impaurita, iniziò a tremare come una foglia senza tuttavia fuggire ma rimanendo ferma al suo posto fino a quando il leone non si fu allontanato. La terza volta che la volpe si imbatté in quel grosso e possente animale dal risonante ruggito, scoprì che il proprio timore nei suoi confronti andava pian piano assopendosi.

Le canzoni dei cartoni animati: Kiss me Licia

 KISS ME KISS ME LICIA

Un giorno di pioggia Andrea e Giuliano incontrano Licia per caso
poi Mirko finita la pioggia incontra e si scontra con Licia e così
il dolce sorriso di Licia nei loro pensieri ora c’è

Kiss me kiss me Licia
certo il loro cuore palpita d’amore
amore si per te
Kiss me kiss me Licia
sono affezionati
ed innamorati e
pensan sempre a te

Interruzione volontaria di gravidanza: cosa dice la legge

 L’Interruzione volontaria di gravidanza (IVG) o aborto provocato consiste nell’interruzione dello sviluppo dell’embrione o del feto e nella sua rimozione dall’utero della gestante. Può essere provocato per via chirurgica o chimica. La pratica dell’aborto volontario viene svolta in buona parte del mondo, a discrezione della donna nei primi mesi della gestazione. Può essere motivata da ragioni di ordine medico, come la presenza di gravi malformazioni al feto, di pericolo per la salute della madre, nel caso in cui il feto sia frutto di una violenza carnale ai danni della madre o per altri motivi indipendenti dalla condizione di salute della madre o del feto: come la condizione economica, familiare o sociale.
Cerchiamo ora di capire cosa dice la legge.

Cartoni animati: Georgie

 Georgie è un manga del 1983 di Yumiko Igarashi ambientato nel XIX secolo tra l’Australia e l’Inghilterra che racconta le avventure di una ragazza alla ricerca delle proprie origini.
In Italia è stato pubblicato dalla Star Comics in 7 volumetti dal formato più snello rispetto ai 5 originali con le tavole ribaltate e la lettura all’occidentale come si usava all’epoca dal dicembre 1994 al giugno 1995 sulla collana Neverland. Nel 2009 è uscita l’edizione Deluxe in quattro volumi con tavole originali a colori ad opera della Magic Press.
Il successo del manga è stato tale per cui è stata prodotta anche una serie anime nel 1983 di 45 episodi dal titolo Lady Georgie, che in Italia è stata trasmessa per la prima volta nel 1984 su Italia 1 con il titolo di Georgie. Le repliche più recenti sono andate in onda dal 9 ottobre 2006 alle 18,00, dall’8 ottobre 2009 alle 7.45 su Italia 1 e dal mese di dicembre 2009 alle 21.00 su Boing. La sigla italiana è cantata da Cristina D’Avena.